
Originariamente Scritto da
Simotgl
Riaggiorno la situazione della richiesta tampone a mio figlio e mia compagna.
Mio figlio la pediatra l'ha fatto rientrare nel percorso dei "da testare" e quindi mercoledì fa il tampone ma finché non ha il risultato dovrebbe stare a casa. Che in teoria sono 48h, ma nella realtà finché non ti sbatti personalmente dopo 4/5gg forse ancora non ti han chiamato...e io dovrei tenerlo in casa ora?!?!
La mia compagna, per non rientrare nel percorso "malati" e quindi dover stare a casa finché non la chiamano, cioè anche fino a 10gg (?!?!), può farlo andando privatamente a fare tampone e di nuovo sierologico alla modica cifra di 100€!!!
Così avrebbe subito il tampone e il suo risultato, e quindi essendo quasi sicuramente negativo potrebbe riprendere fin da subito ad andare al lavoro (tra l'altro lavora nella sua ditta solo lei in ufficio, cioè assentarsi è impossibile).
Il tutto non presentando sintomi né uno né l'altro, solo per aver detto alla pediatra di essere risultata positiva agli IgG un mese fa....se non diceva nulla non si muoveva niente.
Ripeto, non mi lamento, ma se la "burocrazia sanitaria" rimane questa anche dopo 2 mesi dall'emergenza, campa cavallo...sia che scoppia un'epidemia sia per uscirne non ce la facciamo...

Mi immagino quanti nella stessa situazione non si fanno il sierologico per non doverlo poi comunicare al medico e nel caso siano positivi agli IgG (nemmeno agli IgM, nel cui caso avrebbe senso comunicarlo) non lo comunicano per non dover fare il tampone per non perdere giorni di lavoro e tornare in quarantena, che a quel punto sarebbe inutile.
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