Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
Questa è una bella domanda.
Mi piacerebbe saperne di più. Secondo me - ma è una sensazione mia - è sicuramente una minoranza, ma non una minoranza così piccola, ecco.
C'erano degli articoli interessanti (mi pare su La Stampa di ieri) nella quale dicevano che in molti casi sono direttamente gli imam e le "spie" all'interno delle moschee a segnalare gli individui sospettati di estremismo, e si sottolineava la collaborazione presente tra alcune personalità del mondo islamico e le Forze dell'Ordine italiane (cosa che, così diceva, è da sempre mancata in Francia). E questa è cosa non buona, ma ottima per noi. Però, accanto a esempi virtuosi (sicuramente la maggioranza) c'è una minoranza consistente (sempre secondo me) che si chiude a riccio: non denuncia, non parla, non segnala. Una fetta di fedeli che non si farebbe mai e poi mai saltar per aria, ma che tutto sommato non è così contraria verso quelli che lo fanno. O pensa che siano fratelli che forse esagerano, ma pur sempre fratelli, e dunque fanno scudo.
Questo spiega anche il perchè dei combattenti Isis (sia arruolati che auto-proclamati). Possibile che nessuno dei familiari si sia mai accorto che il loro figlio/fratello/cugino/nipote/amico si stesse estremizzando? Mi spiace ma non ci credo..
Citazione Originariamente Scritto da Diego77 Visualizza Messaggio
Questo tipo di persone in italia le abbiamo avute sia per quanto avvenuto con le BR che con la mafia ( e qualsiasi altra organizzazione criminale ). E non sono poi cosi' sicuro che ora non ce ne siano piu' .
Nutro più di qualche dubbio sulla chiusura a riccio dei musulmani che non denunciano, e per un motivo abbastanza semplice, che distingue questo terrorismo, se ammettiamo che sia di tipo "religioso", da fenomeni come BR e mafia: in questo caso tra le vittime c'è un gran numero di musulmani, non mi pare siano mai morti brigatisti o mafiosi nelle loro azioni. Trovo difficile pensare che un musulmano "ortodosso" che sa della possibilità di un attentato in cui possa morire qualche suo caro o anche "correligioso" stia li zitto zitto ad aspettare gli eventi...

E c'è anche un altro aspetto da sottolineare, la quantità di mer.da che viene sempre rovesciata sul mondo islamico in queste occasioni dai media.
Non è un franco-tunisino l'autore dell'attentato, è sempre prima un musulmano, anche se poi si scopre che non ha mai praticato, che compie l'azione.
Un po' come avveniva con i rumeni: se c'era un qualsiasi reato commesso da un rumeno la prima cosa era l'esaltazione dell'origine di chi compiva il reato, come se gli italiani non commettessero lo stesso tipo di reato.
Provo a mettermi nei panni di un musulmano, come facevo per i rumeni: da fastidio e non poco.
E pretendete pure che facciano gli investigatori in "casa" loro.

Infine, visto che si parla di religione, tocca a me, ateo dichiarato, perchè qui nessuno si è preso il fastidio, di segnalare le parole del papa:

"Quando parlo di guerra parlo di guerra sul serio, no di guerre di religione", ha detto. "Non c'è guerra di religione, c'è guerra di interessi, per i soldi, per le risorse naturali, per il dominio dei popoli". "Tutte le religioni vogliono la pace, capito?", ha concluso.

http://www.repubblica.it/vaticano/2016/07/27/news/il_papa_alla_gmg_questa_e_guerra_ma_non_di_religione_-144915775/