
Originariamente Scritto da
Heinrich
Bella storia di recupero questa.
Una nota per chi cita i linguisti: oltre a quei 3 fattori, prevale nella praticità della definizione, anche per eventuali valenze giuridiche, soprattutto la estensione e diffusione delle forme scritte del dato dialetto. Insomma, più documenti scritti in quella parlata ci sono, più addirittura ci sono compendi grammaticali e testi sulla parlata stessa, ad autolegittimarla, allora più si può dire lingua e non dialetto.
Il veneto può effigiarsi tale, poi i linguisti tendono a non farlo per altri motivi, fra cui la stessa importantissima "questione della lingua italiana". Il napoletano pure. Il siculo anche così come il sardo.
A memoria vado, magari anche la Liguria ha un patrimonio testuale che ne legittima la definizione di lingua.
Molte parlate altolombarde invece non hanno mai avuto un seguito scritto e restano così coscientemente dialetti, e altrettanto coscientemente alcuni municipi lassù azzardano cartelli stradali e pure centralini telefonici comunali in dialetto locale. Ma quella è devianza pura e degrado mentale,proprio di certi orientamenti politici fra l'altro.
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