Che ora era?
Se era prima delle 18 puoi sederti al tavolo, ma comunque in tavolini con al massimo 4 persone non conviventi, distanziamento fra i tavoli e tutto il resto.
Se la pasticceria ha un tavolino ovviamente si siedono al max in 4 e gli altri fuori, altrove.
Se era dopo le 18 devi uscire e consumarlo non creando assembramento nei paraggi del locale, cioè puoi andare dove vuoi purché rispetti il non assembramento.
Altri modi interpretativi non ci sono, abbiamo sentito per lavoro le forze dell'ordine e i vigili urbani, e il DPCM non ha parole diverse da queste, non dice che è vietato il consumo di alimenti ovunque, ma solo nelle adiacenze esterne dei locali
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
Perchè serve un lockdown totale:
-gli ospedali sono già saturi (i reparti covid occupano gran parte dei posti letto,ridotte all'osso tutte le possibilità di cura per le altre patologie sia ordinarie che urgenti, il rischio è un enorme numero di morti per covid e in maniera indiretta per altre cause
-discorso TI qui sopra
-tale livello di lavoro per gli operatori sanitari non è sostenibile per sei mesi , pena un progressivo scadimento complessivo della qualità dell'assistenza
-ormai quasi ovunque negli ospedali sono bloccati i ricoveri e gli inteventi non urgenti , ma nel tempo gran parte di queste situazioni diventeranno nuove urgenze
-screening ormai azzerati sulle 2 principali cause di morte in Italia , malattie cardiovascolari e tumori, come riportato in articolo.
Ancora sento parlare di coprifuoco alle 21 , non hanno capito niente , la gente dovrebbe scendere in piazza per chiedere il lockdown , la salute è la prima cosa , persa questa, non rimane nulla , tutti potremmo essere a rischio nei prossimi 6 mesi, per qualsiasi motivo che dovesse richiedere cure mediche (immaginate una banale appendicite acuta , può capitare a chiunque).
Puglisi: Dpcm perché gente stia a casa
2 novembre, 2020 da Ultimora - Notize dal Televideo/RAI
11.55
Dopo aver confermato l'ipotesi di coprifuoco nazionale alle 21, la Sottosegretaria al Lavoro Puglisi spiega a Skytg24: "Il Dpcm continuerà a incentivare le persone a stare a casa e a uscire solo per lavoro o per ragioni di salute. Stiamo cercando di lasciare aperte fabbriche e quante più possibile attività produttive".
"Dobbiamo sacrificare la didattica a distanza per le superiori, per la terza media ne stiamo discutendo in queste ore". Infine: misure più restrittive in Regioni con Rt sopra 2.
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Un pub che apriva a sera e chiudeva alle 3 di mattina,unico in città, ha cambiato orario,ora apre alle 7 e chiude alle 18,devo dire che all esterno vi erano abbastanza clienti,sicuramente più delle 1 di notte di un giorno feriale.
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BASILICATA: 111 casi su 1605 tamponi (6.9%), 2 decessi, 13 TI (+2), 90 ricoveri (+4)
Ieri 150 casi su 1511 tamponi (9.9%)
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Indice Rt per regione:
Valle D’Aosta - Rt 0,92
Record di casi
È l’unica Regione che ha superato il 40% dei letti delle medicine occupati (è al 59%). Ha la più alta incidenza di casi per 100mila abitanti d’Italia (750). Ha inviato dati incompleti, perciò il suo Rt è sottostimato. È considerata ad alto rischio
Piemonte - Rt 1,99
In crisi quasi tutte le province
Tutte le province tranne Vercelli e Novara hanno un Rt superiore a 1,5. Cresce l’incidenza, le medicine sono occupate al 25% e le intensive al 13%. È considerata ad alto rischio e già in uno scenario da lockdown, cioè il 4
Liguria - Rt 1,35
Aumentano i focolai
Genova, Savona e Imperia hanno un Rt tra 1,24 e 1,5. Ha il 30% dei letti internistici occupati e il 17% delle rianimazioni. In una settimana ha avuto 920 nuovi focolai (erano 46). È considerata ad alto rischio con probabilità alta di progressione
Lombardia - Rt 2,01
I dati sono da lockdown
Solo una provincia, quella di Bergamo, ha un Rt tra 1,25 e 1,5. Tutte le altre sono sopra 1,5. Sono occupati il 19% dei letti internistici e il 16% di quelli intensivi. Ben 18.568 i casi non tracciati. È considerata a rischio alto e classificata al livello 4, da lockdown
Veneto - Rt 1,47
Crescono i casi non tracciati
Treviso e Rovigo hanno un Rt superiore a 1,5, Belluno, Vicenza e Venezia sono tra 1,25 e 1,5. I reparti internistici hanno il 10% di occupazione, crescono (+51%) i casi non tracciati (4.689). Dati incompleti, è considerata ad alto rischio
Friuli Venezia Giulia - Rt 1,47
A Trieste la situazione peggiore
La provincia di Trieste ha un Rt superiore a 1,5, Gorizia è tra 1,25 e 1,5. Aumentano focolai e casi non tracciati (165 e 771), i dati vengono comunicati a Roma in ritardo. È considerata a rischio moderato con alta probabilità di progressione
Trentino - Rt 1,56
Occupazione bassa ma a rischio
L’occupazione dei posti letto di terapia intensiva e internistici è piuttosto bassa (4% e 7%) ma si segnala il rischio di una progressione nel prossimo mese. In aumento i casi fuori da catene di trasmissione, adesso sono 492. È considerata a rischio moderato con probabilità alta di progressione
Alto Adige - Rt 1,92
Molti casi settimanaliIl 21% dei letti internistici e il 16% di quelli di terapia intensiva sono occupati, dati cresciuti in modo preoccupante nell’ultima settimana. Alto il numero dei casi settimanali per 100mila abitanti (451). Anche se è considerata a rischio moderato viene classificata nello scenario più grave, il numero 4[
Emilia Romagna Rt 1,66
Tanti contagiati non tracciati
In quattro province, Modena, Reggio-Emilia, Ferrara e Ravenna, l’Rt è sopra 1,5, nelle altre tra 1,25 e 1,5. Ha avuto 3648 casi non tracciati. Ha il 15% dei letti intensivi e ordinari occupati. Si trova nello scenario 4 ma ha un rischio moderato
Toscana - Rt 1,19
Crescono i casi e i letti occupati
Le province di Firenze e Grosseto hanno un Rt tra 1,25 e 1,5. Crescita dei casi e di occupazione dei letti accentuata nell’ultima settimana. Ci sono ben 8.854 casi non tracciati. I dati comunicati sono incompleti. È considerata ad alto rischio
Marche - Rt 1,35
Niente dati sul 55% dei contagiati
]Le province di Pesaro-Ancona, Urbino e Fermo hanno un Rt tra 1,25 e 1,5. Il 55% dei casi segnalati nella settimana non sono tracciati (878). I dati sono comunicati in ritardo. È comunque considerata a rischio moderato
Umbria - Rt 1,45
Un quarto dei letti occupati
La provincia di Perugia ha un Rt tra 1,25 e 1,5. Ha il 25% dei letti di intensiva e il 26% di quelli internistici occupati, sono stati 2106 su 2565 i casi non tracciati. È considerata a rischio moderato, si trova nello scenario 3
Lazio - Rt 1,43
La capitale tra 1,25 e 1,5
La provincia di Rieti ha un Rt superiore a 1,5, quelle di Roma e Viterbo sono tra 1,25 e 1,5. Sono occupati il 27% dei letti internistici e si rischia di arrivare alla soglia critica del 40% in meno di un mese. È considerata a rischio moderato
Abruzzo - Rt 1,13
Manca il personale
Nella provincia di Chieti l’Rt è compreso tra 1,25 e 1,5. C’è un allerta per le risorse umane del sistema sanitario, inferiori a 1 per 100mila abitanti. Ha 1.443 casi non tracciati. È considerata a rischio alto di progressione
Molise - Rt 2,1
Si teme una escalation
Nella provincia di Isernia l’Rt è tra 1,25 e 1,5. Buona l’occupazione dei letti, all’8% per quelli internistici e al 3% le intensive, ma si teme una progressione verso le soglie critiche nel prossimo mese. È considerata a rischio moderato
Campania - Rt 1,29
L’incognita dei dati sui ricoveri
La provincia di Caserta ha un Rt tra 1,25 e 1,5, le altre vanno tutte meglio. Le medicine sono occupate al 26%. Ci sono problemi sulla qualità dei dati inviati all’Istituto superiore di sanità riguardo ai ricoveri. È considerata a rischio moderato
Basilicata - Rt 0,83
Rischio sottostimato
L’Rt è ridotto ma la bassa percentuale di completezza dei dati, dicono gli esperti, porta ad un rischio di sottostima nel calcolo di quell’indicatore, in aumento i focolai attivi (sono 47). Viene considerata ad alto rischio
Puglia - Rt 1,47
Tracciamento dei casi in difficoltà
La provincia di Brindisi ha un Rt superiore a 1,5, quelle di Foggia, Barletta-Andria-Trani e Taranto sono tra 1,25 e 1,5. Il 21% dei letti internistici sono occupati. C’è un forte aumento dei casi non tracciati (2.243). È considerata ad alto rischio
Calabria - Rt 1,84
Pochi medici e infermieri
Le province di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria hanno un Rt superiore a 1,5. Le risorse umane del sistema sanitario sono ridotte, ci sono problemi nella comunicazione dei dati. È considerata ad alto rischio e si trova nello scenario 4
Sicilia - Rt 1,38
Preoccupano Enna e Caltanissetta
Le province di Enna e Caltanissetta hanno un Rt superiore a 1,5, quelle di Ragusa, Catania e Agrigento sono tra 1,25 e 1,5. Il 19% dei posti letto internistici sono occupati, aumentano i casi non tracciati (1.906). È considerata ad alto rischio
Sardegna - Rt 1,04
Bassa incidenza dei nuovi positivi
La provincia di Oristano ha un Rt tra 1,25 e 1,5. Il 20% dei letti di terapia intensiva e il 18% di quelli internistici sono occupati. Bassa l’incidenza dei nuovi casi per 100mila abitanti (82). È considerata a rischio moderato senza probabilità di progressione
Ultima modifica di Musoita; 02/11/2020 alle 12:09
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