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  1. #321
    Vento moderato
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    Predefinito Re: 7 attentati dell'Isis a Parigi, almeno 128 morti

    Citazione Originariamente Scritto da meteopalio Visualizza Messaggio
    no, perchè quando si parla male degli usa senza vedere lo svolgimento dei fatti a 380°...

    Tipo un giro e un po', per la precisione.

    #NousAvonsDéjàGagné

  2. #322
    Vento moderato L'avatar di Edonati
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    Predefinito Re: 7 attentati dell'Isis a Parigi, almeno 128 morti

    Citazione Originariamente Scritto da meteopalio Visualizza Messaggio
    che è seguita alla guerra in afghanistan...

    no, perchè quando si parla male degli usa senza vedere lo svolgimento dei fatti a 380°...
    ma secondo te Saddam Hussein, quando ha invaso il Kuwait, non ha chiesto a Russia e Stati Uniti attraverso i loro ambasciatori di poterlo fare?

  3. #323
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: 7 attentati dell'Isis a Parigi, almeno 128 morti

    Citazione Originariamente Scritto da Professeur Bugigiò Visualizza Messaggio
    Beh dai ma queste sono piccolezze da commercianti. Le abbiamo fatte tutti noi (o meglio i nostri nonni) nel dopoguerra. Per due lire si manda a quel paese la religione sempre e comunque. Ci mancherebbe altro. La famiglia di mia suocera compra carne allo stesso mercato di Londra dalla fine degli anni '80. Da sempre i due più' grandi rivenditori di carne halal comprano la carne da commercianti europei e poi la rivendono come halal. Sono dei "mariuoli", come direbbe il buon Chiesa. I problemi sono più' a monte, non scherziamo.
    I tuoi suoceri sono turchi cresciuti nell' epoca Pre Tayypp, non scherziamo. Neanche li considero nel computo degli influenzabili dal fondamentalismo. Poi, il fatto che ci siano dei mariuoli che ci giocano, lo so. Aiutati dal fatto che, mentalmente, per i muslim "basta non sapere e fare le cose con buona intenzione", mi diceva un vecchio capo elettricista algerino.

    Eppure, eppure .....in tutto questo contesto non le considero proio piccolezze. Parecchie simpatie (non le mie, che sono vissuto a lungo con loro a casa loro, e quindi so e capisco) se le sono alienate ANCHE con queste ...bischerate.
    " Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
    fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
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  4. #324
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: 7 attentati dell'Isis a Parigi, almeno 128 morti

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    La più facile: a parti invertite la questione non si pone perchè mi pare nessuno neghi che sul fronte dei diritti civili e della tolleranza siamo avanti qualche secolo. E francamente non ci tengo a tornare indietro solo per fare un dispetto...
    Sull'altra... Io posso anche capire che la cosa possa scocciare, ma dico anche che significa darsi crearsi dei pensieri dove non ci sono. Sfido chiunque a riconoscere dalla carne che un coniglio è stato macellato a testa in giù o testa in su echeccazzo. Basta dire "vai tranquillo" e siam tutti a posto...

    SEMBRA facile ....
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  5. #325
    Uragano
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    Predefinito Re: 7 attentati dell'Isis a Parigi, almeno 128 morti

    Concordo sostanzialmente, con quanto detto da Lou Vall e and1966.
    Che parte degli islamici (specie arabi, come detto giustamente da qualcuno) anche se vive in occidente non ne vede di buon occhio i valori è cosa nota.
    E da ciò sono nati i casi estremi di Hina e Sana, anche se vivono qui da moltissimi anni, molti non accettano che le proprie figlie possano vivere come le coetanee italiane.
    Se tu stai qui, o ne accetti il modo di vivere e le leggi, oppure non ci puoi stare

  6. #326
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: 7 attentati dell'Isis a Parigi, almeno 128 morti

    Citazione Originariamente Scritto da Rws Visualizza Messaggio
    Torno brevemente sulla questione risposte già ricevute e certe al 100%...

    Forse qualcuno non ricorda

    https://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_d%27Iraq

    La menzogna più grossa della storia dell'occidente, forse solo i giovani non possono ricordare Bush che diceva:
    Le ha! (le armi di distruzione di massa, riferito a Saddam)
    accompagnato dai soliti, per quelli che sono appassionati di religione, Dio è con l'America, Dio benedica l'America!

    Un articoletto anche su quello che comportò quella guerra

    Come Don Chisciotte - DA POL POT ALL'ISIS: IL SANGUE NON SI E' MAI ASCIUGATO

    L'ISIS ha un passato e presente simili. Con i criteri usati dalla maggior parte degli studiosi, l'invasione dell'Iraq da parte di Bush e Blair nel 2003 ha causato almeno 700.000* vittime – in un paese che non aveva storia di jihadismo. I curdi avevano ottenuto concessioni politiche e territoriali; sunniti e sciiti avevano classi e differenze settarie, ma erano in pace; i matrimoni misti erano comuni. Tre anni prima dell'invasione, ho guidato tutta la lunghezza dell'Iraq senza paura. Nel tragitto ho incontrato gente fiera, soprattutto di essere irachena, erede di una civiltà che a loro pareva una presenza fisica.

    Bush e Blair hanno fatto a pezzi tutto questo. L'Iraq odierno è un nido di jihadisti. Al Qaeda – come i "jihadisti" di Pol Pot – ha colto l'opportunità fornita dall'assalto di 'Shock and Awe' e dalla guerra civile che ne seguì. La "ribelle" Siria ha offerto loro benefici ancora maggiori. Con la CIA e gli stati del Golfo che offrono logistica e denaro per il traffico d'armi attraverso la Turchia, l'arrivo di reclute straniere era inevitabile. Un ex ambasciatore britannico, Oliver Miles, scrisse: "Il governo [di Cameron] sembra seguire l'esempio di Tony Blair, che ha ignorato di continuo il parere del Foreign Office, di MI5 e MI6, che la nostra politica in Medio Oriente – e in particolare le nostre guerre in Medio Oriente – è stata il principale movente nel reclutamento di musulmani in Gran Bretagna per il terrorismo locale".

    *Le stime più basse parlano di almeno 100000 morti.

    Per non parlare delle conseguenze della prima guerra d'Iraq:

    Uno studio dell'Unicef ha reso noto che tra il 1991 e il 1998, all'apice delle sanzioni, ci sono stati 500.000 morti "in eccesso" di bambini iracheni di età inferiore ai cinque anni. Un reporter televisivo americano confrontò Madeleine Albright, allora ambasciatore degli Stati Uniti all'ONU, chiedendole: "Questo prezzo vale la pena?" Albright rispose: "Pensiamo che il prezzo valga la pena."

    Ma questi sono 10000km in tutt'altra direzione...


    Concordo. Sostanzialmente, per farla breve, ogni volta che l'Occidente ha messo il naso in Medio Oriente ha causato disastri, generando situazioni comunque ben peggiori di quelle di partenza.
    E questa è una colpa enorme dell'Occidente, certo non iniziata con la Seconda Guerra d'Iraq, ma dal Sette/Ottocento praticamente Ma è una colpa della classe politica di ogni tempo, non certo dei comuni cittadini che, anzi, sono generalmente contrari alla guerra. Mi ricordo che gli italiani contrari alla guerra (sia in Afghanistan che in Iraq) erano una percentuale molto alta..
    E' vero che il discorso è complesso, e si intersecano religione, geopolitica, cultura e storia, ed è difficile districare il nodo, e spesso un filone è strettamente collegato ad un altro.
    Il problema è la generazione nata e vissuta in Occidente, quelli che ora hanno dagli zero ai trent'anni. Figli di immigrati che han lavorato sodo, per tradizione le famiglie marocchine frequentano altre famiglie marocchine (per certi versi si autoghettizzano), in parte sono discriminati nel mondo lavorativo ma non capiscono il perchè. Il ragazzo di origine algerina nato in Italia spesso non parla neanche l'arabo, se non con i genitori, o lo sa parlare ma non lo sa scrivere. I genitori parlano pochissimo l'italiano, lui lo sa bene perchè l'ha imparato a scuola. Non è algerino. Ma non è neanche italiano. E' in cerca di un identità e di un posto nel mondo. Vede il mondo e la società con i canoni insegnati dai genitori (C'è un solo Dio, gli altri sono infedeli), spesso è sottoculturato. I genitori che si son fatti un mazzo così per garantire un futuro alla propria famiglia spesso non vedono esauditi i loro desideri. Perchè - visti i tassi di disoccupazione nei quartieri francesi - è lampante che qualcosa non va. I ragazzi in questione, che per mille motivi non trovano lavoro, non lo cercano al di là del loro naso. E' più comodo stare al bar. Il mondo arabo è anche intriso di fatalismo, della volontà di Allah. Se un tunisino ci pesta i piedi non ci chiede scusa. Perchè Allah ha voluto così, un pò come dire "amen". Non trovo lavoro? E' la volontà di Allah, lui ci penserà e lui mi protegge. Questo ha dei lati positivi (sono rarissime le risse dovute a incidenti stradali - era destino che capitasse) ma nel mondo del lavoro e nell'inserimento è una mannaia. Noi occidentali, chi più chi meno, abbiamo l'ottica del darsi da fare: devo vivere, devo trovare lavoro, mi muovo per cercarlo o per fare quello che voglio o quello che posso. Vedo che qui sul forum c'è gente che vive e lavora all'estero: magari anche inconsapevolmente ha seguito questo ragionamento.
    E' giusto dare una mano a questi ragazzi, giusto e sacrosanto: tendere la mano e aiutarli, cercando il più possibile di eliminare razzismo e pregiudizi che, purtroppo, sono ancora presenti. Ma non pensiamo che questi ragazzi siano dei santi e che non abbiano nessuna responsabilità della loro condizione.
    Lou soulei nais per tuchi

  7. #327
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    Predefinito Re: 7 attentati dell'Isis a Parigi, almeno 128 morti

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Investire risorse enormi in ricerca e sviluppo per liberarsi dalla dipendenza dal petrolio potrebbe essere un primo passo. Il collegamento è molto più immediato di quanto potrebbe sembrare a prima vista; chiaramente non è una cosa che si possa fare dall'oggi al domani. Nel mentre, tapparsi il naso e scegliere il male minore (Russia e Iran - quest'ultimo peraltro non durerà ancora troppo a lungo nella sua forma governativa attuale - oltre a fornitori più sicuri come l'Azerbaijan) potrebbe essere una soluzione tampone.
    .....le compagnie petrolifere occidentali che pompano petrolio in giro per il mondo ,non sarebbero tanto d'accordo .....

  8. #328
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    Predefinito Re: 7 attentati dell'Isis a Parigi, almeno 128 morti

    vi ho letto attentamente e questa rimane la piu' bella e istruttiva discussione che ho trovato sul web sugli attentati parigini....volevo fare una provocazione o constatazione,giudicate voi:io credo che i popoli non possano vivere in armonia ,e' impossibile,almeno per qualche millennio ancora.....la riprova? gli USA,sono secoli che hanno come base la multietnicita' e i problemi di convivenza sono lungi dall'essere risolti.....ci sono ghetti di neri,di asiatici,latino americani....perfino le etnie storiche come quelle italiane ,tedesche ,inglesi,francesi hanno pregiudizi l'uno con l'altra....insomma,la convivenza e' una forzatura ......se ognuno vivesse a casa sua il mondo sarebbe migliore....poiche' l'immigrazione e' il frutto della poverta' l'immigrato sara' sempre un disadattato nel nuovo paese,gli autoctoni sentiranno perdere le proprie radici...una societa' multietnica nno e sinonimo di progresso come tanti pseudo intellettuali vanno cianciando dagli anni 70....il vero progresso e' che ogni popolo possa vivere nella terra natia,proteggendo le proprie radici,il proprio futuro e la propria storia.
    Ultima modifica di original pio; 20/11/2015 alle 02:08

  9. #329
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    Predefinito Re: 7 attentati dell'Isis a Parigi, almeno 128 morti

    Citazione Originariamente Scritto da meteopalio Visualizza Messaggio
    dimentichi però di dire perchè è stato fatto tutto questo...
    dimentichi cosa aveva subito l'america, e quante volte aveva chiesto la consegna dei diretti responsabili dell'attacco alle torri gemelle, pena rappresaglia...
    i responsabili non sono stati consegnati e l'america ha di conseguenza dato una risposta all' attacco ricevuto, secondo la più ovvia e scontata regola di questo mondo, che è il sistema premi- punizioni ...
    dal momento che non c'è stata collaborazione da parte degli islamici non terroristi, perchè non sono stati consegnati i colpevoli, si è provveduto a punire tutti quanti, partendo dal presupposto che se non metti avanti i colpevoli, proprio estraneo al 100% alla vicenda non sei... s'impara fin da scuola che se la classe non esce il colpevole vengono puniti tutti, anche come stimolo a rifarsela poi coi diretti responsabili...
    gli stati uniti hanno una lealtà ed una fedeltà infinita... e però quando si sentono presi in giro ed attaccati sanno anche farsi rispettare... non sono falsi buonisti filosofeggianti come usa dalle nostre parti...
    ma sei sicuro di quello che scrivi?.....

  10. #330
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    Predefinito Re: 7 attentati dell'Isis a Parigi, almeno 128 morti

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Concordo. Sostanzialmente, per farla breve, ogni volta che l'Occidente ha messo il naso in Medio Oriente ha causato disastri, generando situazioni comunque ben peggiori di quelle di partenza.
    E questa è una colpa enorme dell'Occidente, certo non iniziata con la Seconda Guerra d'Iraq, ma dal Sette/Ottocento praticamente Ma è una colpa della classe politica di ogni tempo, non certo dei comuni cittadini che, anzi, sono generalmente contrari alla guerra. Mi ricordo che gli italiani contrari alla guerra (sia in Afghanistan che in Iraq) erano una percentuale molto alta..
    E' vero che il discorso è complesso, e si intersecano religione, geopolitica, cultura e storia, ed è difficile districare il nodo, e spesso un filone è strettamente collegato ad un altro.
    Il problema è la generazione nata e vissuta in Occidente, quelli che ora hanno dagli zero ai trent'anni. Figli di immigrati che han lavorato sodo, per tradizione le famiglie marocchine frequentano altre famiglie marocchine (per certi versi si autoghettizzano), in parte sono discriminati nel mondo lavorativo ma non capiscono il perchè. Il ragazzo di origine algerina nato in Italia spesso non parla neanche l'arabo, se non con i genitori, o lo sa parlare ma non lo sa scrivere. I genitori parlano pochissimo l'italiano, lui lo sa bene perchè l'ha imparato a scuola. Non è algerino. Ma non è neanche italiano. E' in cerca di un identità e di un posto nel mondo. Vede il mondo e la società con i canoni insegnati dai genitori (C'è un solo Dio, gli altri sono infedeli), spesso è sottoculturato. I genitori che si son fatti un mazzo così per garantire un futuro alla propria famiglia spesso non vedono esauditi i loro desideri. Perchè - visti i tassi di disoccupazione nei quartieri francesi - è lampante che qualcosa non va. I ragazzi in questione, che per mille motivi non trovano lavoro, non lo cercano al di là del loro naso. E' più comodo stare al bar. Il mondo arabo è anche intriso di fatalismo, della volontà di Allah. Se un tunisino ci pesta i piedi non ci chiede scusa. Perchè Allah ha voluto così, un pò come dire "amen". Non trovo lavoro? E' la volontà di Allah, lui ci penserà e lui mi protegge. Questo ha dei lati positivi (sono rarissime le risse dovute a incidenti stradali - era destino che capitasse) ma nel mondo del lavoro e nell'inserimento è una mannaia. Noi occidentali, chi più chi meno, abbiamo l'ottica del darsi da fare: devo vivere, devo trovare lavoro, mi muovo per cercarlo o per fare quello che voglio o quello che posso. Vedo che qui sul forum c'è gente che vive e lavora all'estero: magari anche inconsapevolmente ha seguito questo ragionamento.
    E' giusto dare una mano a questi ragazzi, giusto e sacrosanto: tendere la mano e aiutarli, cercando il più possibile di eliminare razzismo e pregiudizi che, purtroppo, sono ancora presenti. Ma non pensiamo che questi ragazzi siano dei santi e che non abbiano nessuna responsabilità della loro condizione.
    Insomma, un bell' "Aiutati, che Dio ti aiuta!"
    " Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
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