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  1. #9411
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Ciccio Scozzese Visualizza Messaggio
    prego elencarli. Personalmente penso che la cosa più rivedibile sia l'IMU su immobili commericali/industriali. La questione esodati in realtà è ben condivisa con i governi precedenti che non in grado di promuovere politiche del lavoro efficienti ha deciso di pre-pensionare in modo da liberare qualche buco ma aggravando la situazione del sistema pensionistico.

    La riforma delle pensioni? Fatta in 3 settimane quello che in 30 anni nessuno ha avuto le PALLE di fare.
    Riforma del lavoro, nata A e morta Z dopo un passaggio in parlamento che l'ha sconvolta.



    Ci manca solo che questo governo tolga l'IMU con l'eredità in cassa lasciata da quello precedente.

    Poi un po' quello che mi chiedevo stamattina rivedendo alcuni video tratti dalla trasmissione di Santoro di ieri sera.
    "L'allentare le politiche di rigore" che ormai sentiamo ripetere dal segretario di partito al portaborse, specificatamente cosa vuol dire? Fare altro debito? Tagliare seriamente la spesa pubblica, quindi anche licenziamenti corposi? No perchè tutti acclamano il no all'austerità ma non ho ancora sentito una ricetta applicabile.


    E ricordo che c'è almeno metà del parlamento che sta letteralmente girando i pollici.
    Guarda Edo, di davvero positivo e innovativo rispetto ai precedenti Governi,Monti ha fatto per me solo la riforma delle pensioni (cosa che andava fatta da un bel po' ed è stata fatta nel migliore dei modi).
    Per il resto il Governo scorso, partito appunto molto bene, si è secondo me rapidamente perso per strada, producendo una riforma del mercato del lavoro che ha aumentato la flessibilità in uscita senza produrre però alcun miglioramento su quella in entrata e soprattutto senza sostituire la cassa-integrazione con meccanismi più adeguati.

    Il decreto-liberalizzazioni è stato una montagna che ha partorito il topolino, come si è dimostrato nei fatti e come alcuni autori fra cui Zingales spiegavano già al momento dell'emissione di tale decreto: di veramente liberale c'è stato poco alla fine, i settori su cui si è intervenuto (trasporti,farmacie ecc.) hanno continuato a restare poco concorrenziali. Riforme sulla giustizia: non s'è visto NULLA di nulla, malgrado il settore della giustizia sia il primo da riformare in un Paese dove per risolvere un inadempimento contrattuale servono 4 volte i tempi della media UE.

    I tagli alla spesa, manovra per la quale mi aspettavo molto onestamente, si sono risolti in una vera e propria Caporetto: pochi tagli e tutti "a pioggia", tagliando in maniera lineare e senza minimamente premiare i servizi più efficienti, ne creare meccanismi volti a selezionarli. Dall'altra parte, una valanga di tasse dirette che hanno avuto come unico effetto quello di stringere i consumi delle famiglie, di far gravare ulteriori costi sulle imprese e quindi di aumentare la disoccupazione, alimentando il ciclo negativo. Il bilancio personale del governo Monti è un insufficienza piena pertanto, almeno per quel che mi riguarda.

    Sull'austerità ti dirò: c'è austerità e austerità. L'austerità può essere tagli alla spesa pubblica o aumenti delle tasse:in Italia in questi 3 anni è stata per l'80% aumenti delle tasse e per il 20% tagli di spesa (tutti rigorosamente a pioggia, mi raccomando). Ora: in un Paese nel quale la spesa sanitaria è su livelli divenuti ormai insostenibili nell'immediato futuro, nel quale la burocrazia è esosa e le aziende statali la cui partecipazione non ha alcuna motivazione di interesse pubblico sono numerosissime, nel quale la pressione fiscale è a livelli inconcepibili, cosa si fa? Anzichè tagliare la spesa con misure drastiche e amare ma che almeno avrebbero un senso, si aumentano le tasse. Capirei se lo avesse fatto un politico, vabbeh...ma un governo tecnico, chiamato li apposta per redistribuire le risorse nel modo più pragmatico ed efficiente possibile mi sembra roba dell'altro mondo

    Poi quanto all'austerità in se, sono sempre più convinto che se l'obiettivo è uscire dalla crisi e migliorare i conti pubblici dev'essere rispettato, mi spiace ma l'austerità e le politiche europee del pareggio di bilancio, sono totalmente inadeguate a raggiungere questi obiettivi. Allentare il rigore è una manovra che dev'essere fatta non solo per far ripartire la crescita, ma paradossalmente per far migliorare i conti pubblici nel medio periodo.
    La crisi è causata da una mancanza di domanda e di offerta e dall'assenza di fiducia dei cittadini verso il futuro. Se anziche restituire questa fiducia attraverso politiche fiscali espansive la si toglie ulteriormente chiedendo ai cittadini più di quello che gli si da, i costi che gravano su famiglie e imprese sono maggiori e queste ultime devono tagliare i costi, licenziare e si va quindi ad aggravare la recessione e la sfiducia dei consumatori. Il PIL cala e la disoccupazione cresce.

    Tu dirai: beh ma nel frattempo i conti pubblici migliorano. E invece no: perchè se le grandezze che contano sono quelle rapportate al PIL, questo è il denominatore e se cala cala tutta la grandezza. Calo del PIL significa anche meno entrate e maggior necessità di erogare sussidi ai disoccupati, quindi spese che faticano a calare e gettiti fiscali che faticano a raccogliere di più. Sono ormai profondamente convinto che l'austerità durante le crisi sia una medicina che anziche risolvere il male lo aggrava.

    L'austerità va effettuata durante una fase di crescita, perchè li si può tagliare la spesa e aumentare le tasse molto più facilmente; durante una fase di recessione vanno adottate politiche fiscali espansive invece, perchè solo così facendo si può pensare di migliorare i conti pubblici e far davvero ripartire l'economia.
    L'idea secondo cui la ripartenza economica di un Paese DEVE passare prima attraverso un miglioramento dei conti pubblici è un assurdo economico che non sta in piedi e che è stato smentito molte volte (viene da chiedersi a questo punto perchè sia ancora così di moda in Europa ma tant'è ).
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  2. #9412
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Capirei se lo avesse fatto un politico, vabbeh...ma un governo tecnico, chiamato li apposta per redistribuire le risorse nel modo più pragmatico ed efficiente possibile mi sembra roba dell'altro mondo
    Inutile, in un senso e nell'altro, sperare che un governo salvi il Paese o lo affossi.
    L'Italia continua ad essere una repubblica parlamentare ed è il parlamento che legifera.
    Se uno governo ha una maggioranza ostile (come nel caso di Monti) o non esiste maggioranza (come nel caso attuale) le possibilità sono poche.
    Nel primo caso o fai quello che vorrebbe la maggioranza (cioè quello che ci ha portati sull'orlo del default) o non fai nulla.
    Nel secondo probabilmente non fai nulla e basta.
    Sono ottimista.

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Poi quanto all'austerità in se, sono sempre più convinto che se l'obiettivo è uscire dalla crisi e migliorare i conti pubblici dev'essere rispettato, mi spiace ma l'austerità e le politiche europee del pareggio di bilancio, sono totalmente inadeguate a raggiungere questi obiettivi. Allentare il rigore è una manovra che dev'essere fatta non solo per far ripartire la crescita, ma paradossalmente per far migliorare i conti pubblici nel medio periodo.
    Hai sicuramente ragione. E questo sarebbe il momento di muoversi in tal senso, ma ci vorrebbe un minimo di lungimiranza, anche a livello comunitario, che è pesantemente ostacolata dalle prossime elezioni tedesche...
    Il guaio è quando non puoi permetterti di pensare al medio, ma ti tocca di guardare a ieri, manco a oggi...

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Tu dirai: beh ma nel frattempo i conti pubblici migliorano. E invece no: perchè se le grandezze che contano sono quelle rapportate al PIL, questo è il denominatore e se cala cala tutta la grandezza. Calo del PIL significa anche meno entrate e maggior necessità di erogare sussidi ai disoccupati, quindi spese che faticano a calare e gettiti fiscali che faticano a raccogliere di più. Sono ormai profondamente convinto che l'austerità durante le crisi sia una medicina che anziche risolvere il male lo aggrava.
    L'austerità è anticiclica in fase espansiva e prociclica in fase depressiva per definizione.
    Il problema è quanto non puoi fare diversamente come a fine 2011.


    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    L'austerità va effettuata durante una fase di crescita,
    Ovvero andava fatta dal 2001 al 2007.
    E siam sempre lì: abbiamo buttato un lustro nel cesso e mo' raccogliamo quanto seminato. E continueremo a farlo per non si sa quanto...
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  3. #9413
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    comunque nei post precedenti si era forse perso il senso del mio discorso, ovvero (già mi fischieranno le orecchie appena leggeranno che ho scritto di nuovo, ma ho il "brutto" "difetto" di cercar di chiarire):

    Che le tasse debbano essere pagate è un conto ma che debbano essere pagate a prescindere dalla qualità dei servizi pubblici nei quali vengono investite dallo stato è un'altro par di maniche.
    Il fatto che mi venga restituito un servizio di qualità proporzionata a quanto ho pagato per averlo, trovo che non sia certo un dettaglio ma anzi sia interesse primario e legittimo del cittadino, contro gli interessi del quale mi pare si vada, quando leggo certi discorsi del tipo: "le scuole non sono Oxford, ma esistono per tutti, gli ospedali non sono al pari delle cliniche private, ma curano chiunque, i trasporti fanno schifo ma permettono la mobilità anche a chi non si può permettere una macchina ".
    Occorre infatti vedere cosa si intende per "le scuole non sono Oxford": se succede che c'è una lavagna graffiata ok, ma se s'intende che si tira a sorte per stabilire a chi tocca lo stipendio, quel "ma almeno esistono", è inaccettabile, ma scherziamo ? E la colpa è interna al sistema, ed è dovuta ad una causa troppo sottovalutata: gli sprechi, punto centrale del mio discorso.
    "Privatizzare tutto" voleva essere solo una provocazione, o meglio uno sfogo contro un sistema solo da una parte buono in quanto sicuramente garantisce dei servizi di base (e ci mancherebbe, visto che pago), ma dall'altra schifoso per via degli sprechi... si cominciassero a fare controlli serrati sull' investimento del denaro pubblico da parte dello stato... che so: con tracciabilità del loro percorso, dalla richiesta di finanziamento all' investimento effettivo, in tutti gli enti statali e locali (comuni), ma purtroppo quanto sto chiedendo è utopia pura, il sistema statale è una botte di ferro nella quale i dipendenti possono fare i loro sporchi giochi a danno del denaro pubblico, ed i lavoratori statali, oltretutto con dietro la lobby dei sindacati contro i quali hanno tutti paura a mettersi contro, votando chi sappiamo ricevono tutela (copertura) da chi in cambio continuerà a ricevere i loro voti... uno scambio "voti- favori" su cui preferisco non approfondire per non sconfinare in politica, che fa si che gli sprechi, finchè esisterà questo sistema, non verranno mai combattuti e se mancano i soldi allo stato, l'unico provvedimento è e sarà sempre il solito: l'aumento delle tasse... continuerà ad essere nascosta la piaga degli sprechi, e si sbandiereranno cause alternative come la crisi (ed i conseguenti tagli), sicuramente causa anch'essa, ma non certo unica della miseria che lo stato va piagnucolando... esso chiederà altro denaro ai contribuenti (noi), spesso oltre le nostre possibilità finanziarie, come nel caso dell' i.m.u., la tassa che non segue direttamente il reddito ma il valore dell' immobile... (eh, già, come se questo potesse essere prontamente venduto ad un compratore nel caso che il proprietario si ritrovi senza soldi: l'i.m.u. passerà alla storia come la tassa più impopolare dei nostri tempi !)
    Si pensa dunque a tassare e non ad eliminare gli sprechi, che resteranno tali, sottoforma di finanziamenti per lavori pubblici inutili o mai portati a termine, scarso controllo sulla negligenza dei lavoratori statali, assenteismi di massa per un raffreddore, ecc... tutte piccole cose (altre neanche tanto piccole) che creano uno stillicidio di perdite di denaro a danni dello stato ma che vengono coperte dal sistema di cui sopra... e poi ti vengono a raccontare la favoletta che mancano i soldi per colpa della crisi, e giù tasse !! Su questo sono sicuro del fatto mio, lavorando per un comune da 11 anni e avendo visto di tutto e di più, ed anche in altre amministrazioni diverse da quella dove lavoro... potrei citare decine e decine di casi vergognosi, ma purtroppo finchè ci sarà un sistema che così come è messo risulta ipertutelativo verso gli imbrogli, e solo solo il pensare di toccarlo scatena l'ira di sindacati, scioperi e casini vari, so benissimo che la mia è una battaglia persa in partenza, e allora verrebbe davvero da pensare di fare tabula rasa di tutto ... la gente come me è stufa di essere presa per i fondelli dallo stato e sinceramente duole veder che tanti ancora pensano che lo stato sia buono e faccia i nostri interessi... senza offesa...

  4. #9414
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Sull'austerità ti dirò: c'è austerità e austerità. L'austerità può essere tagli alla spesa pubblica o aumenti delle tasse:in Italia in questi 3 anni è stata per l'80% aumenti delle tasse e per il 20% tagli di spesa (tutti rigorosamente a pioggia, mi raccomando). Ora: in un Paese nel quale la spesa sanitaria è su livelli divenuti ormai insostenibili nell'immediato futuro, nel quale la burocrazia è esosa e le aziende statali la cui partecipazione non ha alcuna motivazione di interesse pubblico sono numerosissime, nel quale la pressione fiscale è a livelli inconcepibili, cosa si fa? Anzichè tagliare la spesa con misure drastiche e amare ma che almeno avrebbero un senso, si aumentano le tasse. Capirei se lo avesse fatto un politico, vabbeh...ma un governo tecnico, chiamato li apposta per redistribuire le risorse nel modo più pragmatico ed efficiente possibile mi sembra roba dell'altro mondo

    Non posso che quotare il grassetto

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    La crisi è causata da una mancanza di domanda e di offerta
    Il mio modestissimo parere è che la crisi è causata da una mancanza di offerta (leggasi investimenti) che come effetto produce una mancanza di domanda (consumi).

    Mi spiego meglio ... la spesa per consumi rappresenta circa il 70 per cento del prodotto interno lordo ma essa misura soltanto il valore della produzione finale. Omette un bel pezzo di economia – la produzione intermedia e i beni parziali nelle varie fasi di produzione – per evitare il doppio computo. Alcune stime che avevo letto in passato sull'economia USA dicono che la spesa totale in tutte le fasi dell'economia è più del doppio del PIL. ed adottando questa misura il consumo finale rappresenta soltanto il 30 per cento circa dell'economia, mentre l'investimento aziendale (produzione intermedia compresa) rappresenta oltre il 50 per cento.

    Nel mercato è l'offerta (non la domanda) a spingere un' economia sostenibile nel lungo termine. Il risparmio (che troppo spesso si dimentica che è consumo differito nel tempo, a differenza del debito che è consumo nel presente), la produzione ed i progressi tecnologici sono le chiavi della crescita economica.

    Purtroppo le fasi di crescita a cui siamo stati abituati fin dal dopo guerra hanno trovato il proprio carburante nella spesa pubblica (quindi deficit e debito). La componente dell'investimento del risparmio privato è troppo irrilevante rispetto a quella debitoria di natura pubblica per una sostenibilità di lungo termine. Si è forzatamente stimolato il debito sotto ogni forma (anche privato a scapito del risparmio) generando risposte positive di breve termine e molto negative di lungo termine in quanto azzerando la componente principe della crescita sostenibile (il risparmio = investimento) ci si trova ora alla resa dei conti ... ogni surplus generato deve essere essere utilizzato per chiudere il buco creato dal debito, pena il default, pubblico o privato che sia. Una crisi che interviene in un sistema ad alto indebitamento, basso risparmio catturerà tutte le risosrse disponibile per evitare il default. Il privato le utilizzerà per risanare i propri debiti ed il pubblico le utilizzerà per far fronte alla spesa corrente. Viene così a mancare la componente investimento.

    [B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate

  5. #9415
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fenrir Visualizza Messaggio
    Scusa, mi sono permesso di modificare la tua frase per renderla un po' piu' reale
    Facendolo sei uscito fuori tema.
    Oggi-giustamente tu non lo sai,perchè risiedi ad altra latitudine-l'euro e l'Unione Europea stanno diventando il capro espiatorio dei mali italici.Ci sono blog dove dati di fatto,come l'aver vissuto a debito e sulle spalle delle successive generazioni per decenni o il fancazzismo governativo del decennio scorso e degli immediati inizi di questo,vengono bellamente ignorati,in nome del ritorno alla sovranità monetaria ed al predominio degli Stati-nazione,meglio se scassati e male assortiti come il nostro.

  6. #9416
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Inutile, in un senso e nell'altro, sperare che un governo salvi il Paese o lo affossi.
    L'Italia continua ad essere una repubblica parlamentare ed è il parlamento che legifera.
    Se uno governo ha una maggioranza ostile (come nel caso di Monti) o non esiste maggioranza (come nel caso attuale) le possibilità sono poche.
    Nel primo caso o fai quello che vorrebbe la maggioranza (cioè quello che ci ha portati sull'orlo del default) o non fai nulla.
    Nel secondo probabilmente non fai nulla e basta.
    Sono ottimista.



    Hai sicuramente ragione. E questo sarebbe il momento di muoversi in tal senso, ma ci vorrebbe un minimo di lungimiranza, anche a livello comunitario, che è pesantemente ostacolata dalle prossime elezioni tedesche...
    Il guaio è quando non puoi permetterti di pensare al medio, ma ti tocca di guardare a ieri, manco a oggi...



    L'austerità è anticiclica in fase espansiva e prociclica in fase depressiva per definizione.
    Il problema è quanto non puoi fare diversamente come a fine 2011.




    Ovvero andava fatta dal 2001 al 2007.
    E siam sempre lì: abbiamo buttato un lustro nel cesso e mo' raccogliamo quanto seminato. E continueremo a farlo per non si sa quanto...
    E così hai risposto anche a Fenrir,dal mio punto di vista.L'ultima frase è più che esauriente.

  7. #9417
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Soros come sempre non ha paura di essere additato come menagramo:
    Soros: in Italia la calma avrà vita breve | Pagina 2 | Trend Online
    Mi piacerebbe conoscere il parere di Rischio Calcolato al riguardo.

  8. #9418
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Mi permetto pure io di modificare il tuo intervento ritagliando e rincollando in ordine differente i concetti che hai espresso perchè merita, secondo me, trovare il filo conduttore.

    Citazione Originariamente Scritto da John Visualizza Messaggio
    come l'aver vissuto a debito e sulle spalle delle successive generazioni per decenni o il
    fancazzismo governativo del decennio scorso e degli immediati inizi di questo
    Questo (parte in grassetto) è indubbiamente il problema principe di cui non vi è nemmeno necessità di approfondimento, per quanto mi riguarda (anche se un piccolo richiamo a margine lo farò alla fine del mio intervento)

    Citazione Originariamente Scritto da John Visualizza Messaggio
    l'euro e l'Unione Europea stanno diventando il capro espiatorio dei mali italici.
    Citazione Originariamente Scritto da John Visualizza Messaggio
    Ci sono blog dove dati di fatto vengono bellamente ignorati,in nome del ritorno alla sovranità monetaria ed al predominio degli Stati-nazione
    Per capire il motivo per il quale secondo alcuni pensatori l'euro sia il male assoluto e la sovranità monetaria la panacea di ogni male occorre comprendere il legame stretto che intercorre tra debito pubblico e sistema monetario perché il deficit di bilancio e l'indebitamento pubblico, oltre certi livelli, sono funzione diretta del sistema monetario vigente. Senza la complicità della banca centrale lo stato non potrebbe mai raggiungere certi livelli di indebitamento perché non troverebbe il finanziatore. E lo vediamo bene da quello che sta succedendo sui mercati finanziari sia in queste ultime settimane, sia dopo la svolta di politica monetaria della BCE di Mario Draghi dal giorno del suo insediamento. Una banca centrale che funge da prestatore di ultima istanza partecipando direttamente come operatore di mercato distorcendo i prezzi e fornendo liquidità a non finire è il socio più gradito dello stato-debito. Con l'abbandono della lira a favore dell'euro, cioè con l'avvento della bce al posto di bankitalia è venuta in parte meno questa complicità tra banca centrale e tesoro. Non è un caso che sia proprio un italiano alla guida della BCE in questo preciso momento storico e che sia applaudito molto più che il suo predecessore.


    Nota a margine:

    Ubi Banca lancia il mutuo per i giovani con lavoro a tempo determinato

    E vai con l'economia basata sul debito ... poi non si venga a piangere se questi giovani sfortunati a cui sarà concesso un mutuo del genere vedranno perdere la propria casa e se i bilanci delle banche esploderanno sotto la voce "sofferenze" ...

    [B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate

  9. #9419
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da CausaEffetto Visualizza Messaggio
    Mi permetto pure io di modificare il tuo intervento ritagliando e rincollando in ordine differente i concetti che hai espresso perchè merita, secondo me, trovare il filo conduttore.



    Questo (parte in grassetto) è indubbiamente il problema principe di cui non vi è nemmeno necessità di approfondimento, per quanto mi riguarda (anche se un piccolo richiamo a margine lo farò alla fine del mio intervento)





    Per capire il motivo per il quale secondo alcuni pensatori l'euro sia il male assoluto e la sovranità monetaria la panacea di ogni male occorre comprendere il legame stretto che intercorre tra debito pubblico e sistema monetario perché il deficit di bilancio e l'indebitamento pubblico, oltre certi livelli, sono funzione diretta del sistema monetario vigente. Senza la complicità della banca centrale lo stato non potrebbe mai raggiungere certi livelli di indebitamento perché non troverebbe il finanziatore. E lo vediamo bene da quello che sta succedendo sui mercati finanziari sia in queste ultime settimane, sia dopo la svolta di politica monetaria della BCE di Mario Draghi dal giorno del suo insediamento. Una banca centrale che funge da prestatore di ultima istanza partecipando direttamente come operatore di mercato distorcendo i prezzi e fornendo liquidità a non finire è il socio più gradito dello stato-debito. Con l'abbandono della lira a favore dell'euro, cioè con l'avvento della bce al posto di bankitalia è venuta in parte meno questa complicità tra banca centrale e tesoro. Non è un caso che sia proprio un italiano alla guida della BCE in questo preciso momento storico e che sia applaudito molto più che il suo predecessore.


    Nota a margine:

    Ubi Banca lancia il mutuo per i giovani con lavoro a tempo determinato

    E vai con l'economia basata sul debito ... poi non si venga a piangere se questi giovani sfortunati a cui sarà concesso un mutuo del genere vedranno perdere la propria casa e se i bilanci delle banche esploderanno sotto la voce "sofferenze" ...

    Motivo per cui la sovranità monetaria,implicando il tasto"print" a disposizione della classe politica,in Paesi come l'Italia,la Grecia ecc. sarebbe da vedere,a rigor di logica,come il fumo negli occhi.
    E dire che c'è chi,come l'economista Bagnai,non solo vorrebbe il ritorno alla lira ma anche abolire-è scritto nella sua agenda,che pubblicai a gennaio o febbraio,se non erro,QUI-l'autonomia della Banca centrale dal governo in carica,ispirandosi al modello ungherese(una storia di successo,non c'è che dire!).

  10. #9420
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Intanto buon andamento dell'asta sotto il profilo dei tassi, non eccellente da quello della domanda (pur esaurita), ma commento interessante nell'articolo.

    http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2013-05-13/tassi-ccteu-asta-rendimento-111545.shtml?uuid=AbDW0PvH


    <<Secondo gli esperti di Ig markets «man mano che i rendimenti scendono sempre meno investitori sono disposti ad assumersi il rischio di investire sul debito italiano. Arriveremo a un punto in cui gli investitori non saranno disposti più a comprare Italia al di sotto di determinate soglie di rendimento e lì avremo forse la reale percezione di rischio sul nostro Paese».>>
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
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