Per chi chiede soluzioni : leggete Galli della Loggia su corsera stamani. Incarna il mio pensiero.
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fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
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Con un po' di ritardo...
Io non conosco le situazioni specifiche, ma faccio qualche considerazione basandomi sui numeri
Islam in Francia - Wikipedia
Con un tasso tra il 5 e il 10% di musulmani di doppia e magari tripla generazione l'integrazione è un fatto assolutamente accertato, non sono piccole realtà di periferie disagiate a cambiare una situazione globale.
Che poi le periferie disagiate esistono ovunque ed in quanto tali non si può pensare che tra tutte le periferie disagiate non ce ne sia qualcuna a maggioranza musulmana.
Provo a fare un esempio azzardato e sicuramente antipatico ma sarebbe come dire che i napoletani non sono integrati nel contesto sociale italiano perchè esistono delle periferie campane che definire disagiate è un eufemismo.
Nutro più di qualche dubbio sulla chiusura a riccio dei musulmani che non denunciano, e per un motivo abbastanza semplice, che distingue questo terrorismo, se ammettiamo che sia di tipo "religioso", da fenomeni come BR e mafia: in questo caso tra le vittime c'è un gran numero di musulmani, non mi pare siano mai morti brigatisti o mafiosi nelle loro azioni. Trovo difficile pensare che un musulmano "ortodosso" che sa della possibilità di un attentato in cui possa morire qualche suo caro o anche "correligioso" stia li zitto zitto ad aspettare gli eventi...
E c'è anche un altro aspetto da sottolineare, la quantità di mer.da che viene sempre rovesciata sul mondo islamico in queste occasioni dai media.
Non è un franco-tunisino l'autore dell'attentato, è sempre prima un musulmano, anche se poi si scopre che non ha mai praticato, che compie l'azione.
Un po' come avveniva con i rumeni: se c'era un qualsiasi reato commesso da un rumeno la prima cosa era l'esaltazione dell'origine di chi compiva il reato, come se gli italiani non commettessero lo stesso tipo di reato.
Provo a mettermi nei panni di un musulmano, come facevo per i rumeni: da fastidio e non poco.
E pretendete pure che facciano gli investigatori in "casa" loro.
Infine, visto che si parla di religione, tocca a me, ateo dichiarato, perchè qui nessuno si è preso il fastidio, di segnalare le parole del papa:
"Quando parlo di guerra parlo di guerra sul serio, no di guerre di religione", ha detto. "Non c'è guerra di religione, c'è guerra di interessi, per i soldi, per le risorse naturali, per il dominio dei popoli". "Tutte le religioni vogliono la pace, capito?", ha concluso.
http://www.repubblica.it/vaticano/2016/07/27/news/il_papa_alla_gmg_questa_e_guerra_ma_non_di_religione_-144915775/
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Trovami i morti mafiosi
Bombe del 1992-1993 - Wikipedia
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