
Originariamente Scritto da
simo89
Mi sono fatto un'idea piuttosto triste della vicenda.
Non appena i ribelli sciiti hanno cominciato seriamente a conquistare porzioni di territorio nello Yemen, dal giorno alla notte si è formata una coalizione di stati arabi sunniti che erano pronti a mettere sotto sopra il Medio Oriente pur di arginare gli sciiti (ben sapendo che, tra i vari pretendenti, c'è anche Al-Qaida in Yemen), mentre l'Isis è da mesi che mettere a ferro e fuoco l'africa sahariana e la zona tra Siria e Iraq.
E guarda caso l'Isis è sunnita.
Come mai questa reattività nei confronti degli sciiti, mentre l'Isis (tipo Boko Haram, e altri gruppi simili affiliati a loro) sembra, dalle notizie, che possa scorrazzare in lungo e in largo dalla Nigeria alla Siria senza che nessuno riesca a contrastarla?
Non è che l'Islam cosiddetto moderato in fin dei conti ha più paura che l'Iran sciita diventi una potenza regionale, mentre è disposto a chiudere un occhio sui massacri perpetrati dai fondamentalisti sunniti?
E visto che il principale stato sunnita è l'Arabia Saudita, storico rivale dell'Iran, il dubbio si fa ancora più forte.
Non è che il tutto, alla fin fine, si può riassumere in una guerra interna all'Islam tra Arabia Saudita e Iran?
A me sembrano domande legittime, alla luce proprio di quello che è successo nell'ultimo mese/mese e mezzo in Yemen.
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