Le banche, esattamente come gli investitori privati (solo che le prime speculano, mentre i secondi fanno il loro interesse...) come avrebbero trasferito "le nostre risorse ai detentori del debito (cioè in massima parte noi stessi)" vendendo?
Perchè se vendi vuol dire che del debito altrui te ne liberi.
E se continui a vendere quando i titoli scendono puoi anche arrivare al punto di accettare una perdita per non rischiare ulteriormente, leggasi rimetterci...
Il che, almeno finora, è falso, numeri alla mano.
Son passati 20 anni a momenti da quando la lira non esiste più.
Secondo te la differenza tra 20 anni fa e oggi è l'Euro o il fatto che oggi siamo esposti alla concorrenza di Cina e Vietnam mentre 20 anni fa no?
Chissà quanto poco costa la manodopera là...![]()
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Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Macchè magari, è esattamente così invece.
Quando lo Stato interviene nell'economia in modo diretto (ossia interferendo con l'attività dei singoli soggetti privati) non crea nuova ricchezza, ma non fa altro che spostare risorse e ricchezza (anche in maniera occulta, esempio stampando moneta e trasferendo così potere d'acquisto) dai settori che la producono (imprese e lavoratori), a coloro che la consumano/usano e che non sono soggetti ai processi di mercato (pubblica amministrazione e tutto ciò che sta intorno: imprese che vengono salvate o aiutate, imprese con quote della P.A. al suo interno, gran parte del sistema bancario che non è pubblico ma è comunque controllato dalla politica tramite le fondazioni ecc.).
La differenza qual è? Che prima dell'Euro, con la Lira e la Banca d'Italia che era praticamente di proprietà dei Governi, (non sto chiaramente parlando di tutta la storia economica repubblicana ma del periodo, all'incirca, che va da fine degli anni '60 all'inizio degli anni '90) dovendogli monetizzare fino al 14% della spesa pubblica, questo avveniva in modo occulto con inflazione a due cifre e debito pubblico a manetta (ma ripeto, avveniva comunque: solo che anzichè presentarci il conto subito una situazione del genere stava iniziando a presentarcelo nei primi anni '90 e ce ne avrebbe presentato in seguito, continuando di quel passo, uno anche più salato).
Oggi invece tutti i cittadini possono rendersi conto di quali siano i VERI costi di dare allo Stato il potere di spendere e redistribuire risorse (non dai più ricchi ai più poveri come ci viene insegnato dalla propaganda politico-mediatica martellante ma da chi la crea/produce a chi la consuma, processo del quale peraltro ha già parlato anche l'ottimo Lorenzo un po' di pagine indietro).
Un paio di dati a dimostrazione che per gli Stati nazionali oggi non c'è nessuna austerità, bensì che dall'inizio della crisi la spesa pubblica E le tasse non hanno fatto altro che aumentare (a sinistra spesa e tassazione a livello UE, grafico a destra la spesa dei singoli Stati membri):
figure3.png figure5.png
Fonte: Johnny Cloaca's Freedonia: "L'Austerità" è Responsabile per la Crisi in Europa?
Più spesa e più tasse significano redistribuzione di risorse dal settore privato al settore pubblico/bancario, meno spesa e meno tasse significano il contrario.![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
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Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta
MAMMA MIA QUANTE BANALITA'
-quando ho detto che le perdite sul debito greco ce le hanno fatte pagare a noi,dico una cosa arcinota: il nostro spread è stato fatto salire improvvisamente,quindi,successivamente si è lucrato sul nostro prestito da rifinanziare con lo spread sopra 500 punti.E' chiaro adesso o vuoi una spiegazione di riserva? Se io prevedo che gli alti interessi sul debito greco verranno ridiscussi(ed abbassati) per evitare il fallimento di quel paese,le banche che hanno investito lì avranno grosse perdite,che fare allora?Lo facciamo pagare agli Italiani!E come si fa? Si fanno un pò di vendite di titoli di stato italiani per creare panico ed alzare i tassi di interesse sul quel debito,così poi si ritorna ad investirci lucrando altissimi tassi di interesse per compensare il debito greco.Questo è avvenuto di fatto,o non te ne sei accorto,disperso com'eri in una cava?
-su alcuni settori le esportazioni sono state penalizzate:ricordi o non ricordi quanto tirava il nord-est?((prevalentemente esportava direi) ora invece è una desolazione di fabbriche chiuse.A scala minore,anche nella mia zona,molte industrie,che fino al 2002-2003 riuscivano a non delocalizzare,ormai o hanno chiuso o hanno delocalizzato. Sono fatti non opinioni direi.Colpa dell'euro? Io direi di si.
Poi è chiaro che io non sono di quelli che vorrebbero di nuovo la lira,ma obbiettivamente i problemi di questo genere sono nati con l'euro.
La concorrenza di Cina e Vietnam è cosa degli ultimi anni,nel senso che è venuta crescendo fino a superare il limite di sopportabilità delle nostre aziende.
Venti anni fa la Honda Italia aveva due grossi poli produttivi in Italia che andavano più che bene :uno vicino casa mia(Val di Sangro) uno vicino Verona,se non sbaglio,soltanto un paio di anni fa ha deciso di delocalizzare,per i motivi che ho spiegato nel mio post precedente.
Anche questi sono fatti e non chiacchiere.
Se i miei amici se ne vanno in Svizzera o Germania(come ai tempi di mio nonno),non vanno a fare produzioni a basso costo di manodopera,è ovvio,perchè quei paesi hanno scelto per battere Cina e Vietnam ed altri paesi di ritagliarsi settori di mercato ad alto valore aggiunto,ossia di alta qualità(cosa che l'Italia anche fa,ma solo in alcuni settori,mentre quelli di bassa qualità se li è persi.
Queste cose le sanno tutti,e già che ci sei dillo anche a quelli a cui tanto è piaciuto il tuo post.
Saluti .
Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 23/06/2014 alle 18:11
Giusto per chiarire la questione esportazione qualcuno ha qualche dato reale dal 2001 ai giorni nostri giusto per capire![]()
Senza saper ne leggere ne scrivere ho la vaga sensazione che se non ci fosse l'export che tiene ancora a galla le poche industrie italiane il contraccolpo dal 2008 in avanti sarebbe stato ancora più duro![]()
Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
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