Secondo me il totale dei casi reali è 1,5-1,7 volte quello mostrato ufficialmente dai dati nazionali, ma in riferimento ai reali nuovi contagi di ieri e l'altro ieri, quando cioè è stata effettuata la larga maggioranza dei tamponi il cui esito è stato registrato oggi.
Aggiungerei (anche se non c'entra con la domanda che aveva posto @ragazzo1979, sulla cui risposta concordo con te) che i reali nuovi contagi di oggi sono forse anche più del doppio dei 78mila nuovi casi registrati oggi: questo perchè, tra il momento dell'effettuazione dei tamponi che hanno determinato il dato odierno e la data di oggi, l'infezione si è propagata ulteriormente, e non poco. Quindi, il fattore 1,5-1,7 potrebbe anche salire a 2,2 circa, a mio avviso (anche se si tratta di una stima personale e molto spannometrica).
In altri termini, nella giornata di oggi si sono secondo me materialmente infettate anche 160mila-180mila persone, in tutta Italia. Se avessimo per assurdo fatto i tamponi a tutta la popolazione uno o due giorni fa, solo oggi avremmo avuto l'esito di tutti quei tamponi e circa (78mila*1,6) 125mila nuovi casi. (E avremmo, allo stesso modo, visto i 160-180mila nuovi casi di oggi grossomodo come "media" tra i dati di domani e i dati di dopodomani).
Chiaramente i calcoli sono fatti molto a spanne, volevo solo riuscire a spiegarmi bene.![]()
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Quanti record oggi, signori... che valori spaventosi in Europa...
- Francia che spara un assurdo +179.807 casi e +290 decessi; ovviamente il primo dato è record assoluto da inizio pandemia, con enorme margine sul +104.611 di Natale. E di solito il martedì è un giorno della settimana come un altro (anzi, spesso il giovedì e il venerdì sono peggiori), ci saranno degli arretrati ma tutta roba fisiologica, niente integrazione di dati risalenti agli scorsi giorni.
- Grecia che sforna un numero di casi più che doppio del precedente record: dai +9359 di ieri, si è passati ai +21.657 di oggi. Va detto che il martedì è tipicamente il giorno con più casi della settimana, ammettendo un'incidenza della malattia costante del tempo. Essendo che costante non è affatto, è probabile un serio avvicinamento di questo picco (ed è possibile un suo superamento) già nei prossimi giorni, benchè non siano dei martedì.
- Portogallo che stabilisce non solo il record di questa ondata, che prima era di 12.943 nuovi casi e risaliva a Natale, ma anche il record da inizio pandemia, con un +17.172 che va a superare il +16.432 del "lontano" 28 gennaio scorso.
- Di Malta e Islanda ho già scritto qualcosa alcune ore fa. Ovviamente valori assurdi (a livelli grossomodo di Lombardia ed Umbria, in termini di nuove infezioni) se rapportati all'esigua popolazione di questi due Stati insulari.
- Montenegro, nazione già devastata da varie ondate (morto di Covid lo 0,38% della popolazione da inizio pandemia) e con un'incidenza da inizio pandemia del 26,3% (seconda solo a quella di Andorra, che "vanta" un 29,1%), che non contenta, oggi sforna il record da inizio pandemia di nuovi contagi: +1120 (su 625mila abitanti circa), per la prima volta si sfonda quota 1000 nuovi casi in 24 ore. Il tutto su 4300 tamponi: tasso di positività che supera il 25%.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Pensare che siamo solo la 69esima nazione al mondo per incidenza da inizio pandemia! (9,54% della popolazione contagiata, stando ai dati ufficiali).
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Comirnaty è Pfizer, Spikevax è Moderna, Vaxzevria è AstraZeneca, Janssen è Johnson&Johnson:Screenshot_20211228-210732_Telegram.jpg
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
I bambini si ammalano di continuo perchè vivono in condizioni molto promiscue, gli adulti lo sono molto meno.
I bambini si toccano, si mettono le mani in bocca o negli occhi senza autocontrollo, si starnustiscono a vicenda, urlano, piangono, giocano toccando cose che poi toccano gli altri...insomma, c'è più fisicità che tra adulti.
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