Eppure non era nemmeno irrealistico. Pensate alla peste: ammazzò il 50-60% della popolazione. A Venezia il 70%, a Prato l'80%. Un'ecatombe.
La popolazione mondiale si stima perse 100 milioni di persone, e per tornare in termini demografici ai livelli del 1350 l'umanità dovette attendere il 1500.
Considerando che all'epoca nel mondo c'erano 500-600 milioni di persone, morì il 15-20% dell'umanità. Come se oggi morissero 1,5 miliardi di persone.
Nel film muoiono circa 70/80 milioni di persone. Ad un certo punto viene detto che il virus, avente una letalità del 25/30%, potrebbe contagiare 1/12 della popolazione umana. A conti fatti si tratta di circa 150 milioni di persone, ma il film per mantenere un certo realismo ne fa morire la metà
Un virus, per essere davvero letale, dovrebbe appunto comportarsi come quello che si vede nel film, ovvero avendo un alto tasso di contagiosità e un tasso di letalità medio. Magari uno può supporre che un virus con letalità superiore al 50% sia l’arma più efficace, ma se il paziente muore prima di contagiare un altro “ospite” dubito che il virus possa sopravvivere a lungo. Son strategie evolutive, la natura è una fo***** serial killer.
ti dico solo che qui a Milano siamo nella grottesca situazione in cui, in fretta e furia e dopo NUMEROSE pressioni, ufficiali e ufficiose (via social), di commercianti e locali, si è dato ieri il permesso di ritornare a tenere aperto anche dopo le 18, con minime restrizioni (no posti in piedi o al bancone, solo servizio ai tavoli). Quindi ci troviamo ora con ristoranti, locali, pub e quant'altro aperti e funzionanti, (sto cercando di capire se anche i luoghi come le discoteche sono tornati aperti e funzionanti) ma ad esempio palestre e piscine (comunali e non), ancora ufficialmente chiuse fino a domenica (salvo poi aprire ufficiosamente per lo staff, come ha fatto ieri la mia palestra). Mi sembra quantomeno un gran controsenso, o si sta chiusi tutti, senza aprire nemmeno allo staff in via "eccezionale", o si apre tutti.
Grazie Gio! E' un sito magnifico, non sapevo neppure esistesse, e ci sono anche le differenziazioni filogenetiche di altri virus.
Il periodo in esame è fino al 9 Febbraio comunque.
Si possono osservare due cose:
- il virus è mutato molto poco: la divergenza genetica dovrebbe essere il numero di nucleotidi mutati rispetto al ceppo originario, e il tipo più mutato ne ha appena 4
- la stragrandissima maggioranza di queste mutazioni non riguarda nucleotidi che sono decodificati in amminoacidi delle proteine. Non so quanti abbiano dimistichezza con acidi nucleici e proteine, ma in sintesi il DNA (o in questo l'RNA per alcuni virus) sono costituiti da un linguaggio criptato fatto di 4 lettere, le basi azotate (essendo RNA sono adenina, uracile, guanina e citosina). Il codice genetico è la "stele di Rosetta" che traduce questo linguaggio in quello degli amminoacidi che costituiscono le proteine. Le proteine sono gli operai che fanno funzionare tutto il baracchino di qualsiasi organismo vivente. Bene, non tutte le mutazioni fanno mutare il significato del codice genetico, perchè questi è ridondante: praticamente prevede che più combinazioni di lettere significhino la stessa cosa. Per questo motivo le mutazioni degli aminoacidi (che sono quelle che ci interessano modificando gli operai cambiano anche il modo e soprattutto l'efficienza con cui agiscono) sono nettamente meno numerose, e questo è importante perchè se non fosse così ad ogni mutazione sarebbe il caos, con operai sempre diversi e che magari non svolgono la loro funzione, facendo uccidere l'organismo di cui fanno parte (d'altronde è questo che rende letali moltissime mutazioni genetiche che causano malattie mortali). Ci sarebbe anche un altro motivo, legato allo splicing: in sintesi non tutti i nucleotidi vengono letti e decodificati, perchè solo una parte di questi serve.
In poche parole: è mutato certamente, ma non ancora abbastanza. E' da dire però che la ricerca è stata condotta in una fase iniziale, nel primo mese di circolazione del virus. Vedremo con i dati che usciranno in futuro.
sì, negli ultimissimi giorni sembra che gli organi di governo siano più in preda al panico che altro. C'è da dire che è difficile la situazione, parlando ai massimi livelli, arriva un'epidemia in un momento economico non brillante (eufemistico), si tratta di decisioni difficili... la teoria dice che chi è a quel livello dovrebbe essere in grado di prenderle, io però la mano sul fuoco non ce la metto
Si vis pacem, para bellum.
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