Per quanto mi riguarda ho sempre ritenuto il tennis uno sport assolutamente individuale e che ha a che fare con la nazionalità solo quando si gioca per la propria nazionale (es. Coppa Davis), per cui.
E in ogni caso non avrebbe senso comunque. Io ho chiesto quale fosse il senso e non riesco proprio a trovarlo, al di là dell'Isola degli atleti non responsabili di qualcosa solo per dispetto e vendetta contro l'azione di altri, ma senza che questo possa avere delle conseguenze reali su quello che sta succedendo.
Il punto è, si vuole agire per cercare di cambiare la situazione attuale e arrivare a una risoluzione del conflitto in qualche modo, o solo prendere dei provvedimenti che non hanno nessuna efficacia (mi dispiace ma rispetto a quanto si discute l'efficacia è sotto zero) ma che soddisfano bene il senso di vendetta?
Comunque non ho dato del l'ipocrita a te, ho citato questa parola in un commento successivo in cui facevo un discorso assolutamente generale in base a quello che vedo anche al di fuori del forum (con una polarizzazione delle opinioni per me eccessiva e che potrebbe non tenere sempre conto di alcune cose, come spesso capita)
Ma soprattutto non davo del l'ipocrita alle persone che hanno una determinata opinione, ma alle azioni (e quella relativa ai tennisti per me è un buon esempio) o tutt'al più a chi le mette in atto
Ultima modifica di ale97; 23/04/2022 alle 20:01
Io per certi versi invece vedo più vicina una soluzione ora rispetto a tre settimane fa, quando c'erano trattative continue ma con alcuni punti su cui le distanze erano evidentemente incolmabili.
All'inizio della guerra quasi tutti (me compreso) si aspettavano una netta vittoria russa nella prima fase del conflitto, molti criticavano anche la scelta di Zelensky di rimanere a Kiev. Si pensava che gli ucraini avrebbero solo potuto usare tecniche di guerriglia dopo che i russi avessero preso il controllo di gran parte del territorio, non che potessero respingerli in poco più di un mese e metterli sulla difensiva. Quello sì sarebbe stato uno scenario da guerra lunghissima di logoramento, come fu l'Afghanistan negli anni 80.
Adesso invece il conflitto è tornato su un terreno molto più convenzionale, in cui c'è una certa corrispondenza tra obiettivi politici dell'Ucraina e mezzi militari disponibili (mentre i russi continuano ad avere mezzi insufficienti per i loro obiettivi, come è stato fin dall'inizio della guerra). Quindi ora una via di uscita plausibile esiste, fino a 10 giorni fa no.
I crimini di guerra russi per fortuna hanno un limite, perché non possono permettersi un isolamento internazionale totale, se usassero atomiche tattiche contro le città ucraine nemmeno Cina e India potrebbero far finta di niente.
Ultima modifica di snowaholic; 23/04/2022 alle 21:55
Secondo i ministero della difesa ucraino oggi hanno ucciso altri due generali russi e ferito gravemente un terzo in un attacco vicino a Kherson, con questi saremmo a quota 9. Vente imbarazzante il modo in cui i generali russi si ritrovano esposti agli attacchi, in questo caso anche più di uno nello stesso posto.
Tutto sta nella tenuta dei russi, l'unico fattore che non possiamo controllare. Per il resto, dal lato occidentale, tutte le scelte che si stanno facendo è spingere per la guerra contro la Russia senza prospettare soluzioni differenti (certo, la Russia non le permetterebbe, ma mi sembra che stiamoci chiudendo a questa soluzione anche noi, cosa che prima non si percepiva).
Quanto dici sull'esclusione di un utilizzo di armi nucleari tattiche lascia intendere che le azioni russe siano guidate da una logica, cosa che non è stato finora mai del tutto vero.
Non credo temerebbe un mancato appoggio internazionale, se ne è fregata finora, e Cina e India potrebbero comunque supportarla perchè a quanto sto leggendo le armi nucleari tattiche non sono paragonabili a quelle strategiche, le famose bombe lanciate su Hiroshima e Nagasaki, ma generando piccole esplosioni che possono anche essere indistinguibili da quelle convenzionali, con l'aggiunta di causare malattia da radiazioni. Oltre alle armi nucleari tattiche esisterebbero anche le armi chimiche. Sono armi per le quali non esisterebbero prove definitive del loro utilizzo finchè le aree restano sotto l'occupazione russa, ma il cui passaparola potrebbe scoraggiare l'esercito ucraino.
Putin sa bene come usare la propaganda, e anche come non lasciare un'impronta evidente in un crimine (come ha fatto con numerosi assassinii nel corso del suo regime).
Leggevo che i carri armati e gli altri mezzi corazzati non hanno mappe a disposizione, perché devono seguire gli ordini e non prendere l'iniziativa.
Però non hanno nemmeno comunicazioni sicure, quindi non riescono a mantenere la catena di comando quando vengono attaccati (oppure vengono intercettati facilmente quando cercano di comunicare).
E' la tradizione russa della guerra, ho letto Margelletti dire anche che ogni squadra presenta una figura che ha il compito di vagliare la "purezza" di idee delle truppe, come accadeva in periodo sovietico (all'epoca tutti dovevano essere comunisti, questa volta tutti vederla come Putin, anche se solo per finta).
Ultima modifica di burian br; 24/04/2022 alle 11:17
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