Al momento non ci riesce nessuno, il che non eviterà che succeda. Nel frattempo faccio notare che in Svizzera e quasi passato un referendum per il reddito di cittadinanza, ovvero lavoro facoltativo.
Ma ci sono molti Stati dove è possibile vivere senza lavorare (*), solo che la società non è strutturata per questo.
La UK della tacher è stato il primo esempio di questo processo, de-industrializzo creando una classe sociale che so in partenza vivrà di sussidio.
(*) Prima che qualcuno spunti dicendo: e chi mantiene chi non lavora?
Per vivere con gli standard della societa' pre-industriale, oggi sarebbe sufficente il lavoro di poche persone.
Con l'automazione il discorso si estende alle merci. Ci mantengono gli schiavi, schiavi meccanici.
Se si aggiunge la clausola di una redistribuzione uniforme del reddito creato dalle macchine, si ottiene esattamente la societa' immaginata da Marx e detta "comunista" ( quando serve ancora molto lavoro invece si chiama "socialista"). Ma molto probabilmente non andra' cosi, per cui si tratta di decidere come dividere il reddito. E' possibile si arrivi a un "comunismo reale", cioe' una massa con reddito simile e dato dallo stato, piu' una elite di tecnocrati a reddito piu' alto. Non e' una cosa difficile da realizzare e forse obbligata, che impatto socio-culturale abbia e' ignoto.
Segnalo che sul penultimo numero di The Economist c'era un articolo sulla necessita di educazione permanente ( vedi necessita' tecnocrati) e un altro sulla progressiva fine del lavoro operaio. Se quel che dico sembra visionario, beh i nostri nipoti vivranno in un mondo cosi e le elite stanno iniziando a pensare il da farsi.
Ultima modifica di Albert0; 20/01/2017 alle 22:40
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