Nel caso sarebbe già un clamoroso passo avanti perchè fino ad un paio di giorni fa il piano di pace tra 2 Paesi, A e B, in guerra pareva lo volesso redigere A e C, ovvero uno dei 2 in guerra e uno che non c'entra una minchia.
La cosa che fa ridere è come la surrealtà della vicenda è stata presentata (che non vuol dire che ai tavoli che contino sia poi la realtà anzi).
Russia e Ucraina sono in guerra.
I minorati mentali che in campagna elettorale avevano promesso la pace in una settimana visto che anche un mese sarà un problema decidono di muoversi in grande stile.
Telefonano alla Russia e decidono di discutere di un piano "di pace". Rigorosamente tra di loro senza invitare al tavolo nè l'Ucraina, che sarebbe in guerra pure lei, nè i Paesi confinanti, che siano i singoli Paesi o l'UE di cui la gran parte è membro (e considerato che gli USA si divertono tanto a fare i grossi, quelli che hanno speso un sacco per dare armi, giova ricordare che in termini di aiuti complessivi l'UE ha speso più degli USA; certo... Le guerre non si vincono con il cibo o le medicine, ma i miliardi pesano uguale sui rispettivi bilanci; e sarebbe il caso di non dimenticarlo, in particolare quelli che "l'UE non esiste", "non fa mai nulla" ecc. ecc. ecc.). Non male.
Poi bontà loro decidono che forse essendo l'Ucraina casualmente in guerra magari è il caso di chiamare anche loro.
Nel frattempo fanno trapelare uscite geniali tipo che vabbeh...
Oramai la Russia si è presa i territori.
Anzi no... Mica se li può tenere tutti.
Però pure l'Ucraina mica li può avere tutti indietro.
Però 'st'Ucraina rompe un po' le balle...
Con tutte le armi che le abbiamo dato... Facciamo che ci danno indietro i soldi in terre rare.
Che però sono in maggioranza nei territori russi.
Quindi io non so come verranno divisi i territori, cosa si terrà la Russia e cosa l'Ucraina; ma voglio le terre rare. Per farci cosa non è chiaro visto che sono l'emblema di quelle robe da woke finocchioni che vanno sotto il nome di transizione green, ma transeat...
Ah... Il rispetto dei rispettivi confini, Ucraini e Russi, lo deve garantire una forza di interposizione europea.
Che manco è invitata a discutere delle modalità della pace.
Perchè non è invitata? Boh... Di sicuro è un posto senza democrazia e per ripristinarla bisogna votare AfD (cit. il vicepresidente dei ritardati).
Se qualcuno la proponesse anche solo come sceneggiatura di un film comico verrebbe spedito fuori a calci in culo per la povertà della trama...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Posto che la posizione dell'attuale governo americano è difficile da interpretare (non si capisce mai quali delle tante sparate che fanno sono reali e quali no), secondo me questa settimana si è concretizzato un sostanziale cambio delle alleanze mondiali, gli USA di fatto sono una potenza ostile allineata con la Russia e considera l'UE come un avversario strategico, da sottomettere o distruggere.
Trump ammira i governi autoritari, ambisce una politica di potenza ed espansione territoriale, non attribuisce alcun valore alle istituzioni internazionali, al diritto internazionale o alle alleanze.
Questa mentalità ottocentesca o da inizio novecento lo allinea perfettamente alla Russia di Putin, con cui condivide lo stesso modello sociale, politico e in parte economico, mettendolo al contrario in totale contrapposizione con l'UE, per la quale la collaborazione tra stati nel rispetto di regole condivise è un valore fondante. Il suo approccio è da signore feudale, che conquista quello che può conquistare (vedi Groenlandia o le fantasie sul Canada) e offre protezione in cambio di tributi a chi non può controllare direttamente.
Non vuole entrare in conflitto con quelle che considera potenze al suo pari, con cui invece vuole spartirsi le zone di influenza. Vede giustamente l'Europa come un blocco debole, frammentato e ideologicamente ostile, a cui non ha alcun interesse a offrire protezione militare. Gli attacchi militari e la propaganda di Putin sono perfettamente allineati con la sua volontà di frammentare politicamente il continente e favorire l'ascesa di soggetti come Orban e l'AFD.
Zelenskyy ha provato a comprarlo con le terre rare, ma non ha funzionato, e nel discorso di Monaco ha messo in chiaro che non si aspetta niente dagli USA e che d'ora in avanti la sicurezza europea dipende dall'europea stessa.
Una frase è particolarmente esplicativa a mio avviso:
Some in Europe may be frustrated with Brussels. But let’s be clear – if not Brussels, then Moscow. It’s your decision. That’s geopolitics. That’s history.
Il discorso completo merita di essere letto, almeno ha una visione strategica chiara, che la si condivida oppure no.
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Non vorrei essere troppo pessimista, ma la conferenza di Monaco del 2025 probabilmente finirà sui libri di storia, come il momento in cui il diritto internazionale postbellico è stato cestinato a favore del ritorno alle politiche di potenza e alle guerre di conquista.
Sì insomma visto che non ne viene mai fuori niente di positivo forse è meglio smetterla con le Conferenze di Monaco![]()
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
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economia, modelli, mercato, finanza
Si profila una nuova Yalta?
Forse potrebbe essere un'occasione per l'Europa, per certi versi
L'''incontro di Parigi tra i leader europei sulla guerra in Ucraina - Il Post
Ci sono alcuni stati europei con i piedi in 2 scarpe.
Sappiamo quali e a questo punto ci metterei anche l'Italia
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economia, modelli, mercato, finanza
Io non sono così pessimista.
C'è una sostanziale differenza tra Putin e Trump. In parte come visione del mondo (che io personalmente la reputo molto diversa: Putin vive nel 1895 e nel suo delirio da Impero Russo e mondo da conquistare, Trump vuole una Grande America che domina il mondo economicamente), ma soprattutto come entourage, mondo politico e Paese alle spalle.
Putin è un uomo solo, che ordina e dispone, e si vede che fine fanno tutti gli oppositori politici (la morte accidentale per caduta dalle finestre in Russia pare sia aumentata del 6500%...). E' un uomo che non solo non ascolta nessuno, ma non si fida di nessuno, se ne sbatte le palle del suo Paese e anzi, lo sta deliberatamente portando alla catastrofe economica. Non solo mandando al macello migliaia di sudditi, ma impoverendo la sua economia e gettandola in braccio alla Cina, insomma, come ho detto più volte non c'è stata UNA decisione di Putin che abbia portato a dei benefici alla Russia, anzi, solo disastri. Eppure lui continua perchè è un dittatore, ha il potere assoluto e qualsiasi cosa volesse fare nessuno si oserà aprire bocca.
Trump definiamolo anche un soggetto simile. Va bene. Ma, nonostante lo strapotere che detiene, gli Stati Uniti sono comunque una democrazia. C'è un Parlamento, ci sono delle opposizioni. E non tutti i repubblicani pendono dalle labbra di Trump, ci sono dei senatori che di fronte ad alcune decisioni possono anche mettersi in mezzo. Se Trump iniziasse a prendere iniziative che porteranno risultati pessimi (vedasi la storia dei dazi, sono curioso di vedere come andrà), se l'economia iniziasse ad avere problemi maggiori e il consenso inizia a calare, voglio poi vedere cosa fa. Non dimentichiamoci che un giorno sei sulla cresta dell'onda, e il giorno dopo letteralmente ti buttano giù.
Trump potrebbe anche in cuor suo decidere di volersi mangiare l'Europa, ma ci sono migliaia e migliaia di aziende e talmente tante partnership che sono sicuro e strasicuro che, prima o poi, qualcuno si mette in mezzo. Non dimentichiamo dei finanziatori: Trump non è onnipotente, può andar bene finchè fa determinati interessi (non solo dei semplici cittadini) ma anche delle grandi aziende. E non penso che le aziende americane traggano vantaggio da un'Europa inesistente, indebolita e povera.
Lou soulei nais per tuchi
EuroIntelligence
14 February 2025
Another Munich? Really?The trouble with the armchair generals that have been leading the commentary in the Ukraine war in the western media, is the reduction to moral posturing. At no point have those who supported weapons deliveries for Ukraine present a costed plan of how to achieve victory. They were hiding behind red lines and the empty slogan that we would help Ukraine for as long as it takes. Not only was there no plan for victory. There was also no plan for second-best outcomes.The armchair generals include the vast majority of people who attend the Munich Security Conference today, and who hyperventilate about issues whether Europeans should sit at the table. The absurdity of Europe’s position on Ukraine was underlined once again by Olaf Scholz when he said that he would reject a peace by diktat. And then he added in the next sentence, that policy goals must always be for Germany not to be engaged in a war. He is having his war, and eating it. It is logical that Donald Trump and Vladimir Putin settle this because there would be no settlement if Kaja Kallas sits at the table. The criticism by the Europeans that Trump gave too much away at the outset is also difficult to take seriously. It was Germany, along with the US, that persistently vetoed Ukraine’s accession to Nato. It is a bit rich for the German defence minister to claim that this issue should have been on the table. And of course, Ukraine will lose land as part of the settlement. Peace deals reflect the military situation on the grounds.Angela Merkel already said it in 2017 that Europe needed to take its security in its own hands. As ever when confronted with a hard and a soft option, the Europeans chose the soft one. Europeans are the geopolitical equivalent of the righteous welfare recipient, always making demands, and hiding behind others.
TRADUZIONE
Il problema dei generali da poltrona che hanno guidato i commenti sulla guerra in Ucraina nei media occidentali è la riduzione a posture morali. In nessun momento coloro che hanno sostenuto la fornitura di armi all'Ucraina hanno presentato un piano di costo per raggiungere la vittoria. Si sono nascosti dietro linee rosse e il vuoto slogan che avremmo aiutato l'Ucraina per tutto il tempo necessario.
Non solo non c'era un piano per la vittoria. Non c'era nemmeno un piano B.Tra i generali in poltrona c'è la stragrande maggioranza delle persone che oggi partecipano alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco e che iperventilano riguardo la partecipazione degli europei al tavolo delle trattative.
L'assurdità della posizione dell'Europa sull'Ucraina è stata sottolineata ancora una volta da Olaf Scholz quando ha detto che avrebbe rifiutato una pace per diktat. E poi ha aggiunto, nella frase successiva, che l'obiettivo politico deve sempre essere quello di non coinvolgere la Germania in una guerra. Sta facendo la sua guerra e se la sta mangiando.
È logico che Donald Trump e Vladimir Putin risolvano la questione perché non ci sarebbe alcun accordo se Kaja Kallas si sedesse al tavolo. Anche la critica degli europei, secondo cui Trump avrebbe concesso troppo all'inizio, è difficile da prendere sul serio. È stata la Germania, insieme agli Stati Uniti, a porre persistentemente il veto all'adesione dell'Ucraina alla Nato. È un po' esagerato che il ministro della Difesa tedesco sostenga che la questione avrebbe dovuto essere sul tavolo. E naturalmente l'Ucraina perderà dei terreni come parte dell'accordo. Gli accordi di pace riflettono la situazione militare del territorio.Angela Merkel aveva già detto nel 2017 che l'Europa doveva prendere in mano la propria sicurezza. Come sempre, di fronte a un'opzione hard e una soft, gli europei hanno scelto quella soft. Gli europei sono l'equivalente geopolitico del giusto beneficiario del welfare, che avanza sempre richieste e si nasconde dietro gli altri.
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Se Trump aspira al dominio economico del mondo diciamo che chiudere agenzie quali USAID non è esattamente il modo migliore per dimostrarlo.
Perchè possiamo pensare che una cosa come USAID sia solo aiuto disinteressati ai poveri oppure sia un modo per proiettare il soft power USA (magari condito con l'intelligence, ma diciamolo piano).
Io condivido assolutamente la posizione secondo cui gli USA son diventati quello che sono diventati grazie alla capacità di tessere alleanze che dessero frutto a lungo termine.
E infatti, tolti alcuni casi iniziati nel modo peggiore e continuati pure peggio, non è che abbiano avuto bisogno di guerre per diventare "i padroni del mondo".
E questo il demente in chief (e quelli pure peggiori di cui si è circondato, in ossequio al corollario al principio di Peter) pare non averlo capito neppure alla lontana.
Se gli USA chiudono i canali di cooperazione pensano che gli spazi che si liberano rimangano a loro disposizione in virtù dei bei tempi che furono? Auguri...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Io la vedo così:
i tavoli per la pace si fanno e si facevano mettendo sul piatto i fucili e le bombe, checchè se ne dica ora, è sempre stato così.
L' Europa non può partecipare al tavolo, se non in misura minore e sulle panche da Biergarten e non sulle poltrone, per semplice fatto che mette sul piatto solo il lato economico per cui è stata ideata e costruita, cioè senza quella forza soprattutto militare che mostra i muscoli una volta che ti togli il soprabito e arrivi al dunque.
L'Europa agli occhi dell'America e della Russia è tutt'ora un animale da cortile da foraggiare con materie prime e fonti energetiche per poi trarre beneficio in prodotti finiti, alimentari e scambi commerciali convenienti.
Facciamoci gli auguri .....
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