Dura salita o "discesa" verso il default?

**CausaEffetto** · 13/06/2013, 07:23

Originariamente Scritto da iltempoamartina

come mai verso il 2004-2005 il differenziale pil reale italia-germania torna leggermente positivo? a cosa è dovuto? che poi se non sbaglio coincidono con gli anni in cui l'italia ha perso il treno delle riforme rispetto alla germania....e poi ci sono quei soldi di risparmio dovuti all'abbassamento dei tassi di interesse di cui spesso parla FunMBnel....

Si tratta di un pur misero +0, ... dopo 15 anni con un differenziale negativo di -3 di media (non sono punti percentuali di pil ma punti indice che ho costruito). Vado a memoria, in quel periodo le nostre esportazioni tenevano bene, ma dovrei verificare

**FunMBnel** · 13/06/2013, 08:13

Oggi sì che è una buona giornata....................
Forse si comincia a palesare la realtà anche nei mercati finanziari...

**CausaEffetto** · 13/06/2013, 08:25

Originariamente Scritto da FunMBnel

Oggi sì che è una buona giornata....................
Forse si comincia a palesare la realtà anche nei mercati finanziari...

Ne vedremo delle belle quando scoppierà definitivamente questa ennesima bolla di sapone ...

**matteobg** · 13/06/2013, 08:32

Originariamente Scritto da FunMBnel

Questa la metto qui perchè molto più IT che nel topic del lavoro.
Ho spesso letto che "tutti vogliono studiare e non lavorare", "tutti studiano perchè fa belli e la disocuppazione c'è per quello" e altre variazioni sul tema.
Siam così sicuri che qui si studi tanto o che la disoccupazione sia figlia dei tanti "studiati" che non vogliono sporcarsi le mani?
Perchè a leggere un po' di numeri si direbbe clamorosamente falso.

Europa 2020, Italia lontana in 7 obiettivi su 7 per l'istruzione - Il Sole 24 ORE

Personalmente penso sia proprio come dice Alessio.

Per le esperienze che ho avuto all'estero, e per la possibilità che ho avuto di confrontarmi con studenti provenienti da altre università straniere, ho potuto constatare che il culo che ci facciamo noi non se lo fa nessuno; e per certi versi ho potuto constatare che siamo anche più preparati della media. Parlo di università di economia, ma a sensazione non penso sia diverso per ingegneria o medicina (vedo studenti aprire e chiudere la biblioteca da 3 anni ormai).

Il problema è il fatto che se tu chiedi ai tuoi amici 1 su 2 o è indietro, o è iscritto ma non da esami, oppure è iscritto ad una facoltà del cazzo perchè al tempo della scelta non sapeva bene cosa fare e ha scelto quella facoltà perchè non sapeva cosa scegliere e "economia la fanno tutti".

**FunMBnel** · 13/06/2013, 08:32

D'altra parte o economia reale e finanza ricominciano non dico ad andare di pari passo, ma almeno a seguire gli stessi trend o inevitabilmente staremo sulle montagne russe...

**FunMBnel** · 13/06/2013, 08:35

Originariamente Scritto da matteobg

Per le esperienze che ho avuto all'estero, e per la possibilità che ho avuto di confrontarmi con studenti provenienti da altre università straniere, ho potuto constatare che il culo che ci facciamo noi non se lo fa nessuno; e per certi versi ho potuto constatare che siamo anche più preparati della media. Parlo di università di economia, ma a sensazione non penso sia diverso per ingegneria o medicina (vedo studenti aprire e chiudere la biblioteca da 3 anni ormai).

Io non metto in dubbio questo, ma non è l'oggetto dell'articolo: qui non si parla di quanto si fa il culo il singolo iscritto che fa le cose seriamente.
Si dice che quelli che così fanno e che quindi arrivano alla fine sono pochi.
(Oltre ad essere tanti quelli iscritti alle facoltà del cazzo)
E se per "uno" che si fa il culo quadro qui da altra parte ne escono "due" e il trend è consolidato la tua distanza da "loro" aumenta nel tempo.
E, ribadisco, si vede.
Se nel tempo gli studi "di qualità" sono sempre meno che nel resto del mondo è strano che la competitività del sistema cali..........

**CausaEffetto** · 13/06/2013, 08:38

Originariamente Scritto da FunMBnel

D'altra parte o economia reale e finanza ricominciano non dico ad andare di pari passo, ma almeno a seguire gli stessi trend o inevitabilmente staremo sulle montagne russe...

Già ... l'unica cosa di cui son certo è che prima o poi la buriana definitiva arriverà. Il problema son sempre le tempistiche difficili da ipotizzare. Ieri sera ho rispolverato un libro che lessi nel 2008 e che vi propongo http://www.amazon.it/libri/dp/8820043904

In quel libro Greenspan afferma che intorno al 2020 la Fed sarà costretta ad alzare i tassi d'interesse a livelli che non si vedono da almeno 40 anni ... quello potrebbe essere il punto di non ritorno e la resa finale dei conti di un sistema basato sul debito e sul moltiplicatore monetario ... e se lo dice Greenspan in tempi non sospetti (il libro è pubblicato nel 2007 quindi il pensiero dell'autore matura nel periodo pre-crisi 2008-2009) c'è quanto meno da considerarla come ipotesi verosimile

**NoSync** · 13/06/2013, 10:09

La Bce lancia l’allarme sull’Italia «Il programma di risanamento presenta rischi» - Corriere.it

Sottotitolo: "grazie a 'sta minchia".

Ad ogni modo bisogna muoversi, il che al momento NON sta succedendo. Tagli alla spesa pubblica (via i contributi alle imprese, per esempio), limiti severi al contante, liberalizzazione e tassazione di droghe leggere e prostituzione. Volendo ci sono diverse cose che si possono fare in tempi brevi: il tutto è farle, e non mi sembra che l'attuale governo possa/voglia.