Comunque su questo, bisogna dire una cosa: noi viviamo in un mondo a misura di essere umano, ogni cosa che ci circonda è fatta su nostra misura perchè abbiamo noi plasmato così il pianeta per renderlo abitabile ai nostri modi. Le campagne stesse non sono che la natura "artificiale" creata da noi per coltivare, le foreste sono spazi naturali ma ci sono solo perchè noi abbiamo scelto che ci fossero e non le disboschiamo, ecc...
Questo per dire che la domanda "a che serve avere una specie?" nei dintorni è assolutamente sensata, e dico questo con tutt'altro che in mente l'idea che l'uomo sia la specie prediletta del pianeta o cose del genere, però guardo alla realtà dei fatti. Ignorare che noi viviamo in un pianeta plasmato su nostra misura, dove qualcosa se c'è è solo perchè decidiamo noi che non ci serve (vedi appunto una foresta che non disboschiamo perchè non ne abbiamo necessità, o una specie che non cacciamo solo perchè non ne vediamo ragione), è secondo me altrettanto cieco e ideologico di chi afferma il contrario, cioè che siamo i padroni assoluti. Secondo me, invece, la verità sta nel mezzo: da un lato non dobbiamo porci in maniera autoritaria sulla natura, dall'altra però non dobbiamo nemmeno dimenticare che viviamo in città e in campagne dove tutto ciò che c'è è così perchè non riusciremmo a vivere in ambienti selvaggi quindi una certa forma di "controllo" sulla natura va esercitato con moderazione e ponderazione.
Anche ieri girando in mtb mi sono infilato nella pineta a sud di ravenna,passando dalla località di classe.All'entrata della pineta i soliti cartelli che descrivono fauna e flora che si possono incontrare nel bosco,con l'immancabile disegno del lupo.All'entrata un cancello che impedisce l'entrata a mezzi motorizzati,con il cartello "attenti al cane"evidentemente attenti al lupo non l'avevano.Ancora pochi anni fa era accertata la presenza di un branco di 9 esemplari,non so se siano aumentati nel frattempo,stiamo parlando di una pineta di pochi km2.D'altronde come descritto tempo fa mio figlio l'ha visto e filmato qui in paese,ad una decina di km dalle pinete,che sono adiacenti al mare.Ho fatto 3 km di sentiero velocemente,nel folto del bosco,e devo dire che non si sta tranquilli al 100%,per quanto non siano mai stati segnalati problemi di sorta.
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
Scusate, non divaghiamo.
Tornando al documentario "Pericolosamente vicini", è grave che i curatori del progetto Life Ursus, e in generale della protezione integrale dei grandi carnivori, non riferiscano la cifra del loro fallimento: il fatto che, a protezione della vegetazione, gli ungulati devono essere contenuti coi fucili.
Ultima modifica di alnus; 11/10/2024 alle 23:21
no io non divago Andrea ma se cominciamo a sterminare qualcuno perché "non serve" a una razza che si sente superiore sulla base di non so bene cosa allora tantovale buttare un'atomica domani.
l'orso per me è un essere vivente e il semplice dire "a cosa serve" mi fa venire i brividi.
il gatto a cosa serve? il furetto a cosa serve? la coccinella a cosa serve?
l'orso ha sbranato delle persone così come in certi territori altri animali siamo a conoscenza possono diventare ferocissimi, è una questione di controllo e distribuzione, mettere in dubbio la loro esistenza è un estremismo che non condivido per nulla al mondo.
"i'm becoming harder to live with..."
giro per boschi da anni, faccio il macellaio, e per me il fondamento dell'esistenza è la via di mezzo, quindi sono lontanissimo da qualsiasi retorica pro-animalista, ma non mi sognerei mai di non rispettare un altro essere vivente
"E che prosegua così, muoiano le retrogressioni da Est: avanzi l'Atlantico"
Heinrich (16 ottobre 2023)
Come al solito, la via più logica, semplice, pratica e intuitiva che si possa pensare non viene mai presa in considerazione: basta contenerne la popolazione entro un numero ragionevole e sostenibile sia per le attività umane che per le altre specie. Orsi e lupi devono rientrare in questa ottica esattamente com’è per gli ungulati e altri animali.
Andatevi a vedere cosa fanno in Svezia quest’anno, con gli orsi.
Il resto è tutta retorica che non porta da nessuna parte, sia da una parte che dall’altra.
Però che noia sempre fermi allo stesso discorso…
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
"rispettare un altro essere vivente"
Vespa crabro. Ho sempre pensato che il calabrone fosse un magnifico essere vivente. Fintanto che nel frutteto irroravo con prodotti convenzionali, vicino casa se ne vedevano pochi. Anche se li temevo, li lasciavo stare e non cercavo di ucciderli. Li rispettavo.
Poi sono diventato bio. Sono diventati talmente numerosi, che mi rubavano il 10% della produzione di pere. La raccolta era diventata molto pericolosa perchè si rischiava continuamente la puntura. Nel 2018 ostruirono con un enorme nido il camino dello scaldabagno e rimanemmo un mese senza acqua calda. In ogni caso il loro numero vicino e dentro casa era diventato un pericolo serio, senza dire di tutta la fatica che mi costa produrre la frutta con mezzi scarsi.
Se avessi continuato a "rispettarli" avrei dovuto lasciare la mia casa e la mia terra.
Inoltre non ho neanche voglia di raccontarvi quanto faticoso e pericoloso è stato toglierli di torno. Beninteso, devo comunque continuamente contrastarli, perchè ci metterebbero un attimo a ritornare in quella posizione numerica e spaziale, che semplicemente escluderebbe la mia presenza ed attività. Quindi appena ne vedo uno faccio di tutto per ucciderlo. La via di mezzo non esiste e se veramente sei aperto ad osservare la natura, magari non adesso, magari fra qualche anno, ma ti renderai conto che nei rapporti di forza tra animali e tra piante la via di mezzo non esiste mai. Ogni attore usa tutte le proprie risorse e capacità per contrastare i concorrenti. E spera che basti. Spesso non basta e gli tocca soccombere.
Gli orsi in Trentino e nel resto del'Europa più fittamente antropizzata erano stati tolti di torno esattamente per le stesse ragioni.
Ultima modifica di alnus; 12/10/2024 alle 15:05
Questo anche i gatti.
Anche i gorilla, a noi filogeneticamente molto vicini.
Vidi un documentario su di una ricercatrice che convisse con un gruppo di quegli animali in Africa. Il maschio alfa non riusciva a proteggere tutti i suoi figli dagli altri maschi che assediavano l'harem, ma le femmine gli rimanevano fedeli anche quando lui divenne vecchio. Così la famiglia si spostava, nel tentativo di sottrarsi alle violenze e questo causava malnutrizione e malattie.
Tale documento mi fece molto riflettere sull'imperfezione della natura, che non indebolisce ma anzi rafforza il modello evolutivo darwiniano fondato sulla casualità delle mutazioni. Il risultato non è necessariamente il più vantaggioso per la specie.
E mi fece riflettere sul fatto che anche la popolazione umana, all'inizio della civiltà, aveva geni tutti provenienti da maschi alfa.
Ultima modifica di alnus; 12/10/2024 alle 17:23
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