Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
E' inutile parlare di anni e basta o di quantità e basta.
La sostenibilità finanziaria di un sistema è dato dalla combinazione di anni di contributi, di età pensionabile (legata all'aspettativa di vita) e di età in cui si va effettivamente in pensione.
In altre parole: aver 40 anni di contributi e andare in pensione a 65 anni vuol dire avere una pensione decente; 40 anni di contributi a andare in pensione a 50 anni (so che è un esempio insensato) vuol dire calcolare la retta pensionistica su un orizzonte temporale più che doppio ergo, con ogni probabilità, avere una pensione da fame.
E per avere un sistema sostenibile non ci sono alternative.
Mi rendo conto e comprendo perfettamente che a chi si trova in mezzo al "guado" del necessario cambio di rotta per non far saltar per aria tutto girino i maroni a mo' di pale di una turboventola.
Ma non ci sono alternative.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Adriano, probabilmente anzi sicuramente hai tutte le ragioni del mondo per lamentarti. Però è indubbio che quando si fa una riforma non si può accontentare tutti, verosimilmente l'obiettivo è quello di raggiungere lo scopo prefissato scontentando meno persone possibile e "pestando" il meno possibile.
Sull'ultima riforma delle pensioni il vero problema è stato quello degli esodati, non tanto perchè è saltato fuori (ci può stare) ma per come è stato gestito: non ci si può permettere di avere migliaia di persone in un limbo assurdo.
Ma su tutto il resto, ahimè fa parte del "gioco" dove il sistema precedente non era più sostenibile (perchè concepito in una maniera insostenibile, non per modificazioni successive!) e si è dovuto rimettere in carreggiata per dargli un futuro.
Sinceramente di pensioni me ne intendo molto poco, ma se una cosa positiva si può dire della riforma Fornero è che, verosimilmente, ristabilisce un principio di equità che prima non c'era: ovvero che tanto contribuisci e tanto ricevi, e soprattutto che verosimilmente non ci dovranno essere più altri cambiamenti (leggi: ingiustizie) perchè il metodo è in grado di autosostenersi per il futuro.
Dici poco...
Infine, parli di parassiti e di giustizia.. beh mi spiace ma la mia generazione, cioè l'ultima ad essersi affacciata al mondo del lavoro, può essere tacciata di tutto ma non di essere parassita alle spalle dei predecessori. Semmai, col vecchio sistema, è il contrario: sono le generazioni passate che hanno scialato sulle spalle dei figli! Senza la riforma Fornero, i contributi versati da me sarebbero serviti non per pagarmi la mia pensione ma per pagare quella di chi c'è appena andato. Comodo mantenere un sistema che ripercuote il problema sul futuro, eh?
La vera ingiustizia è il metodo precedente non questo che, quantomeno è equo. Poi lo so anch'io che in una fase di transizione ci sarà sempre l'ultimo dei fortunati e il primo degli sfigati. Ma in concreto è inevitabile...
Dico tutto quello che mi pare, ed evito di sparare sentenze se non sono discretamente informato a riguardo.
Sono assolutamente convinto che la Legge Fornero sia la riforma più importante degli ultimi 15 anni. A pari passo con quella Dini che per primo ha avuto il coraggio di mettere le mani su un sistema che era un abominio contabile.
La trafila di cambiamenti che hai subito è però purtroppo perfettamente compatibile col fatto che si dovesse rimettere in sesto un sistema insostenibile. Non solo l'aumento dell'aspettativa di vita ma anche il fatto che bisognava sopperire al fatto che avevamo pensionati con contributi ridicoli da mantenere per 30 anni se non di più. Incazzati con chi è andato in pensione a 50 anni, non con chi ti pagherà la pensione. E' un controsenso logico. Incazzati con chi per avere bacini di voti garantiva trattamenti simili, costringendo te e a cascata tutti quelli che verranno dopo a sobbarcarsi anni in più. Cosa ti incazzi con chi ha dovuto cercare di evitare il peggio?
Come puoi lamentarti del fatto che avessero portato da 5 a 10 gli anni per il calcolo della pensione? Lo sai che in qualsiasi caso, data una aspettativa di vita media, avresti ottenuto molti più soldi dallo stato di quelli versati? E che quei soldi sarebbero stati pagati da altri, tipo i tuoi figli? Ripeto il giorno che l'INPS pubblicherà dei dati aggregati e aggiornati ci renderemo conto di che sproporzione esisteva con il sistema retributivo.
No, ti sbagli. Il retributivo non era un diritto acquisito ma un privilegio acquisito. E la differenza non è trascurabile.
Anche per quanto riguarda il turn over tra pensionandi e nuove assunzioni. Ho cominciato a leggere da poco dei paper a riguardo ma purtroppo è chiaro che non vi sia una intercambiabilità diretta tra pensionandi e nuovi assunti. Ovvero i profili lavorativi non combaciano. Non è così facile come si potrebbe pensare. Per ogni pensionato non esiste un sostituto immediato. Il mercato del lavoro è molto complesso, non si parla di mele e pere.
Per quanto mi riguarda il papino non mi ha mai mantenuto. Il giorno in cui mi è stato comunicato il voto di laurea ho firmato un contratto triennale che mi permette la completa autonomia, nonostante questo abbia comportato il fare la valigia nuovamente. Ho ricevuto il primo stipendio proprio 2 giorni fa e sono già stato in banca per discutere un fondo pensione integrativo (visto che il mio stipendio è esentasse) conscio del fatto che anche solo 3 anni in più di contributi mi serviranno in futuro, dato che a me lo stato non regalerà niente. Hai sbagliato, riprova con qualcun altro.
Forse ti sfugge che con il contributivo ognuno risponderà delle proprie azioni. CHi ha versato 40 anni di contributi perchè ha lavorato come un mulo si godrà i suoi 40 anni di contributi. Chi ha versato 20 anni, prenderà una pensione da fame. Era nel sistema precedente che chi ha sgobbato pagava anche per chi ha fatto una fava per anni. Se sostieni che in 40 anni si versa a sufficienza per mantenersi perchè sei contro il contributivo? Non ti seguo.
La solita sparata populista sul fatto che noi giovani avremmo paura di lavorare 40 anni è incommentabile. Sarai mica convinto di essere l'unico che ha versato 40 anni di contributi? Ma lo sappiamo, siamo una generazione di debosciati, col cellulare, e senza olio di gomito \as\\fp\
Non si capisce come noi potremmo essere parassiti alle vostre spalle? Non ci pagate e non ci pagherete un euro della nostra pensione. Non un centesimo. Ripeto, leggersi gli articoli che ho postato in precedenza in cui si calcola chi si è fatto maggior carico delle riforme e poi ripensare a chi è il parassita in questa società.
I figli di papà che stanno 10 anni fuori corso: A) potrebbero essere benissimo presi a calci in culo dai rispettivi genitori, così si svegliano e B) se verseranno 20 anni di contributi camperanno con 400 euro di pensione. Affari loro. E in ogni caso con la riforma voi non tapperete nessun buco di queste persone. Semmai sarà il contrario.
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
Vedo che continuate a non leggere ciò che si scrive.
Rileggete attentamente:
E' questa l'equità che si voleva? In culo ai soliti... bella lì!Concludo dicendo che non credo sia così fuori luogo che un uomo che ha timbrato il cartellino e lavorato veramente per 40 ANNI, sogni di potersi riposare, dato che non lo ha fatto nemmeno da adolescente/ bambino... a cosa mai dovrebbe aspirare uno che sgobba da 40 anni ?... e quelli allora che andranno in pensione a 65 anni con molti meno anni lavorati e relativi contributi versati nelle casse pensionistiche come li chiamiamo? Magari i figli di papà che si sono fatti mantenere 20 anni fuori corso all'università e lavoreranno circa 20/30 anni, dato che non avranno versato a sufficienza per avere una pensione "d'oro" come faranno?
![]()
Ve lo ripeto: voi giovani non fatevi ingannare, perchè la storia si ripeterà tal quale come l'abbiamo vissuta noi, con la promessa che la tal riforma ha rimesso in equilibrio il sistema pensionistico per poi trovarvi anni e anni nuovamente caricati sulle spalle. Ricordatevi che quando si arriva ai cinquant'anni non è agevole l'arrampicata con lo zaino oltretutto se ogni tanto ve lo riempiono di sassi!
Eppoi vi sarebbe da dire un'altra cosa; i nostri soldi versati per le pensioni, dove sono andati a finire???
Ma certo! a sostegno della cassa integrazione e magari chi ha beneficiato e/o beneficia tuttora percepisce un altro stipendio lavorando a nero. Ai piloti Alitalia che pigliano 7.000 euro di cassa integrazione al mese. Per non parlare dei quattrini che la previdenza non ha incassato, quella dei versamenti contributivi di una parte dei dipendenti pubblici.
E dell'INPDAP ne vogliamo parlare? Vogliamo parlare del vergognoso accorpamento nell'INPS di quel carrozzone in perdita per svariate decine di miliardi?
Quello che noi vogliamo è che vengano riconosciuti i 40/ 41 anni (compresa la finestra) di lavoro e relativi versamenti contributivi per poter accedere alla sospirata pensione!!! Si, ma manca un tassello importantissimo, che tutti sembrano ignorare e tengono ben nascosto, cioè dove sono finiti i soldi che i lavoratori hanno versato? Non è assolutamente di secondaria importanza questo "dettaglio", perché così com'è la notizia è monca, è incompleta e nel rispetto della pluralità e completezza di informazione alcuni organi di informazione cominciano a parlare...
La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
E io ricorderei anche che il problema esodati nasce anche e soprattutto da governi e imprenditori incapaci di garantire produttività e lavoro che pensavano di risolvere la cosa mandando in pre-pensionamento o facendo accordi di dubbia sicurezza per levarsi di torno quei lavoratori a cui non erano in grado di garantire un posto.
L'azione di innalzare l'età pensionabile è quella corretta, quella sbagliata è pensare di risolvere la mancanza di lavoro con forme varie di prepensionamento. Ma NESSUNO lo dice. Molto più comodo dare tutte le colpe alla Fornero.
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
Su questa (e quella da cui deriva) non ti seguo: uno va in pensione a "65" (o 66 o 67 o quelli che saranno anni) con 40 anni di contributi? Prenderà 1000. Uno ci va alla stessa età con 30 anni di contributi? Prenderà 700? Uno ci va alla stessa età con 5 anni di contributi? Prenderà 10 e se è un figlio di papà dilapiderà il patrimonio familiare.
Cosa ci sia di non equo francamente non lo capisco.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Questa è molto facile per quanto riguarda me e tutti quelli che verranno dopo: io verso X euro allo stato per 35 (o 40 o quelli che saranno anni) e il giorno della pensione mi sarà restituito il montante (rivalutato) mensilmente per tutti i mesi in cui camperò: se campo più dell'aspettativa di vita media ci guadagno, altrimenti ci rimetto; e, se l'aspettativa di vita media non è taroccata, alla fine il gioco sarà a somma zero per tutti: tanto ho versato, tanto riceverò.
Ora prova a fare i conti invece con chi va o è andato in pensione col retributivo e poi mi dici se "tanto ho versato, tanto ricevo" continua a tornare, a proposito di equità...
Vedo che però non ho risposto... La risposta è tristemente facile: i tuoi, esattamente come parte significativa dei miei, invece di essere accantonati per la tua (mia) pensione servono per pagare parte di quella retributiva, visto che è un sistema in perdita, di chi è venuto prima. Sempre a proposito di equità.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ma certo, dì pure tutto quello che ti pare, tanto la tua sentenza l'hai già sparata senza nemmeno documentarti sui disastri e sulle disparità combinati dalla Fornero.\as\
Come posso lamentarmi poi del fatto che mi abbiano inculato dai 35 ai 40 fino ai 43 anni e 13 settimane di contributi per andare in pensione, dal retributivo al contributivo ecc?
E' molto semplice: perchè milioni di pensionati si stan godendo la loro pensione con i 15 anni, 6 mesi ed un giorno di contribuzione. Si stan godendo i 35 anni di contributi a retribuzione piena ecc. Tutte cose che io e tanti come me se le sognano, che sognerai tu e i giovani come te che oltretutto si sogneranno di andare in pensione con 43 anni e 13 settimane di contribuzione e semmai riusciranno a raggiungere la contribuzione che occorrerà in futuro (45/50 anni...) percepiranno una pensione da fame!
E' questo che non volete capire!
Come io ai tempi non capivo che i contributi versati dai miei datori di lavoro (che mi facevano sgobbare per 12 ore al giorno al freddo ed al gelo o sotto i cocenti 30° estivi) erano importantissimi, non capivo che 35 eppoi 40 anni non sarebbero stati sufficienti per godermi la mia amata pensione e che i soldi che io ho versato tramite i miei datori di lavoro sarebbero stati impiegati per chissà quali altri scopi. Non capivo che dovevo farmi una pensione integrativa nonostante il 33% di trattenute in busta paga per la contribuzione pensionistica (ho iniziato a farlo tardi...)...
Il 33% non basta per assicurarmi una pensione decente dopo 35 anni di lavoro? opsss... nel frattempo son diventati 40... beh maggiori contributi pensione più alta... opsss... 40 non bastano più... ti tolgo, oltre al retributivo (lasciamo perdere i 5 anni e poi i 10 di calcolo sugli ultimi stipendi a fini pensionistici) il 3,75% perchè vai in pensione con 43 anni e 13 settimane così impari ad andarci prima di aver compiuto i 62 anni! E' una storia bellissima; chissà Paolini come la racconterebbe in un monologo!\as\
Dimenticavo di dire che nel frattempo i 40 erano divenuti 41, (la riforma Sacconi) dal momento che vi era l'anno sabbatico di mezzo tra i 40 anni di contribuzione e il percepimento della pensione.
Datemeli adesso quei soldi versati, interessi e rivalutazione compresi. Poi mi arrangio io a campare finchè vivo. Ma questo non accadrà mai!
Per quel che riguarda il "papino" e i "debosciati" non era certamente rivolto a te ma non negare che tanti alla tua età hanno schifo del lavoro magari umile, magari di sacrificio, magari anche poco retribuito ma che comunque potrebbe aprire le porte al mondo del lavoro.
D'altra parte è quello che ho fatto io e tantissimi come me. Sì, quelli che adesso ti stanno rubando il tuo futuro, la tua pensione.
Certamente, sì. Credici!![]()
La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
Sì certo, non ho mai letto niente a riguardo. Nemmeno un articolo e nemmeno cosa ne pensa chi ha competenze infinitamente superiori alle mie in materia. Non sto dicendo sia una riforma perfetta ma sto dicendo che sia in termini di rilevanza e di equità sia la più importante riforma degli ultimi 15-20 anni.
Non so se te ne sei accorto ma stai esattamente dicendo quello che io e altri stiamo sostenendo da 3 pagine. Ma non vedo cosa abbia a che fare la legge fornero con i pensionamenti dopo 15 anni di contributi. E aggiungo che quando si era proposto un contributo di solidarietà da coloro che hanno goduto di privilegi enormi (ovvero anche quei baby pensionati) si è levato un coro unanime "non toccate i diritti acquisiti".
Che vi sia gente che non ha voglia di lavorare è poco ma sicuro. In ogni generazione. Abusi di mutua e malattia, assenteismo, ecc non li abbiamo inventati noi 20enni. O sbaglio?
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
Segnalibri