Entra in gioco secondo me anche il secondo fattore. Il popolo russo ha alle spalle una storia diversa, che a sua volta si è aviluppata a partire da una "visione del mondo" diversa rispetto a quella occidentale della Francia sommata a quella dei "francesi delle colonie".
In fondo, anche la diversa reazione delle autorità è un prodotto di tutto ciò: probabilmente in Russia avrebbero già mosso i carrarmati a scopo dimostrativo, in Europa invece non si usa più sparare sulla folla.
n.b. per "visione del mondo" intendo nel senso antropologico, cioè l'insieme di valori ed elementi comprendente anche la religione, ma che si estende oltre ad essa, a tutti quegli atteggiamenti riconducibili a quella sfera indipendentemente dal credere in entità definite o essere atei.
Per "francesi delle colonie" intendo quelli che da noi qualcuno considera come "i soliti extracomuitari", dimenticando che la Francia conquistò i loro territori, e che ne fece comodamente cittadini francesi a tutti gli effetti, comprese tasse, servizio militare e guerra. Le banlieue sono composte in gran parte da terze generazioni e oltre.
Giusto! I quali d'altra parte dovevano difendersi, perché la NATO li sta circondando, e a breve li avrebbe attaccati.
Mioddio, io non ne posso più di sentire questa vulgata... e c'è gente che lo pensa veramente, e ti pianta giù discussioni accese per ore, cercando di convincerti!!!!![]()
Animated: Change in Russian Billionaires' Wealth Since 2022
Per la serie le sanzioni non servono.
I dati si fermano ad aprile...
Continuo a pensare che sia un miracolo che il governo russo regga.
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Mia lettura: i russi temono che se cadesse Putin sarebbe il caos. Hanno già vissuto il passaggio traumatico tra regime zarista e comunista, e poi da quello comunista a quello attuale, e in ambo i casi ci fu instabilità e povertà dilagante, peggio del periodo antecedente (per quanto non si stesse nemmeno allora benissimo, anzi). Credo anche che "sappiano" cosa sia la repressione, avendola vissuta sotto il periodo stalinista, quindi non provano nemmeno a sollevarsi perchè in sintesi lo trovano inutile e visti i pregressi storici potenzialmente controproducente.
Anche la passività con cui stavano facendo passare Prigozhin a mio parere derivava da questo stesso atteggiamento: non va loro di combattere, nè di iniziare guerre civili.
I francesi invece sono esaltati dal mito della rivoluzione del 1789 a mio parere, e si sollevano ad ogni minimo problema. Non hanno mai attraversato un trauma storico tale da farli desistere.
Quindi nessuna "maggiore complessità della società francese", questa è una sciocchezza a mio modo di vedere. Piuttosto, quella francese reagisce forse più di pancia rispetto a quella russa, forse più accorta fino alla passività.
È vero che è molto più semplice far saltare il tetto delle piscine del combustibile esausto piuttosto che gli edifici di contenimento dei reattori, ma bisogna considerare che il materiale è stato messo da molto tempo all'interno delle piscine, e se anche dovessero far saltare il tetto la contaminazione ambientale risulterebbe blanda.
Nel caso in cui il calore residuo generato dai noccioli fosse sufficiente a provocarne la fusione, e nel caso in cui venissero invece distrutti gli edifici di contenimento (molto più difficile in quanto non basta dell'artiglieria convenzionale), avremmo una dispersione radiologica più importante.
Dato che però 4 reattori (forse 5) sono in cold shutdown da 7 mesi e mezzo, la quantità di radioattività è già bassa ma soprattutto la concentrazione di Iodio-131 (che è l'isotopo radioattivo più pericoloso in queste situazioni incidentali) è ormai nulla avendo un tempo di dimezzamento di 8 giorni.
Ovviamente questi scenari (che comunque richiederebbero tempo dato che ci sono sistemi di sicurezza passivi che rallentano gli aumenti di temperatura) presuppongono l'assenza del sistema di raffreddamento e l'impossibilità di utilizzare autopompe per portare acqua.
La situazione è sicuramente molto delicata, ma parlare dell'eventualità di una nuova Chernobyl è assolutamente fuorviante in quanto fisicamente impossibile.
Come immaginavo si parlava del nullaropaganda Ucraina in questo caso.
Aiea: non emersi al momento segni di presenza di esplosivi a Zaporizhzhia
Al momento non sono state trovate tracce di mine o altri esplosivi nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, ma è necessario garantirsi un pieno accesso alla zona per ulteriori controlli. A renderlo noto è stata l'Aiea, Agenzia internazionale per l'energia atomica. La preoccupazione per un possibile disastro nell'impianto è forte da quando la Russia ha occupato il sito lo scorso anno. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ieri ha avvertito che la situazione rimane una "seria minaccia". Venerdì gli esperti dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) hanno ispezionato parti del sistema di raffreddamento dell'impianto e hanno condotto visite nelle sei unità del reattore e altre aree intorno al sito.
L'agenzia ha affermato di essere a conoscenza di rapporti secondo cui intorno alla centrale elettrica sarebbero stati posti degli esplosivi.
Rapporti, ha affermato il direttore generale dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi, che vengono presi "molto sul serio". Fino ad ora tuttavia gli esperti che hanno svolto le loro ricerche "non hanno osservato mine o altri esplosivi. Sarà ancora necessario un ulteriore accesso".
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