vero, non è così, ma la pressione fiscale su alcune tipologie di lavoratori è elevatissima.
oramai il lavoro da fare sarebbe troppo grosso, la gente moralmente, come ben detto da qualcuno, è "compromessa". però io ci proverei, inizieri a tassare quelle categorie che non pagano un centesimo (legittimamente tra l'altro....) ad esempio il Clero che è proprietario di tanti immobili in Italia. però è utopia, visto che siamo in un paese dove il clero non paga le tasse, ma se si rompe il tetto della chiesa (che è suolo Vaticano...) chiedono soldi al comune (successo qui a Desio e il comune glieli ha pure dati, 100 000 pleuri...)..... però ci proverei, inizierei da loro e da i più abbienti o chi volete.
Si vis pacem, para bellum.
vedo qua dentro che siamo in moltissimi dipendenti....un dipendente non potrà mai capire...il datore di lavoro...sennò lo farebbe lui.....
mettiamoci noi dalla parte loro...e vediamo quanto riusciamo a portarci a casa...dopo aver pagato migliaia di euro...di tasse,affitti,commercialisti,fornitori ecc ecc...
I miei nonni e in parte i mie genitori hanno generato ricchezza...e quella se la spendono anche dopo ventanni dal guadagno...ora è una decina d anni che si tira a campare...quindi se vedo un gioielliere che lavora poco e guadagna poco...non sono sorpreso,nero..non ne farà..si mangerà i suoi soldi vecchi.
ho diversi amici per conto loro...sono alla fame!!!!!!!!!!
non ci sono margini,non cè poi nessuno che li paga!!!!!!!!!
Alt, questo pero' e' (purtroppo....) un altro problema e "figlio" della crisi attuale (e, aggiungo, a volte anche delle scelte imprenditoriali sbagliate di taluni....)
Detto cio' concordo con Fabry, nel senso che i "margini" spesso sono stati fatti con il nero, e non certo in "bianco" !
(e pure oggi non e' che le cose, comunque, sono cambiate x molti: sicuramente e' "meno", ma c'e' ancora ed e' ancora nero, appunto...)
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Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
Il Paese in assoluto, senza dubbio no, ma che sia a livello assoluto uno dei Paesi con la maggiore pressione fiscale sono i dati a dimostrarlo, altrochè populismo:
La Stampa - Italia, pressione fiscale d'alta classifica
Questo è del 2009, un po' vecchio ma rende ugualmente l'idea: siamo terzi.
http://it.wikipedia.org/wiki/Stati_p...apporto_al_PIL
Il problema dell'evasione in Italia, onestamente, credo sia talmente ramificato e talmente presente ormai che è pressoche impossibile pensare di contrastarlo per davvero tramite un clima di pura e semplice polizia fiscale (che spesso va poi a colpire i soggetti più deboli, di fatto). Non serve minimamente incrementare i controlli ne incrementare le pene.
O meglio: incrementando i controlli sicuramente scoprirai con le mani nel sacco alcuni piccoli imprenditori, negozianti ecc....Ma pensate veramente di racimolare molto in termini di gettito evaso da tali persone?Il problema è che la grossa evasione, e dico grossa in termini di quantità di soldi evasi la fanno persone che sanno perfettamente come riciclare o come nascondere i soldi evasi, e per lo Stato diventa quasi impossibile riuscire a riprenderli.
Non sto dicendo che i piccoli imprenditori è giusto che evadano, anzi, per carità: quel che sto dicendo è che anche se vai a tartassare loro fai il gioco dello Sceriffo di Nottingham in Robin Hood, che se la prendeva con i poveretti e alla fine incassava assai poco.
Aumentiamo le pene? Non è assolutamente dimostrato ne dimostrabile il fatto di ottenere qualche risultato positivo, anzi, conoscendo la mentalità media dell'italiano, che più fa qualcosa che non si può fare e più ritiene di essere furbo, ho paura si ottenga addirittura un risultato opposto.
Penso che per contrastare veramente l'evasione occorre solo una cosa: abbassare le imposte sui redditi da lavoro, da impresa e sugli utili delle società. E al contempo, come ha giustamente fatto notare Massimo, picchiare duro sugli immobili. Che sono molto più difficili da evadere. Quello devi fare, non inutili proclami o manifestazioni roboanti senza alcun senso come quelle fatte a Cortina nel Natale 2011.![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
esageri Fede nel passaggio grassettato. è chiaro che l'aumento e il mutamento delle pene deve andare di pari passo con l'effettiva applicazione delle leggi. se le aumenti e come al solito non le fai rispettare allora non ottieni nulla, viceversa invece ottieni molto, altroché.
Si vis pacem, para bellum.
La partita è sulla prevenzione e non sulla repressione..
E in materia fiscale previeni se rendi poco praticabile o sconveniente l'evadere. Come fai? tracciabilità delle transazioni e limitazione all'uso del contante. Così va a finire che chi comunque riuscirà ad evadere (un livello di fondo è fisiologico), poco o tanto, avrà esagerate difficoltà nella spesa.
Così per dire, ma riciclare è un reato. E i proventi dell'economia criminale non fanno parte della stime sull'evasione: sono extra.
Quindi quando si dice, per esempio, che c'è un 20% di sommerso, quindi di imponibile sottratto al fisco, l'economia criminale è esclusa.
Indubbiamente, ma non per questioni di evasione. Come ho spesso detto ci sono evidenze empiriche che dimostrano che l'aumento di evasione perchè aumentano le imposte è una favola.
Certo... Oramai l'articolo ha qualche annetto e non eravamo ancora sottoposti alla spremuta attuale, quindi magari bisognerebbe rivederlo.
Sicuri? In un popolo che si abbevera alla TV non ne sono così sicuro.
Vedendo poi i resoconti di questi interventi "inutili" ovvero il fatto che i locali dove la finanza stazionava per una sera vedevano gli incassi decollare con percentuali anche a 3 cifre mi verrebbe quasi da dire che sia il caso di investire in finanzieri da far stazionare qua e là per rilanciare davvero l'economia...
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