Ma anche no.
E poi è un po' comoda fare un confronto tra un periodo post-crisi prolungata e uno drogato da deficit pubblico i cui risultati li stiamo pagando ancora oggi assieme alla crisi.
Peraltro i posti di lavoro non sono calati, il tasso di occupazione neppure, quello di disoccupazione non è esploso.
Come ha detto giustamente Alberto si tende a misurare la qualità in termini di aspettative e questo è sicuramente sbagliato. Fermo restando che non avere aspettative di miglioramento o averne di peggioramento è sicuramente frustrante.
oggi siamo tutti iper-tecnologici ( tutti abbiamo un pc, la connessione internet, uno smartphone, ecc) ma la qualità della vita, se sotto certi aspetti puo' essere migliorata, dall'altra è peggiorata parecchio (poco lavoro, precariato, stipendi bassi, e tutte le altre problematiche che ben conosciamo)
Io mi chiedo se finirà prima la crisi o questo "populismo tecnologico"che identifica la tecnologia nella sua accezione complessiva con lo smartphone...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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