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 Re: Evoluzione della crisi ucraina
				Quando si occupa un ruolo di responsabilità e si fanno dichiarazioni in pubblico bisogna ponderare le proprie parole. Non sei al bar che commenti la guerra con un amico, le tue parole hanno delle conseguenze, e, anche se certe cose le pensi o le auspichi, non puoi dirle, tanto che nel discorso non era neanche prevista quella frase.
Ultima modifica di SsNo; 28/03/2022 alle 18:52
 
			
			 
			
			 
			
				 Re: Evoluzione della crisi ucraina
 Re: Evoluzione della crisi ucraina
				Si narra che Mussolini avesse trasformato parte di Palazzo Venezia in postribolo, eppure ciò non gli ha impedito di fare idiozie.
Quattrocento sarebbero, secondo una stima attendibile, quelle amate nel corso della sua vita dal duce, che mise al mondo figli legittimi e illegittimi, intrattenendo molteplici amanti, brune e bionde, magre e procaci, di varie nazionalità: «Sono giovani e belle, le prendo, poi non ricordo più né il loro nome né come sono fatte».All’inizio Mussolini scelse donne intelligenti e moderne. Due su tutte: la rivoluzionaria ucraina Angelica Balabanoff, che affinò, politicamente e sessualmente, l’imberbe e rozzo Mussolini, e l’ebrea Margherita Sarfatti, coltissima e abile, che con il suo libro Dux esportò il suo Mito a livello mondiale.
Unitosi in matrimonio religioso con Rachele Guidi nel 1925, il duce continuò imperterrito nella sua collezione di donne, consumando gli amplessi davanti alle carte della sua scrivania a Palazzo Venezia, portandole al mare, in barca e in montagna.
Un «furor eroticus» che non ebbe fine neppure quando Mussolini «ufficializzò» il suo rapporto con Claretta Petacci, la donna che lo seguì fino al tragico epilogo di Piazzale Loreto. Claretta sostenne il suo Ben nella bufera della seconda guerra mondiale e di fronte ai segni del declino fisico, gli procurò il miglior afrodisiaco dell’epoca, l’antesignano del moderno Viagra: l’Hormovin, prodotto in Germania.
La biografia sessuale di Mussolini è un ritratto impietoso dal quale emerge un uomo politico ch’era preda, come si direbbe oggi, di una forma compulsiva di dipendenza dal *****, e che porta alla luce ipocrisie, volgarità, aspetti caratteriali e della personalità del Dux, demolendo, se ce n’era ancora bisogno, anche dal punto di vista morale la vulgata buonista del «brav’uomo».
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			 Re: Evoluzione della crisi ucraina
 Re: Evoluzione della crisi ucraina
				Spero proprio di che non sia così, quantomeno riguardo il termine "imposto".
Una potenza influenza gli altri stati perché le sue decisioni hanno un impatto globale, ma questo non significa imporre la sua volontà con qualunque mezzo come avveniva durante la guerra fredda.
Gli USA ad esempio non hanno minacciato gli alleati che hanno perseguito collaborazioni con i cinesi negli ultimi anni, pur disapprovandole.
Ma una grande potenza è in grado di costruire alleanze in modo non coercitivo, perché può offrire molti benefici da una alleanza e quindi non ha bisogno di imporla.
La guerra fredda offre molte dimostrazioni di quanto possa essere distruttivo il conflitto tra due potenze per allargare la loro sfera di influenza (distruttivo per i paesi terzi, non per le potenze che in quel modo tengono lontana la guerra dal loro territorio), sarebbe bene evitare di tornare a quella logica.
 
			
			 
			
			 
			
			 
			
				 Re: Evoluzione della crisi ucraina
 Re: Evoluzione della crisi ucraina
				Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
 
			
			 
			
			 
			
				 Re: Evoluzione della crisi ucraina
 Re: Evoluzione della crisi ucraina
				dalla storia si impara che non si impara dalla storia
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