allora è come ho pensato io: è tutto nella tua testa il problema.
Cerca di "uscire" da questa situazione, i ponti, gli ami e le corde verso gli altri comincia a gettarli tu, e vedrai che dall'altra parte troverai sempre una sponda dove il tuo ponte potrà appoggiarsi. Magari non subito, ma arriva anche per te il momento...
se invece ti crogioli, finisci per star bene al momento.... ma in realtà starai sempre peggio fin quando ti crogiolerai.![]()
vorrei dire però (e spero non sia un alibi che il mio inconscio tenta di fornirmi) che ho sempre sentito che quello della socializzazione, delle uscite in compagnia, ecc. (tutta roba che ho vissuto negli anni del liceo e nei primissimi tempi dell'università) non è mai sembrato esattamente "il mio mondo"...![]()
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Impariamo ad accettare il fatto che non tutti siamo uguali nel modo di fare e di pensare, nel modo di porsi con le altre persone e nel modo di affrontare la vita. Anche il grado di sensibilità e di maturità varia da persona a persona, così come lo humor o tutto ciò che può far divertire. Io ad esempio posso vivere bene suonando la chitarra e andando in discoteca, tu ad esempio vivi bene con la playstation e con il monopoly. Cioè alla fine che ti frega se quello non è il tuo mondo? C'è tantissima gente che si trova nella tua stessa condizione (che poi è una condizione normalissima), ma davvero tantissima. Lo so per esperienza personale, e nessuno di questi è una persona infelice.
Spero questa volta di aver compreso il tuo discorso![]()
Ero pronto a dire di no, ma anche la repubblica adesso riporta un'agenzia simile, vedremo...
Fase 2, Regioni frenano su dcpm':' non rispecchia intesa. Toti':' "Non ci stiamo" - la Repubblica
Io anche ero così da adolescente...fino ai 15-16 anni circa, avevo pochi amici e uscivo ben poco. La maggior parte dei miei coetanei uscivano già i weekend, andavano a bere, andavano in disco, io invece stavo a casa e non mi interessava più di tanto uscire, socializzare, e stavo bene a casa e dedicarmi alle mie passioni (in particolare la più grande, ovviamente la meteorologia). Mia mamma era addirittura preoccupata, che stavo troppo a casa e voleva che uscissi, insomma un po' il contrario di un genitore classico.
Poi dai 17-18 anni praticamente è cambiato tutto, ho conosciuto qualche buon amico e da lì si è formato un gruppo, son diventato man mano sempre più sociale e iniziavo a uscire con costanza ogni weekend. Da quel punto fino adesso son rimasto così, con una voglia matta di uscire, divertirmi e fare festa, pur senza troppe esagerazioni.
Può essere curioso, ma è come se avessi un alter ego, o una doppia personalità, ovvero la prima è quella della passione sfrenata per la meteorologia, per la montagna, per la natura, per il silenzio dei boschi o per il rumore di una cascata, per una parete montuosa o per il rumore di un ghiacciaio, e dall'altra parte c'è l'alter ego, ovvero viene fuori il classico 23enne cazzone che ha voglia di andare in discoteca, di fare festazze, di bere, di tornare all'alba. Boh, sono strano
Scusate per questa divagazione personale, ne ho approfittato visto che il buon Perlecano ha lanciato lo spunto
Ho notato su Worldometer che ieri in Qatar erano segnalati solo 72 persone in TI, e oggi siamo a 158
Non aggiornavano da parecchio? Perchè è sospetto un raddoppio così rapido.
In ogni caso si conferma che i giovani vanno poco in TI: sono 158 su più di 27mila casi attivi, ovvero circa lo 0,5%, e chissà quanti di questi sono meno che sessantenni.![]()
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