Appunto. E' questo il fatto che molti si scordano quando parlano delle scelte svedesi.
In Svezia non hanno mai messo in dubbio che lasciare tutto aperto avrebbe aumentato in maniera significativa la mortalità.
E' stata una decisione consapevole.
Il problema sarebbe stato quanto e come.
Qui e altrove si teorizzava non più tardi di 2-3 settimane fa che presto anche la Svezia avrebbe avuto un'esponenziale fuori controllo con risultati simil-italiani, sistema sanitario al collasso e decine di migliaia di morti se non avessero chiuso tutto in fretta.
Così non è stato.
I casi sono in lento aumento, i morti pure, le TI stanno reggendo l'onda e la popolazione rimane più libera, rilassata e sicura di quella di altri paesi che hanno avuto danni ben peggiori.
Sarebbe stato più giusto chiudere tutto e risparmiarsi qualche centinaio di morti evitabili?
Può darsi. Ma la risposta è meno immediata di quanto possa sembrare. Il fatto è che è inutile prenderlo come un modello semplicemente perché l'Italia non si è mai trovata nella situazione svedese; un approccio simile, perché funzionasse, sarebbe dovuto essere attuato al massimo a metà febbraio. Alla scoperta di Codogno era già abbondantemente troppo tardi.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Comunque quando il numero di casi era contenuto, ho ricostruito l'andamento grazie anche al confronto con le fonti giornalistiche. All'inizio era fattibile, quindi sono riuscito a risalire vedendo la data dell'isolamento del virus all'esatto paziente da cui era stato isolato, e dai giornali ho capito da dove venissero questi pazienti.
Sparse nel thread avevo pubblicato anche delle considerazioni di un genetista, Trevor Bedford, che sulla base dei dati aveva ricostruito lo stesso andamento.
Anche Massimo Galli allo stesso modo appoggia l'origine tedesca.
Se cerchi sul web troverai i loro interventi.![]()
Ma infatti, è proprio questo il problema: come facciamo a non mandare a gambe all'aria il turismo, almeno nelle aree dove rappresenta una risorsa vitale , oltre che rappresentare una bella fetta di PIL a livello nazionale?
Ma i settori colpiti duramente, non sono quellii del turismo, ma anche altri, e che si fanno le stessse domande (e attendono risposte): come faremo a ripartire e a rimettere le cose a posto dopo lo sfascio a cui andremo incontro
Se non usciamo prima dall'emergenza in cui siamo ancora, non credo che ci sarà una risposta neppure per il turismo
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Io ero tra quelli, lo dico senza problemi. Anch'io sbaglio
Ricordi il nostro dibattito sullo stato di Washington? Ecco, la Svezia la vedo come lo stato di Washington, solo che lì poi hanno eseguito un lockdown.
I motivi per cui in Svezia la curva sia più lenta credo sia la densità, unita a misure che comunque hanno intrapreso e una minima efficacia avrà avuto tutto questo.
Altro stato misterioso è il Giappone.
Sarebbero da analizzare.
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
La densità di popolazione c'entra poco, per diversi motivi:
-la stragrande maggioranza dei casi è concentrata nell'area urbana di Stoccolma;
-come scrivevo altrove, non siamo disposti in maniera omogenea sul territorio, e se è vero come sembra che il contagio avviene soprattutto in luoghi chiusi allora la densità di popolazione generale diventa meno importante nel momento in cui comunque il virus lo contrai dal dottore, o in ospedale, o in farmacia, o in un negozio, sia a Milano che in Lapponia.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Diciamo che la densità diventa importante comunque perchè se hai più persone in una città, avrai anche più persone nei luoghi chiusi, se capisci che intendo, e ciò aumenta le occasioni di contagio.
Inoltre avere centri abitati molto distanziati impedisce di accendere altri focolai in altri centri abitati, come invece accade in Italia dove i vari comuni sono a pochi km di distanza l'uno dall'altro.
Poi ovviamente sono ipotesi. Per il Giappone ad esempio non funzionano perchè hanno densità più alte che da noi.
In Pakistan e Bangladesh (credo i Paesi al mondo con la più alta densità demografica sopra il milione di abitanti) è stato fatto qualcosa o nisba? Dei dati su Worldofmeters mi fido pochi (nel senso che non li considero così affidabili, relativamente a quei due Stati asiatici).
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