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  1. #561
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: Che ne pensate di lupi ed orsi

    Gli animalisti non capiscono che l'abbattimento non è una vendetta, ma la prevenzione di lutti futuri. Quell'orsa si era già fatta una esperienza con i due (padre e figlio) dell'altra aggressione, dove aveva visto che ad attaccare l'uomo non ci si fa tanto male. Dunque l'altro giorno ci è andata sicuramente più sicura contro Andrea. Quindi è diventata un orso particolarmente pericoloso. Se se lo tengono in uno zoo, i guardiani ci devono stare molto attenti.

    Comunque tutti i comportamenti di tutti gli animali sono ben poco prevedibili, e quelli che tirano sempre fuori il video del bambino sul Brenta, che dà le spalle all'orso e la passa liscia, non capiscono che è stato puro caso, come molte delle azioni animali. Inoltre, dettaglio non secondario, col bimbo c'erano anche uno o più adulti che lo filmavano.
    Ultima modifica di alnus; 14/04/2023 alle 11:46

  2. #562
    Vento moderato L'avatar di mafo85
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    Predefinito Re: Che ne pensate di lupi ed orsi

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    Gli animalisti non capiscono che l'abbattimento non è una vendetta, ma la prevenzione di lutti futuri. Quell'orsa si era già fatta una esperienza con i due (padre e figlio) dell'altra aggressione, dove aveva visto che ad attaccare l'uomo non ci si fa tanto male. Dunque l'altro giorno ci è andata sicuramente più sicura contro Andrea. Quindi è diventata un orso particolarmente pericoloso. Se se lo tengono in uno zoo, i guardiani ci devono stare molto attenti.

    Comunque tutti i comportamenti di tutti gli animali sono ben poco prevedibili, e quelli che tirano sempre fuori il video del bambino sul Brenta, che dà le spalle all'orso e la passa liscia, non capiscono che è stato puro caso, come molte delle azioni animali. Inoltre, dettaglio non secondario, col bimbo c'erano anche uno o più adulti che lo filmavano.
    La penso esattamente così anche per gli esseri umani. Quello che va fatto va fatto.
    Da me si dice "un sas fò de strada".

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  3. #563
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    Predefinito Re: Che ne pensate di lupi ed orsi

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    Be', ma la nonviolenza è una scelta personale, io sono un nonviolento e non possiederei mai un'arma però ammetto in casi estremi il diritto alla difesa e alla resistenza armata (da parte di altri , perché io sceglierei comunque strategie di resistenza nonviolenta) e non identifico per forza le armi da fuoco con la violenza, nel senso che ci sono voluti 150.000 anni prima che le armi da fuoco e le munizioni entrassero a far parte della storia delle stragi e degli ammazzamenti umani e anche prima ci ammazzavamo lo stesso e in gran numero...

    Ripeto, a parte eccentrici e fanatici, nessuno proporrebbe mai una campagna di sterminio di orsi e lupi, ma il punto è che il tipo e il livello di convivenza (e quindi il livello di rischio) devono poterlo decidere le comunità locali, altrimenti non se ne esce e sono anche convinto che, con la dovuta informazione, sicuramente non tutte ma la maggior parte delle comunità alpine con l'orso e col lupo sarebbero ancora dispostissime a conviverci... Prima di arrivare alle facilitazioni all'autodifesa (che possono essere anche "incruente" come dissuasori e spray, sempre se efficaci e in proposito ho diversi dubbi) ci può essere una sana e efficace campagna d'informazione, che parta da concetti anche banali, come quello di non dar da mangiare alla fauna selvatica (a partire dagli erbivori) e dall'evitare che risorse di cibo "facile" siano facilmente accessibili (es. cassonetti della frazione biologica) fino all'assumere comportamenti sensati nei posti a rischio in cui la presenza del super-predatore è nota, ma credo che alla fine se, si vuol essere realisti, si dovrà anche ragionare sulla possibilità di una difesa armata, da consentire in caso di effettivo pericolo per la propria vita o per quella di altre persone. Mentre ovviamente sono contrario a lasciar mano libera ai cacciatori e questo vale tanto per predatori come orso o lupo quanto per gli ungulati selvatici. L'intervento di regolazione della sovrappopolazione imposto "dall'alto" forse può funzionare con l'orso ma di certo non funzionerà mai col lupo e per evitare che questo super-predatore possa col tempo tornare ad assumere comportamenti potenzialmente minacciosi nei confronti dell'uomo è necessario che resti diffidente nei nostri confronti e guardingo rispetto alla nostra presenza, insomma è una questione non solo ecologica ma "etologica".

    Quindi van bene i comportamenti etologicamente informati, la prudenza, i recinti, i dissuasori, un impiego intelligente dei cani da guardiania (che vanno anche insegnati a gestire) ma va anche contemplata la possibilità di una difesa armata, che è cosa diversa dall'andare per boschi a sparare come atto di "prevenzione", significa banalmente che in certe zone mi è consentito, se lo voglio, portare un'arma per difendermi o per difendere i miei beni.
    Pochi giorni fa ho incontrato un tipo che conosco,cacciatore,che vive nella bassa romagnola,bassa intesa come altitudine sul livello del mare( in alcune zone al limite,anche sotto),verso il ferrarese per capirci,che mi ha detto che ha ammazzato un lupo con la doppietta nel cortile di casa,che a sua volta stava per ammazzargli il cane.Ho storto un po il naso,non potevi evitarlo magari spaventandolo o sparando in aria ho obbiettato,ma lui mi ha detto che l'animale bazzicava attorno a casa da un po,e aveva gia' creato problemi.Per intenderci ,stiamo parlando di campagne antropizzate e coltivate,magari dove son presenti parecchie "larghe" come si dice qua,parecchi km2 dove son presenti solo case coloniche isolate .

  4. #564
    Tempesta L'avatar di Cristiano96
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    Predefinito Che ne pensate di lupi ed orsi

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    poco male, se lo prende lo zoo di Fasano non scherzo eh, hanno dato la disponibilità
    sentenza inutile comunque, è rinviare il problema.
    è un orso recidivo (secondo attacco umano), probabilmente per la protezione dei cuccioli più che per altro, però se va abbattuto si abbatte.
    se proprio non lo si vuole abbattere lo si dà a qualcuno che lo vuole (non c'è solo lo zoo, si sono proposti in diversi). ma il problema persiste, ce ne sono altri 50 da piazzare
    La proposta dello zoo è concreta, anche il sindaco di Fasano ha scritto a Fugatti a tal proposito. Ben venga se l’unica, e dico l’unica alternativa, è l’abbattimento.


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  5. #565
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Che ne pensate di lupi ed orsi

    Citazione Originariamente Scritto da Cristiano96 Visualizza Messaggio
    La proposta dello zoo è concreta, anche il sindaco di Fasano ha scritto a Fugatti a tal proposito. Ben venga se l’unica, e dico l’unica alternativa, è l’abbattimento.


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    sono d'accordo. anche se effettivamente se fossi l'orso, come dice Corry, preferirei forse l'abbattimento allo zoo
    Si vis pacem, para bellum.

  6. #566
    Burrasca L'avatar di Corry
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    Predefinito Re: Che ne pensate di lupi ed orsi

    Ma infatti altroché animalista. Se davvero vuoi il bene degli animali certi tipi di zoo dovrebbero essere fuori legge. Piuttosto ritrasportiamolo in Slovenia.
    Progetto fantasioso…

  7. #567
    Burrasca L'avatar di wtrentino
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    Predefinito Re: Che ne pensate di lupi ed orsi

    Citazione Originariamente Scritto da Dave Visualizza Messaggio
    Un orso selvatico e violento che vive in mezzo alle Alpi che viene messo in gabbia in uno zoo in Puglia, mi sembra un'idea geniale, nuove frontiere dell'umanizzazione animale.

    Si tratta di un ergastolo al posto della pena di morte oppure si prevede la finalita' rieducativa con sconto di pena per ogni mese senza aggressioni al personale?
    Ah ma per gli animalisti puoi maltrattarli tirandoli in giro a destra e a manca quanto vuoi, basta che non lo ammazzi…
    prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....

  8. #568
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Che ne pensate di lupi ed orsi

    Comunque il problema è quello di cui si parla da 57 pagine ossia che la convivenza tra uomini e molte specie animali, per quanto necessaria, è per forza di cose molto difficile, ad alto rischio di incidenti e tutto meno che pacifica... è per questo che, anche se magari ho estremizzato e sono stato un pelo provocatorio, continuo a pensare che l'autodifesa delle comunità, qualora singoli animali o gruppi familiari/branchi assumano un reale comportamento aggressivo, debba essere valutata. Si può decidere se queste competenze vadano affidate alle forze dell'ordine (carabinieri forestali, guardiaparco, polizia locale, ecc.) o se affidarle anche a squadre di cittadini appositamente costituite e formate (ma ripeto, mai e poi mai dalle associazioni venatorie, in queste robe FederCaccia, ArciCaccia e soggetti affini non dovranno mai e poi mai metterci il naso). Quindi si fa un bagno di realtà, modificando una parte dei nostri comportamenti in queste situazione e contestualmente sforzandosi di non idealizzare la natura e di non rappresentarla come ci piacerebbe fosse (e come non è) oppure non si risolverà nulla e si continuerà con approcci ideologici...
    Ultima modifica di galinsog@; 14/04/2023 alle 19:27

  9. #569
    Uragano
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    Predefinito Re: Che ne pensate di lupi ed orsi

    Citazione Originariamente Scritto da alexeia Visualizza Messaggio
    Mah... a dire il vero, qui fra Val Brembana e Val Seriana, l'orso è tanto che si vede in giro. Di tanto in tanto qualcuno lo avvista, lo fotografa, lo filma... Il mitico JJ5 zampettava da queste parti già nel 2008, poi se ne è tornato in Trentino, e alla fine è morto lì, mentre in Seriana si trovava che ce n'era un altro.

    Mai visto sparare un orso in Lombardia. Anche se almeno un paio di volte, di notte, è stato filmato addirittura sulla Povinciale...

    All'epoca lavoravo nell'alta valle: giravo da sola nei boschi e man mano che la stagione andava avanti salivo di quota sino oltre il limite del bosco. Ricordo che pensavo all'ipotesi di incrociarlo, però non era una cosa che mi spaventava particolarmente. I locali in genere mi chiedevano regolarmente se non avevo paura ad andare in giro da sola, perché in alcune zone girava brutta gente, bipede e sapiens, ma nessuno mi ha mai messo in guardia per l'orso.

    A prescindere dal caso sfortunato in questione e dal suo esito, comunque a monte c'è in discussione secondo me tutto un approccio alla montagna, che negli ultimi decenni è radicalmente cambiato.

    Si pensa la montagna come un luogo uguale alla pianura, in cui poter svolgere qualsiasi attività, e spesso senza alcuna preparazione effettiva o senza attrezzature adeguate. Si è "in sicurezza" perché si ha un telefonino e una app che ci mostra su una foto satellitare dove siamo. Quando invece è più frequente trovarsi fuori copertura telefonica che non il contrario, così, tanto per dire. Addirittura qualche anno fa erano venuti fuori siti che fornivano appoggio via telefono, denominandosi "Montagna Sicura".

    Ecco, questo non è vero. La montagna non è mai sicura, per lo meno, non lo è come potrebbe esserlo il Parco dietro casa.

    Qui non è questione di orsi, ma di tutti gli altri pericoli che ci sono sempre stati, che fanno uscire il Soccorso Alpino più spesso che gli orsi, e che danno lavoro ai becchini più spesso di qualsiasi selvatico.

    L'orso, alla fine, è l'ultimo - infinitesimo - dei pericoli che si è aggiunto, ma anche quello meno probabile. Tolto quello, resta tutto il resto.

    Da ragazzina mi hanno insegnato che in montagna non si corre, e a maggior ragione dove possono esserci animali liberi. E all'epoca con "animali liberi" si intendeva il cane del cacciatore, il cavallo al pascolo, il cane da pastore e cose del genere. Tutte bestie normali e domestiche, che però possono avere reazioni tutte loro.

    Due miei colleghi in un pascolo in quota sono stati caricati dai cavalli. Dicono senza motivo, probabile abbiano fatto inconsapevolmente qualche movimento sbagliato... uno ha avuto il metacarpo fratturato da una zoccolata, l'altro per fortuna ha avuto la prontezza di riflessi di girarsi, è stato preso in pieno zaino ed è volato per un po' di metri, con solo trauma cranico... fiancata del Panda dell'azienda distrutta... ecco, così tanto per dire la montagna, quella sicura dei pascoli... io non conto nemmeno le volte che ho avuto problemi con i cani da guardia lasciati liberi, lungo sentieri che il sabato e domenica sono un via vai di turisti...

    Adesso invece si pensa che i boschi in quota debbano essere la palestra per allenarsi in calzoncini e scarpette. Le stesse che usano molti escursionisti su terreni impervi, e li vedi anche con le cuffiette e la musica nelle orecchie, quando sarebbe buona norma, sempre, fare il meno casino possibile, muoversi con attenzione ed essere attentissimi a qualsiasi rumore. Senza scomodare l'orso, un masso che rotola lungo il pendio può essere buona cosa sentirlo in tempo...

    Poi invece no, succede come l'escursionista che ha denunciato il Comune di Valbondione perché sul sentiero del Coca un sasso lo ha colpito a un braccio, e stessa cosa per il Comune di Castione, sentiero sotto la Presolana... l'accusa: il sentiero non era in sicurezza, e il Comune doveva provvedere... Non se ne fece nulla, ma le considerazioni del sindaco di Castione restano valide: si deve chiudere l'accesso alle montagne perché potrebbe cadere un sasso? Cioè, qui abbiamo persone che pensano di muoversi in una specie di bolla sospesa, in cui "la Natura è buona" e loro "si sentono in armonia con essa"...

    Ragazzi, non funziona così. A giocare si va al parco sotto casa, in montagna è diverso, sarà sempre diverso.
    E' la stessa cosa anche col mare, eh, stesso livello di pericoli... solo che in spiaggia la maggioranza fa il bagno in piscina, e del mare vero ha paura, al massimo tutti in piedi come asparagi con l'acqua alle ginocchia.

    Sia pure tolti gli orsi, e magari anche i lupi, resta il fatto che dobbiamo ripensare tutto il nostro rapporto con la montagna, a partire dal concetto di "attività ludiche": si possono fare attività che piacciono, attività che danno in qualche modo piacere o benessere, ma in montagna non si gioca. E di pericoli, anche senza gli orsi, ce ne sono a sufficienza per guardarsi bene davanti e dietro e di fianco. Questo è.
    Solo che adesso li esorcizzeremo per un po', perché eliminati gli orsi, i boschi sono sicuri anche per le mamme coi bambini. E questo è secondo me il problema maggiore. Dare per scontato che siamo bravi, siamo attrezzati, siamo tecnologici, e quindi possiamo andare dappertutto a fare quel cavolo che vogliamo.
    Discorso che non fa una grinza.
    Vale per la montagna quanto per il mare

  10. #570
    Vento moderato L'avatar di Turgot
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    Predefinito Re: Che ne pensate di lupi ed orsi

    REPUBBLICA - Giovedì 13 Aprile 2023
    La caccia a Jj4
    Gli orsi e i boschi che ignoriamo
    di Paolo Cognetti

    Sento il bisogno di un discorso più ampio sullo stato della fauna selvatica in Italia, e sul rapporto che abbiamo con lei. Provo a mettere a disposizione quello che so per tanti anni di letture e di vita in montagna.

    Prima di tutto, un dato che non finisce di meravigliarmi: nel nostro Paese così urbanizzato l’habitat degli animali selvatici, ovvero il bosco, occupa 11 milioni di ettari, circa un terzo della superficie totale. È come dire che due terzi dell’Italia sono usati dall’uomo, e un terzo è a disposizione dei selvatici. Questa superficie è più che raddoppiata dalla metà del Novecento a oggi. Quella fu l’epoca in cui il bosco e i suoi abitanti raggiunsero il minimo storico: la legna si usava per scaldarsi, gli animali per sfamarsi, e la maggior parte dei mammiferi era praticamente estinta, sulle Alpi e sugli Appennini. Non è quello che leggiamo nelle favole, ma per il nonno di Heidi l’incontro con un cervo o un capriolo era un’esperienza rara se non inimmaginabile: nella prima metà del Novecento, gli esseri umani si erano mangiati tutto. Poi nel Dopoguerra cominciò un’inversione di tendenza: la montagna si spopolò rapidamente (in molte valli si parla di un esodo dell’80% in trent’anni), il tenore di vita aumentò, la pressione antropica sui boschi diminuì di conseguenza. L’uomo va via e subito le piante riconquistano terreno.
    Il ritorno degli animali ha una storia più confusa e meno spontanea. Lo stambecco, per esempio, era sopravvissuto soltanto nel Parco del Gran Paradiso, in quanto ex riserva di caccia dei Savoia. Da lì fu reintrodotto in tutto l’arco alpino: significa proprio che gli esemplari venivano addormentati, catturati e trasportati altrove, dove un po’ confusi si svegliavano e riprendevano la loro vita (pensate se lo facessero a voi). Il cervo è stato reintrodotto allo stesso modo, dall’Est e dal Nord Europa. E così il daino, il camoscio e il capriolo, a volte da riserve faunistiche simili ad allevamenti. Tutte queste operazioni condotte autonomamente, senza una vera regia, magari dal singolo parco, dalla Provincia o Regione, o anche dai consorzi venatori, come nel caso del cinghiale: si reintrodusse una specie al solo scopo di poterla cacciare, diciamo pure per divertimento. Alcune altre, come il lupo, si arrangiarono da sole. Il lupo sopravvissuto nel Parco Nazionale d’Abruzzo iniziò nel Dopoguerra la sua risalita: negli anni Settanta raggiunse l’Appennino Tosco-Emiliano, nei Novanta le Alpi Marittime, e con il nuovo secolo chiuse il cerchio, incontrando da qualche parte delle Alpi i suoi simili che arrivavano dai Balcani. Trovò anche abbondanza di ungulati da cacciare: cinghiali e caprioli soprattutto, altrimenti quella strada non avrebbe potuto farla.
    Poi ci sono animali che ci sono sfuggiti di mano: è il caso dell’ibridazione tra cani randagi e lupi. È vero o non è vero? Ci interroghiamo ancora, non lo vogliamo ammettere perché non sappiamo cosa fare, ma è molto probabile che questi animali esistano. Colpa nostra, sono dei nostri errori. Come i lupi cecoslovacchi che fuggono da un allevamento (ricordate? Erano di gran moda qualche anno fa) e finiscono nei boschi. O i cinghiali immessi per gioco e ormai diventati un animale a metà tra il domestico e il selvatico, da cassonetto dell’immondizia: che mutazioni sono i cinghiali di Roma? E infine l’orso con cui abbiamo giocato col fuoco: e adesso che dobbiamo riparare ai nostri errori facciamolo almeno nella maniera più indolore per lui, portandolo dove abbia spazio per vivere in pace.
    Qui però vorrei estendere il discorso: che cosa sappiamo noi italiani di tutti questi animali? Niente, direi. Eppure viviamo o dovremmo vivere insieme.
    Dove e da chi veniamo educati a entrare in relazione coi selvatici, una felice novità di cui però non abbiamo né una memoria né una cultura? Un terzo del nostro territorio è bosco, ma come impariamo a conoscerlo e a frequentarlo?
    Spero proprio che sembri un’assurdità, a questo punto del mio racconto: nel 2017, mentre il bosco raddoppiava di superficie, nuove specie animali lo popolavano, e la convivenza tra l’uomo e i selvatici si faceva sempre più complicata (e interessante), il Corpo Forestale dello Stato veniva soppresso, fatto confluire nell’arma dei Carabinieri per tagliare i costi.
    Ora capiamo che andava piuttosto potenziato, e che di un Corpo Forestale oggi abbiamo grande bisogno, con quel nome o con un altro, militare o civile che sia. Non solo perché curi i nostri boschi, ma perché ci insegni a conoscerli. È ora che l’Italia si accorga di essere anche, per fortuna, un Paese boscoso.

    Those who are not shocked when they first come across quantum theory cannot possibly have understood it. (N.Bohr, 1952)

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