
Originariamente Scritto da
alexeia
Per me non è questione di "non esporre simboli in pubblico", quanto di non esporli in locali che devono essere "super partes", come la scuola o un ufficio amministrativo, perché lì si dà un messaggio contrario proprio a questa idea del "super partes" e del "tutti uguali per la costituzine".
Quanto alla tradizione, secondo me il discorso vale rispetto a tutti quei segni della fede sparsi nel territorio, che sono legati a un retaggio di superstizione popolare o di criptopaganesimo (dove cessano gli dei, subentra la molteplicità dei santi intercessori); hanno spesso significato artistico a scala locale, di storia delle mentalità, di tradizioni, insomma, fanno effettivamente parte del tessuto della nostra cultura.
Appropriarmi di un simbolo religioso forte come il crocefisso, trasformandolo in un simbolo generico della cultura occidentale mi sembra invece un ato irrispettoso verso chi vede in esso qualcosa di più. Piuttosto, lo tolgo perché fuori luogo, che non riciclarlo in una salsa laico-patriottico-nordista.
Segnalibri