Sicuramente può essere un problema, perché troppo specifica.
Ma a livello di tutela professionale - visto che non esiste la figura del meteorologo in Italia - potrebbe anzi essere un vantaggio per un'azienda, perché sono preparato ma possono sottopagarmi quanto vogliono (come effettivamente è stato finora, ad eccezione dell'esperienza con MeteoLive, conclusasi comunque quando avevo 28 anni).
Ovunque mi giri vedo persone preparate sempre con stage o contratti d'apprendistato finché si può, o contratti di prestazione occasionale, o contratti con diritto d'autore se conducono una rubrica TV o scrivono articoli (questa tipologia è sempre senza contributi e sottopagata, e comunque non mi è mai stata proposta).
La partita Iva non la posso aprire perché è un dissanguamento ulteriore; lo farei solo se mi dicessero "se mi fornisci una partita IVA ti pago tot" dove tot è presumibilmente maggiore dell'eventuale tassazione.
All'estero è diverso. In molti Paesi la selezione c'è, e la mia laurea è riconosciuta come valida nella maggior parte dei casi![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
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