Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
P.S.
da ieri mi prudono un po' le mani relativamente all'episodio di alexeia...
Ed in tutta franchezza, mi fossi trovato da quelle parti, non so se quel ragazzino sarebbe riuscito ad evitare un sonoro calcio in culo...
Non è così lineare.
Siamo uno Stato laico, ma di tradizione cristiana. E lo dico io che non sono assolutamente credente, anzi
Il crocifisso, i santini, ecc.ecc. fanno parte della tradizione, è una cosa che va oltre la religione in sè.
Il "non esporre simboli religiosi in pubblico" (della religione cristiana) sarebbe impensabile, oltre che impossibile. Quante chiese, duomi, cattedrali abbiamo? E cappelle, piloni votivi, semplici nicchie per la preghiera, che sono sparpagliate per tutte le nostre campagne, valli e montagne? E le croci sulle cime delle montagne?
Per me si possono anche togliere i crocifissi dai luoghi pubblici (scuole, aule di tribunale,ecc.), ma sinceramente non ne vedo il motivo, mi sembra un pò aria fritta: il crocifisso è lì per nostra tradizione, non per il significato religioso in sè.
Lou soulei nais per tuchi
Guarda, c'è stato un attimo in cui le mie braccia hanno pensato: "lo sollevo da terra e lo scaravento indietro", ma la testa le ha bloccate: meglio non regire quando non si sa se c'è nell'intorno qualcuno che può poi venire in aiuto... Purtroppo è così: la reazione è sensata se si pensa che sia afficace, altrimenti rischia di divenire un autogol. E io lì ho preferito non rischiare.
Certo, se fossi stata in valle, dove i versanti rocciosi sfociano sulla strada e si gira spesso col martello in mano... ma in quel caso magari sarebbero stati anche alla larga... boh?
Quanto alla legge, oggettivamente, riesce a fare poco per episodi ben più gravi... quanta gente c'è in giro con lunghissimi precedenti, arresti domiciliari non rispettati etc.? Cosa fai, al minimo muovere un dito li chiudi in carcere per un mese? e di quanti agenti hai bisogno, per tenere d'occhio ogni respiro? Insomma, ci sono problemi più seri da perseguire con le forze a disposizione (purtroppo).
Alla fine, in quel caso, di ingiurie si trattava, mentre i calci erano di un minore... dubito che in effetti ci sarebbe stato un qualche intervento "educativo" da parte delle autorità...
Resta la sensazione di disagio, l'offesa al mio modo di essere, la rabbia interiore... ma questa comunque me la ripagherebbe solo la reazione diretta che suggerisci tu...
Per me non è questione di "non esporre simboli in pubblico", quanto di non esporli in locali che devono essere "super partes", come la scuola o un ufficio amministrativo, perché lì si dà un messaggio contrario proprio a questa idea del "super partes" e del "tutti uguali per la costituzine".
Quanto alla tradizione, secondo me il discorso vale rispetto a tutti quei segni della fede sparsi nel territorio, che sono legati a un retaggio di superstizione popolare o di criptopaganesimo (dove cessano gli dei, subentra la molteplicità dei santi intercessori); hanno spesso significato artistico a scala locale, di storia delle mentalità, di tradizioni, insomma, fanno effettivamente parte del tessuto della nostra cultura.
Appropriarmi di un simbolo religioso forte come il crocefisso, trasformandolo in un simbolo generico della cultura occidentale mi sembra invece un ato irrispettoso verso chi vede in esso qualcosa di più. Piuttosto, lo tolgo perché fuori luogo, che non riciclarlo in una salsa laico-patriottico-nordista.
Certo che non è lineare, ma qui ci vuole anche un po' di elasticità. Io non chiedo di togliere simboli religiosi dai luoghi di culto, chiese e quant'altro, ma ci mancherebbe. Io chiedo, magari, di toglierli da quei posti che non sono luoghi di culto e soprattutto di non metterne altri, vedi statuette nelle aiuole...Le croci sulle montagne? Ma chi se ne frega...
Che poi che cosa vuol dire tradizione? Se per tradizione vuoi conservare tutto addio progresso, vedi il discorso sull'uccisione dei maiali, anche e perchè le statistiche parlano chiaro:
Religioni in Italia - Wikipedia
Il panorama religioso in Italia
L'istituto di ricerca Gallup nel suo studio "Global Index of Religion and Atheism" del 2012[14] rivela che il 73% degli italiani si ritiene una persona in qualche modo religiosa, mentre il 15% si dichiara non religiosa e l'8% si dichiara ateo. In base al rapporto Eurispes del 2010[15] il numero dei credenti, rispetto a precedenti rilevazioni, è diminuito sensibilmente, sebbene in maggioranza gli italiani si dichiarino religiosi. Tra questi, tuttavia, occorre distinguere tra praticanti (24,4%) e non praticanti (52,1%). Più bassa la percentuale di quanti si definiscono agnostici (10,7%) e di chi si ritiene ateo (7,8%). Secondo un'altra ricerca, effettuata da Eurobarometro nel 2005, il 74% dei cittadini italiani crede che ci sia un Dio, il 16% crede che ci sia qualche tipo di spirito o forza vitale e il 6% non crede che ci sia alcun tipo di spirito, Dio o forza vitale.[16]
...
Cattolicesimo
In un'indagine Eurispes del 2006 emergeva che l'87,8% della popolazione si dichiarava cristiano cattolico e il 36,8% praticante. Secondo la stessa ricerca si recava a messa tutte le domeniche il 30,8% degli intervistati tra i 18 e i 24 anni, a fronte del 22,4% e del 28,5% dei soggetti intervistati appartenenti rispettivamente alle fascia d'età 25-34 e 35-44 anni. La discrepanza tra chi si dichiara cattolico e chi è di stretta osservanza, anche se minore rispetto agli altri paesi dell'Europa occidentale, è sensibile, come testimoniato anche dalle opinioni relative ad aborto, fecondazione assistita e unioni civili.[17] Come in molti paesi occidentali, il processo di secolarizzazione è crescente, soprattutto tra i giovani, anche se non manca la presenza di movimenti cattolici...
I credenti diminuiscono, i cattolici praticanti saranno al max al 35% (non entro neanche nel merito di quelle fantasiose posizioni quali credo ma non pratico, credo però l'aborto..., credo ma il *****..., credo però il divorzio...) contro un 25% di non religiosi.
La strada è segnata...
No no, per carità, lungi da me
Non mi vorrei appropriare di niente, ci mancherebbe.
Se non c'è ok, se invece c'è secondo me va bene lo stesso. Si può anche togliere, non è un problema. Dato che c'è sempre stato per tradizione (non per forza generica della cultura occidentale: c'è sempre stato per consuetudine, più che per religione!) io personalmente lo lascerei, dove presente. Ma se si vuol togliere - in forza della laicità dello Stato - nei luoghi pubblici come scuole e uffici non mi opporrei.![]()
Lou soulei nais per tuchi
stando alla dottrina, per un cattolico la messa domenicale è essenziale*, chi non frequenta la messa domenicale sicuramente non è un cattolico vero ma ha una religiosità solamente nominale.
la percentuale di partecipanti alla messa domenicale in italia è del 32%.
Ma anche in questo caso bisogna analizzare i dati.
Quella percentuale va intesa come soglia massima. Sicuramente in quel 32% c'è una (folta) schiera di persone che va a messa per mero tradizionalismo piu' che per convinzione.
Esiste la messa "feriale", e io credo che la quota di partecipazione a una o piu' messe feriali settimanali vada intesa come soglia minima, siamo sul 5%
all'interno di questa forbice si trova la percentuale vera di persone cattoliche in Italia.
* chi non va a messa pecca contro il terzo comandamento (ricordati di santificare le feste), pertanto si trova in condizione di peccato grave (mortale).
whatever it takes
Questo è, tra l'altro, il tempo della grande apostasia collettiva, la fede diminuirà sempre di più, fino a che ci sarà il trionfo del cuore immacolato di Maria. Ci sarà, e già c'è in nord Africa, in medio oriente e altrove come nelle Filippine dove avanza l'integralismo islamico, una crescente persecuzione verso i cristiani fisica e/o psicologica e sociale. Nello Stato del Vaticano sarà trovata, durante alcuni scavi( forse voluti proprio per piazzarvi qualcosa sotto, da parte della gerarchia che sta imboccando teorie eretiche alla Kasper o altro ancora) una falsa reliquia( la falsità sarà dimostrata solo anni dopo, a danni spirituali già avvenuti!) che farà perdere a molti ancora rimasti credenti la loro Fede.
Saranno quelli i tempi dello scisma, dei 2 o addirittura 3 papi( di cui solo 1 autentico), di grande confusione tra i fedeli. Quando tutto sembrerà perduto però ci sarà l'intervento divino e qyuindi la purificazione della Terra sia dal punto di vista spirituale che fisico. Si pensi ai danni all'ambiente causati dal consumismo attuale e futuro, dalle guerre che avverranno, degli effetti delle radiazioni atomiche, degli effetti del riscaldamento globale e della sovrappopolazione. Tutto verrà risistemato.
Quindi la strada è sì tracciata, ma si svolterà ad U, ad un certo punto.
Che io sappia la gente va a messa esclusivamente per spettegolare un pò e vedere chi c'è, chi non c'è, che taglio di capelli si è fatta quella lì, se l'altra è tanto malata o no,ecc.ecc.
Credo che sia meno dell'1% chi va in chiesa per pregare davvero e perchè ci crede.
Noi stessi, tra amici, andiamo sempre a messa la notte di Natale, andiamo per far festa, poi brindiamo tutti insieme, ci scambiamo i regali e continuiamo a bere da qualche parte. Ma lo facciam per tradizione, non certo per religione.![]()
Lou soulei nais per tuchi
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