
Originariamente Scritto da
Lou_Vall
Concordo. Sostanzialmente, per farla breve, ogni volta che l'Occidente ha messo il naso in Medio Oriente ha causato disastri, generando situazioni comunque ben peggiori di quelle di partenza.

E questa è una colpa enorme dell'Occidente, certo non iniziata con la Seconda Guerra d'Iraq, ma dal Sette/Ottocento praticamente

Ma è una colpa della classe politica di ogni tempo, non certo dei comuni cittadini che, anzi, sono generalmente contrari alla guerra. Mi ricordo che gli italiani contrari alla guerra (sia in Afghanistan che in Iraq) erano una percentuale molto alta..
E' vero che il discorso è complesso, e si intersecano religione, geopolitica, cultura e storia, ed è difficile districare il nodo, e spesso un filone è strettamente collegato ad un altro.
Il problema è la generazione nata e vissuta in Occidente, quelli che ora hanno dagli zero ai trent'anni. Figli di immigrati che han lavorato sodo, per tradizione le famiglie marocchine frequentano altre famiglie marocchine (per certi versi si autoghettizzano), in parte sono discriminati nel mondo lavorativo ma non capiscono il perchè. Il ragazzo di origine algerina nato in Italia spesso non parla neanche l'arabo, se non con i genitori, o lo sa parlare ma non lo sa scrivere. I genitori parlano pochissimo l'italiano, lui lo sa bene perchè l'ha imparato a scuola. Non è algerino. Ma non è neanche italiano. E' in cerca di un identità e di un posto nel mondo. Vede il mondo e la società con i canoni insegnati dai genitori (C'è un solo Dio, gli altri sono infedeli), spesso è sottoculturato. I genitori che si son fatti un mazzo così per garantire un futuro alla propria famiglia spesso non vedono esauditi i loro desideri. Perchè - visti i tassi di disoccupazione nei quartieri francesi - è lampante che qualcosa non va. I ragazzi in questione, che per mille motivi non trovano lavoro, non lo cercano al di là del loro naso. E' più comodo stare al bar. Il mondo arabo è anche intriso di fatalismo, della volontà di Allah. Se un tunisino ci pesta i piedi non ci chiede scusa. Perchè Allah ha voluto così, un pò come dire "amen". Non trovo lavoro? E' la volontà di Allah, lui ci penserà e lui mi protegge. Questo ha dei lati positivi (sono rarissime le risse dovute a incidenti stradali - era destino che capitasse) ma nel mondo del lavoro e nell'inserimento è una mannaia. Noi occidentali, chi più chi meno, abbiamo l'ottica del darsi da fare: devo vivere, devo trovare lavoro, mi muovo per cercarlo o per fare quello che voglio o quello che posso. Vedo che qui sul forum c'è gente che vive e lavora all'estero: magari anche inconsapevolmente ha seguito questo ragionamento.
E' giusto dare una mano a questi ragazzi, giusto e sacrosanto: tendere la mano e aiutarli, cercando il più possibile di eliminare razzismo e pregiudizi che, purtroppo, sono ancora presenti. Ma non pensiamo che questi ragazzi siano dei santi e che non abbiano nessuna responsabilità della loro condizione.

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