Beh se anche scienzainrete lo spaccia come una certezza non mi sorprende che i tg facciano lo stesso errore.
Però il problema è anche chi pubblica questa roba, questi studi di solito vengono fatti per stimare la specificità dei test e questi geni lo considerano una prova certa della presenza del Covid19.
Se riviste scientifiche pubblicano robaccia difficilmente i media avranno la capacità di discriminare.
Al di là delle battute veramente l'implicazione di questo risultato sarebbe che lo spillover sia avvenuto in Italia e in Cina ci sia stata solo una mutazione che lo ha reso più aggressivo.
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Lo capisco ma non sarebbe dovuto accadere fin dal principio, e invece le aziende sono state proprio invitate a riconvertirsi per fabbricare la mascherine che il governo avrebbe dovuto dare ai cittadini...e dire che quando è successo se non sbaglio era pure già stato calmierato il prezzo delle chirurgiche. Ora chiaramente è difficile tornare indietro
Infatti inizialmente facevano chiudere i bar alle 18, così almeno chi voleva fare colazione o prendere qualcosa a pranzo poteva farlo...il problema è sempre lo stesso, noi ragioniamo da umani e non da virus, figurati al virus cosa importa delle attività essenziali o meno; al virus interessa girare da una persona ad un'altra.
Ormai quello delle mascherine è un business, ma non solo solo le multinazionali a produrle, anche piccole realtà locali si stanno riciclando in questo senso.
Qua stiamo parlando di sistemi di protezione che devono funzionare, una mascherina che non funziona e non rispetta gli standard è pure pericolosa, e quelle di stoffa presentano il problema in modo più marcato di altre (ma anche certe che sembrano le chirurgiche!). A me va benissimo anche una di stoffa purché in quei contesti di obbligo rispettino determinati test e certificazioni.
Se non si vuole imporre la certificazione della mascherina si mantengano allora perlomeno le distanze sociali dove vige l’obbligo, ma ormai è partita l’onda del “tanto c’è la mascherina“ che allora la distanza non viene rispettata.
Chi gestisce un bar, ristorante... ma anche i produttori che ci son dietro ragazzi. Gli alimenti e bevande se non consumati vanno gettati e d è un danno al settore produttivo gigantesco.
Io lavoro nel settore vino e in questo periodo, che di solito partono ordini a iosa dalla cantina, vanno via solo miserie.
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Voi che saprete qualcosa più di me sull'ambiente scientifico attuale mi potrete smentire, ma la mia impressione (letta anche da chi conosce quello stesso ambiente comunque) è che ormai si faccia ricerca tanto per fare qualcosa, incentivata anche dalle regole imposte dalle università sul numero minimo di pubblicazioni e menate varie. E il risultato è che il livello della ricerca si abbassa sempre di più facendo proliferare questi studi che arrivano a conclusioni arbitrarie e scientificamente non accurate, magari anche per compiacere il proprio punto di vista o quello che si pensava già prima della ricerca (il famoso bias di conferma). Lo si vede anche dai numerosi articoli su ricerche più o meno sensate e ben sviluppate, poi immagino che in questo periodo proprio ci si scateni a proposito
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