Il merito era talmente tecnico che si è visto il risultato...
In realtà come scritto in altro post si trattava di scegliere il tipo di messaggio politico/ideologico da mandare visto che dal punto di vista pratico non sarebbe cambiato nulla comunque.
1. Vuoi mandare il messaggio tipo "è ora di dargliela su con i combustibili fossili quindi facciamo qualche passo, anche solo formale, per dare questo segnale" allora si va e si vota sì
2. Vuoi prenderti la responsabilità della tua posizione allora vai a votare (espletando un dovere civico, peraltro) indipendentemente dalla "croce".
3. Vuoi mandare un messaggio politico in risposta a "il presidente del consiglio invita a stare a casa"; vai e voti sì se pensi sia un pirla; stai a casa se pensi abbia ragione.
In quest'ultima categoria, lo stai a casa, ricadono anche 2 ulteriori categorie: quelli a cui non frega una mazza di nulla e va bene che a decidere sia qualcun altro (salvo poi lamentarsi comunque; e qualsiasi sia il risultato) o quelli che gliel'hanno data su e non hanno più alcuna speranza in 'sto Paese. Tristemente io appartengo a quest'ultima categoria...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Il punto è che per quanto "tecnico" sia stato l'argomento del referendum, "IO", in quanto cittadino ho il dovere di informarmi a riguardo. I giornali, le tv, ecc. hanno oltremodo l'obbligo di informare in maniera apolitica in cosa consiste il referendum. Invece ho visto inviti all'astensionismo, programmi in cui vengono sparate stronzate del tipo "si vota in 9 regioni" o peggio "riguarda marginalmente un abitante della Valle d'Aosta rispetto ad un pugliese". Ma stiamo scherzando ? Da stracciare il tuo tesserino da giornalista, immediatamente.
Detto ciò, possiamo discutere e sono d'accordo con voi che il meccanismo attuale del quorum è una boiata assurda, ma sono altrettanto convinto e lo ripeto, che secondo me per votare c'è bisogno di una qualche prova da superare, un esame di cultura generale, una patente culturale, chiamatelo come volete.
P.s. L'esimio dottor Federico da Ferrara, stimato economista di fama mondiale, immagino quanto sia stato coinvolto emotivamente nel referendum del '95.![]()
Se l'argomento non fosse comunque serio ci sarebbe da farsi una grassa risata.
Esattamente chi è che si può definire apolitico tra chi oggi parla in TV o scrive sui giornali?![]()
Ecco, appunto...
C'è anche da dire che se in chi era chiamato alle urne probabilmente aveva capito il quesito 1 su 100, nella categoria indicata (nel nostro bel quadretto) probabilmente siamo a 5...
Anvedi che pian piano ci arriviamo all'abolizione del suffragio universale!![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Massimo, non sono io a deciderlo o a doverlo dire, ma in un paese normale dovrebbe esserci un organo di informazione indipendente. Che ne so, La7
Questo perché ?! Per i motivi di cui sopra, oltre che all'ignoranza media del nostro popolo.Ecco, appunto...
C'è anche da dire che se in chi era chiamato alle urne probabilmente aveva capito il quesito 1 su 100, nella categoria indicata (nel nostro bel quadretto) probabilmente siamo a 5...
Sfondi una porta aperta su quest'argomento, e ci possiamo ricollegare al punto di cui sopra.Anvedi che pian piano ci arriviamo all'abolizione del suffragio universale!![]()
Sinceramente, tu pensi che sia giusto far votare TUTTI indistintamente se non si ha un minimo di Q.I. a disposizione ?!
Io sono fedele al principio "una testa un voto". Se tu invece di una testa ne hai solo 1/4 se trovi delle istituzioni generose voti una volta ogni 4...
Ribadisco: votare fa molti più danni che guidare un'auto; perchè per la seconda ci vuol la patente e per la prima no?![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
perfettamente d'accordo. io ci rido poco sulla questione del suffragio universale... molto poco... senza andare lontani, quanti anziani che, con tutto il sincero rispetto, non hanno più senno per decidere lucidamente cosa sia giusto o sbagliato hanno diritto di voto?! o quanti 18enni (o cmq giovani) senza un benché minimo interesse, senso di appartenenza, voglia di informarsi o migliorare le cose hanno diritto di voto?! quindi sì, io abolirei il suffragio universale e cercherei un modo per cambiare questo problema, solo che sarebbe incostituzionale...
sui giornalisti... stendo un velo pietoso... c'è del giornalismo apolitico in Italia?!
Si vis pacem, para bellum.
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