"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
E' un discorso astratto e riguarda strumenti per gestire una situazione di contagi fuori controllo, nel senso che se ti trovi, nononstante i vaccini, con un'incidenza di contagi >600-800 (e paesi come Singapore che hanno immunizzato quanto e più dell'Italia ci sono arrivati) allora da noi la situazione dei reparti ospedalieri può diventare ingestibile senza incidere sull'erogazione di altri servizi essenziali (es. rimandi di mesi gli interventi chirurgici non urgenti e interrompi gli screening oncologici, dell'AIDS e dell'epatite C per curare i malati gravi di Covid, perché con le risorse ordinarie non ci riesci più), a quel punto o addotti misure "non farmacologiche" (leggasi limitazioni a contatti e mobilità) oppure ti prepari a gestire il caos, che in casi estremi (ma possibili) può voler dire che se chiami il 112 per un incidente con un ferito grave l'ambulanza ti arriva dopo 3 ore, perché impegnata a fare da "camera calda" aggiuntiva al PS.
Io ho scritto che preferirei un lockdown durissimo di durata ragionevole (3-5 settimane) magari approffittandone per fare tanti booster per coloro che hanno la protezione in calo, piuttosto che il nodo scorsoio dei semafori per 4 o 5 mesi. Poi si può anche decidere che con 4/5 di cittadini protetti ci si possa permettere di andare alla ventura e che 20, 30, 40, 50.000 morti di qui all'anno prossimo siano un prezzo accettabile (senza aver vaccinato diffusamente ne avremmo almeno 6-7 volte di più), ma lì si rientra nell'ambito delle scelte politiche, che come ho scritto in mesi di post precedenti, hanno un loro prezzo ma sono comunque tutte legittime, anche quelle antitetiche di Nuova Zelanda (0Covid) o Brasile (si salvi chi può).
Ultima modifica di galinsog@; 05/11/2021 alle 09:35
Io i benefici dell'obbligo di legge continuo a non comprenderli, se non nella misura in cui è utile per semplificare determinate procedure e per razionalizzare il sistema dei tamponi, che dopo il brusco aumento degli antigenici (causato dall'obbligo di GP negli ambienti di lavoro) sta creando problemi anche a chi analizza i dati. Spesso si cita la Legge Lorenzin come esempio di provvedimento efficace per risolvere il problema dell'evasione vaccinale, non si può dire che non abbia funzionato, ma ha avuto un impatto limitato, ad esempio se prendo i dati del Veneto tra 2017 e 2019 si è avuto un +2,2% di crescita dei vaccinati (95,9% nel 2019), in un contesto che comunque, dopo le criticità del 2013 (copertura vaccinale scesa all'87%) era in tendenziale risalita, dati simili per le altre vaccinazioni obbligatorie. E tra l'altro le vaccinazioni obbligatorie lo sono sostanzialmente per un segmento anagrafico limitato, ossia per la sola popolazione pediatrica (meno di 8 milioni di persone) e relativamente facile da controllare.
E' assolutamente vero, ma il punto è che nessuno si è ancora impegnato nel definire quale sia la soglia di sostenibilità della convivenza. E lo scrivo da almeno un anno, essendo molto scettico sulla strategia "0Covid" perché, imho, da(va) una risposta troppo semplice e ben poco realistica alla questione, a maggior ragione con varianti come la Delta. Per questo sarebbe urgente che qualcuno, tra i consiglieri tecnico-scientifici e i decisori politici, questa soglia la definisse e ce la comunicasse.
Personalmente sono convinto che, tenendo conto delle caratteristiche intrinseche del virus attuale, una soglia attorno ai 20.000 morti nel periodo di massima circolazione virale (ottobre/aprile) sia un prezzo "razionale". Tanto per avere un termine di paragone la stagione influenzale del 2017 (probabilmente la più grave dell'ultimo trentennio) in Italia ha provocato un numero oscillante tra i 17.000 e i 21.000 morti a seconda del metodo di stima dei decessi stessi e con medie mobili settimanali fino a 350/380 morti giornalieri. Se con Covid19 avessimo numeri simili o di poco superiori a quelli di un'influenza "molto cattiva" potremmo parlare di pieno successo della strategia vaccinale.
Ultima modifica di galinsog@; 05/11/2021 alle 09:42
Nì, perchè bisogna capire di questi positivi quanti sono vaccinati e quanti novax.
Se prima con 1000 casi (tutti non vaccinati) facevi 50 morti, oggi con 1000 casi puoi farne 50 (se i 1000 sono tutti novax), come 25 (se i novax sono 500) come 5 (se i 1000 sono tutti vaccinati)
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Ancora...cresce per la normale avanzata stagionale e perchè si fanno 90 k tamponi al giorno.
Il tasso di positività anche ieri era dello 0.8% (734 positivi), sotto alla media nazionale che è dell'1.1%
La Campania ad esempio ha fatto 615 positivi ma su solo 23 mila tamponi, tasso positività al 2.6%
Evitiamo per favore questi confronti solo sul numero di positivi.
anche perchè oltre al tasso ha senso fare la distinzione tra positivi vaccinati e non.
Se di questi 734 positivi di ieri in Veneto ad esempio ce ne sono 600 vaccinati...chi se ne frega?
Mentre magari in Campania è il contrario (a caso eh, solo per rendere il concetto)
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Tra l'altro spulciando i dati postati ieri, vedo che in Basilicata hanno fatto "ben" 740 tamponi rapidi : ok che sono pochi, ma volete dirmi che solo queste persone in quella regione sono senza green pass?
Non ci credo neanche se me lo fanno vedere.
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OT:La prima domanda importante che tutti dovrebbero farsi è:
perchè il vaccino/greenpass non è obbligatorio?
Sono poco più di 3 miliardi le persone con vaccinazione completa?fonte worldmeter
La stima della popolazione mondiale è quasi 8 miliardi oggi..in un mondo dove chiunque è libero di andare dall'altra parte del mondo in poche ore si vuole fermare una pandemia così? Mi pare simile alla storia di voler bloccare le emissioni nel mondo.
Per me è OT comunque bisognerebbe sentire cosa ne pensa la moderazione se parlare degli strumenti di lotta contro il virus sia o meno fuori argomento.
Come ha scritto Abetebianco se si continua a non porsi questa domanda si fa discriminazione gratuita e basta.
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 05/11/2021 alle 09:56
La normale avanzata stagionale c'e' in tutta Italia. Il problema e' che al nord-est la crescita e' significativamente maggiore che altrove.
Il tasso di positivita' e' del tutto irrilevante, sia perche' io non parlavo di numeri assoluti bensi' di crescita (sulla quale il numero di tamponi da sempre non conta nulla), sia perche' ormai il numero di tamponi conta ancor meno di prima (col green pass il campione e' divenuto del tutto non-random), sia perche' infine la storia dei tantitamponi era quella che in Veneto vi raccontavano anche a dicembre 2020 quando c'era la mortalita' piu' alta d'Europa e gli ospedali localmente erano costretti a rifiutare i pazienti.
Il punto centrale era che la crescita da Trieste a Bolzano si sta assolutamente propagando alle regioni circostanti.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
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