
Originariamente Scritto da
Stau
Il debito pubblico non è affatto un problema, quando viene usato per uscire da una recessione spendendo in conto capitale (cioè fare nuovi investimenti o abbassare le tasse più velocemente dei tagli di spesa, con ovviamente la seconda soluzione preferibile alla prima). E' invece un grosso problema quando viene usato in fasi di espansione dell'economia e per alimentare la spesa corrente, come ampiamente fatto negli anni '70-'80.
Resto dell'idea che per uscire dal declino e invertire la rotta non servirebbe necessariamente la ricetta ultra- Thatcheriana promossa da te

bensì un vero e proprio spostamento di risorse e di potere dal pubblico al privato. Tagliare la spesa pubblica non significa necessariamente lasciare la gente a dormire sotto i ponti, bensì iniziando a privatizzare un bel po' di aziende pubbliche che non hanno la minima utilità per il cittadino (ENAV, Finmeccanica, ecc.), iniziando a effettuare dei grossi tagli alle istituzioni inefficienti, e al contempo alzando le tasse sugli immobili e abbassandole su lavoro, imprese e redditi. Oltre a ciò occorre, anche se pure in questo governo non viene minimamente menzionato il tema

, una riforma della giustizia che velocizzi i tempi dei tribunali (mediamente da noi servono 3 anni per la risoluzione di un inadempimento contrattuale, il che è a dir poco da Medioevo) .
Ci vorrebbe un Ronald Reagan italiano, ecco cos'è che ci servirebbe


Segnalibri