Siam messi veramente male. Qui non so chi sia più sano di mente, se Putin o Trump a sto punto, paradossalmente.
Riderei se non fosse che versiamo in questo stato.
Il mandato di Zelensky è scaduto nel maggio del 2024. Il governo russo insiste spesso sul fatto che non ci siano state elezioni in Ucraina dall’inizio della guerra perché vuole mettere in difficoltà il presidente ucraino. Vale la pena notare che nei sondaggi che indicano il possibile vincitore alle elezioni presidenziali in Ucraina, se si tenessero, sopra Zelensky c’è l’ex comandante in capo dell’esercito Valery Zaluzhny.
Zaluzhny nel febbraio del 2024 fu destituito dal comando e mandato a fare l’ambasciatore a Londra perché era in conflitto con Zelensky. L’ex comandante in capo, che molti ucraini considerano un eroe della resistenza contro l’invasione russa dopo la difesa della capitale Kiev e la liberazione della città di Kherson, avrebbe voluto una mobilitazione di massa, quindi un arruolamento forzato, di molti più cittadini ucraini da mandare in guerra contro i russi rispetto a quella poi decisa da Zelensky.
Le relazioni tra Stati Uniti e Ucraina sono al punto piu basso - Il Post
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Sicuramente non compri dagli USA se l'obiettivo è quello di rendersi indipendenti militarmente da loro (tranne le poche cose realmente insostituibili).
Il punto fondamentale è se si vuole una politica europea autonoma dagli USA oppure no, se vogliamo finire il vassallaggio tocca spendere soldi (non il 5% del PIL che è una follia). Al momento gli eserciti europei non sono in grado di svolgere operazioni complesse senza il supporto USA, quello è il problema reale.
Vedo tanti che si lamentavano della sudditanza verso gli USA prima e si lamentano della spesa militare aumentata adesso, ma non si può fare gli antiamericani coi soldi (e i soldati) degli altri.
P.S. ho trovato questo ottimo articolo che esprime molto bene l'approccio che ci vorrebbe sulla questione
I numeri “a casaccio” delle percentuali del PIL per la Difesa - Difesa Online
Ultima modifica di snowaholic; 20/02/2025 alle 08:49
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
No. E´colpa anche della UE per il motivo che hai ben evidenziato. L´Unione Europea ha dormito per troppo tempo sulla tematica di costruire una difesa e una politica estera comune, questo anche perche i cittadini hanno sempre visto la spesa militare come fumo negli occhi, immaginandosi magari di vivere in un mondo in cui non ci sarebbero state piu guerre vicino ai propri confini.
Quindi, si, la colpa dell´amministrazione Trump e´ parecchio evidente, ma altrettanto evidente come avere fino ad ora tenuto separata la gestione della politica estera contando sull´alleato americano sia stata una ingenuita
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
La Polonia lo scorso anno ha speso per la difesa il 4,2% mi sembra, e quest'anno vuole arrivare al 4,7%.
Nixon si dimise perché lo scandalo Watergate all'epoca ebbe una tale portata sull'opionione pubblica che, la richiesta di impeachment nei suoi confronti, sarebbe quasi sicuramente passata anche con il voto di diversi esponenti repubblicani, quindi per non spaccare il partito e provare a salvare la situazione, in vista delle presidenziali del 1977, Nixon fu convinto a dimettersi, nonostante fosse inizialmente recalcitrante. Oggi Trump ha un tale controllo sul suo partito che, dovesse ripetersi una situazione simile (ad esempio se venissero confermate da prove concrete le voci che sostengono che la carriera imprenditoriale di Trump sia stata finanziariamente sostenuta dalla mafia russa, fin dagli anni '70 e che ora stia "pagando" un debito verso i suoi vecchi finanziatori) difficilmente si dimetterebbe, anzi sarebbe il viatico per l'instaurazione di un regime autoritario negli USA. Purtroppo questa volta i pesi e contrappesi nei confronti di Trump non funzioneranno, semplicemente perché hanno giò fallito nel post 6 gennaio 2021. Se avessero funzionato Trump non avrebbe potuto ricandidarsi e molto probabilmente sconterebbe una condanna pluridecennale per sedizione in un penitenziario federale di massima sicurezza.
P.S. e comunque le dimissioni di Nixon non salvarono il Partito Repubblicano dalla sconfitta nel novembre 1977, anzi il Watergate fu una delle ragioni della loro sconfitta, forse non la principale ma pesò parecchio.
Ultima modifica di galinsog#; 20/02/2025 alle 10:02
Sì, è vero, ma la bocciatura della costituzione europea da parte francese e olandese nel 2005 ha di fatto bloccato quel processo di integrazione che era necessario per agire, sui temi di interesse comune, come un soggetto federato, di conseguenza tutto quel che si è fatto dopo è stato fatto ricorrendo al metodo inter-governativo, che nel 99% dei casi condiziona profondamente l'operato della Commissione europea (vedi quanto avvenuto con le votazioni sul MES o sul nuovo Patto di stabilità, indipendentemente dalle nostre opinioni personali). Non puoi avere una politica estera se la Kallas o Borrel contano meno non dico di Meloni o di Draghi ma perfino di Tajani o di Di Maio e moltiplica questa situazione di "limitata rilevanza" per 27.
La verità è che tutti i governi europei, a partire dal primo decennio di questo secolo, hanno avuto paura che condividere la politica estera contrastasse con gli "interessi" degli stati nazionali: tipo comprare a basso prezzo gas e petrolio russo e/o libico, comprare a prezzi di svendita uranio e altre risorse dai paesi che adottano il franco CFA.
Se non hai una politica estera comune non puoi averne nemmeno una di difesa comune, senza considerare che ognuno foraggerà (poco o tanto) le sue industrie militari "clienti" nel timore che parte dei suoi soldi (o di eventuali finanziamenti erogati dall'Unione) finiscano nelle casse di aziende concorrenti di qualche altro paese UE. Il problema della spesa poi è significativo ma superabile, il punto è che qualora (lo dico per assurdo) decidessimo di spendere l'equivalente del 7% del PIL in armamenti come fa la Russia e lo facessimo tutti e 27 non avremmo nemmeno iniziato ad affrontare una delle principali questioni sul tappeto, quella del coordinamento della spesa militare, che oltretutto è anche il più grave ostacolo alla creazione di un sistema difensivo UE, tant'è che i primi a opporvisi sono quelli, come i polacchi, che finora hanno speso di più, avendone anche alcuni benefici in termini di crescita della ricchezza nazionale e con qualche positivo riflesso pure da noi (vedi gli accordi con Leonardo). C'è poi anche un ultimo punto rilevantissimo: non esiste nemmeno un coordinamento operativo tra le forze armate UE che prescinda dalla NATO. Personalmente sono favorevolissimo ad aumentare gli investimenti militari, ma prima di investire vorrei capire come verranno usati e soprattutto vorrei avere la garanzia che, in un sistema integrato di difesa UE, non ci siano eccessi di ridondanza, tipo molti più carriarmati di quelli che ci servirebbero davvero (per finanziare Leonardo e l'Oto Melara) e magari pochi droni...
Infine un altro punto che mi è del tutto oscuro a livello di funzionamento della futura "Difesa integrata UE" è questo: qualora la Russia dovesse aggredire militamente un paese UE, chi coordinerebbe l'intervento di mutua difesa sancito dall'Art. 42.7 del Trattato di Lisbona? Siamo in grado già ora di coordinare operativamente una vasta operazione di difesa militare senza il pieno supporto della NATO? E' sufficiente fare eventuali esercitazioni integrate tra eserciti, come si fa di tanto in tanto, a garantire un minimo sufficiente di integrazione operativa? A riguardo nutro enormi dubbi...
Ultima modifica di galinsog#; 20/02/2025 alle 21:38
A questo punto Zelensky ha solo una possibilità di salvare il suo Paese: indire le elezioni.
Lou soulei nais per tuchi
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