
Originariamente Scritto da
Stau
Hai ragione. Uno Stato serio infatti obbliga i cittadini e le imprese a pagare un total tax rate variabile tra 50 e quasi 70% del proprio reddito (66,5% circa se sei un'impresa, dato del 2014) per finanziare una quantità indefinita di cose che su un libero mercato, come dimostrato anche da un economista premio nobel quale Ronald Coase, verrebbero fornite a prezzi più bassi e qualità più elevata.
Poi vabbeh, ci sono stati come la Svizzera dove il total tax rate raggiunge a malapena il 30%, la spesa pubblica in rapporto al PIL è più o meno sempre attorno al 30% contro il 50% circa italiano e in generale ci sono molti più servizi privatizzati. E risulta evidente a tutti, anzi PALESISSIMO

, come in tali Stati la gente muoia spesso costantemente sotto i ponti...


Fra l'altro: ma veramente sei convinto che l'Italia abbia privatizzato veramente, e non facendo finta come negli anni '90, una marea di cose?
Nonostante cosa? Nonostante un referendum che non c'entra un tubo con la privatizzazione dell'acqua?
https://it.wikipedia.org/wiki/Refere...econdo_quesito
Fra l'altro il fatto che la proprietà dell'acqua sia privata in Italia non so davvero dove tu l'abbia letto in giro

:
https://it.wikipedia.org/wiki/Politi...risorsa_idrica
Credo che tu non abbia ben presente cosa sia un imprenditore/privato e il contesto in cui opera. Il privato, dove per privato intendo un soggetto che lavori veramente per i ca**i suoi senza essere minimamente a contatto con la politica, tiene in vita tutte le corse che hanno redditività, tutte quelle per le quali c'è richiesta da parte dei consumatori. Non lo farà qualcuno di creare la corsia notturna, perchè ha calcolato che secondo lui non è conveniente? Se ha ragione i consumatori sono soddisfatti e lui avrà guadagnato giustamente. Se non avrà ragione il primo che si accorge di questa mancanza crea una corsa notturna e riempie il "buco" mancante. Ma del resto a cosa pensi che serva un imprenditore se non a captare le esigenze, le richieste dei consumatori che non sono ancora state soddisfatte e a soddisfarle?
A parte che io tutto questo pensiero liberista e pro-privato in Italia non l'ho mai mai visto, anzi, spesso e volentieri più che dei novelli Thatcher in Italia vedo e sento tantissime persone fiere di pagare le tasse e convinte che avere una pressione fiscale ammazza-imprese sia utile per avere tanti servizi (e imporre di pagarli anche a chi non ne fa uso

). Ma poi sinceramente questa commiserazione verso chi lavora nel pubblico percependo come stipendio le tasse pagate da qualcun altro non la capisco proprio ne la condivido minimamente, per cui mi metto pure io fra i vigliacchi di cui parli e ben volentieri anche.
Io la commiserazione la provo, e la provo eccome, per le tante partite IVA e i tanti imprenditori di questo Paese che con la sola colpa di creare, inventare, offrire prodotti e servizi nonchè posti di lavoro UTILI (non come quelli creati dallo Stato per i suoi pseudo-investimenti) vengono tassati a livelli da schiavitù e tartassati da un' Agenzia delle Entrate che opera alla stregua dello sceriffo di Nottingham. Ma continuiamo pure a difendere e cantare le lodi del pubblico, così quando anche gli ultimi imprenditori se ne saranno andati vedremo che bella copia dell'URSS sarà diventato questo Paese (ormai totalmente instradato in tal senso).

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