certo, della possibilità che fino a metà dicembre 2019 avesse circolato un virus poco contagioso e che la contagiosità sia poi aumentata man mano fino alla variante di gennaio 2020 giunta in Europa, se n'era già parlato e ormai sembra una cosa da dare per certo.
C'è sempre però la possibilità che si trattasse di un falso positivo, visto che ogni tanto accade
Lamorgese è negativa al Covid: il tampone era un falso positivo- Corriere.it
dati live: http://www.meteosanteramo.com/Liveiphone6.asp
(Befana 2017 indimenticabile, oltre 1mt di neve in 24h)
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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Dal punto di vista sanitario le altre sono irrilevanti, essendo meno efficienti si sono estinte oppure sono diventate numericamente irrilevanti.
Per ricostruire la storia del virus invece sarebbe importante conoscerle meglio.
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Ultima modifica di snowaholic; 11/12/2020 alle 16:46
Si stava parlando della situazione negli ospedali del Friuli, perché la tua risposta era a @The Ramandolo Man
Bene, in almeno uno di questi so per certo che il virus è entrato in un reparto di Medicina perché il PS ha mandato un paziente con tampone "in corso". Che poi è risultato positivo.
Tre medici, alcuni infermieri e OS e diversi pazienti, sono successivamente stati testati, e risultati contagiati.
La tua esperienza negativa in una particolare circostanza non giustifica accuse a un'intera categoria con giudizi pressapochisti.
"All models are wrong, but some are useful"
George E. P. Box
Ho sbagliato a non specificare che parlavo del sud. La mia è esperienza diretta al sud perchè negli ospedali ci sono stato lato operatore (oltre ad avere fratello, cognata, zia e amicizie tra medici e infermieri con cui parlo ed esercitano qui). Al nord indubbiamente le cose vanno meglio, ci sono stato anche là, ma ho meno elementi per giudicare.
Il caso di Taranto è solo un esempio venuto a galla. Le cose qui vanno malissimo, sotto più punti di vista. Mi fermo che sono off topic.
Condivido , anche perchè non mi sembra il caso di attaccare gli operatori sanitari , sapete cosa significa lavorare in ospedale? Turni massacranti , non esistono feste , vacanze , riposo , con la costante preoccupazione di mettere in pericolo se stessi o i propri familiari , spesso si è costretti ad isolarsi, a non vedere più i propri genitori anziani ,la propria famiglia ,per non parlare del carico emotivo causato dalla sofferenza... dalla morte dei pazienti , sicuramente i comportamenti errati ci sono , non siamo macchine , però è normale anche che in turni di 12 ore... ti devi togliere la mascherina , devi bere ... devi mangiare, magari devi soffiarti il naso, si può limitare il rischio , ma il rischio zero non esiste. Secondo me il carico di una terza ondata in Italia tra gennaio e febbraio non possiamo permettercelo , siamo allo stremo da questo punto di vista.Si stava parlando della situazione negli ospedali del Friuli, perché la tua risposta era a @The Ramandolo Man
Bene, in almeno uno di questi so per certo che il virus è entrato in un reparto di Medicina perché il PS ha mandato un paziente con tampone "in corso". Che poi è risultato positivo.
Tre medici, alcuni infermieri e OS e diversi pazienti, sono successivamente stati testati, e risultati contagiati.
La tua esperienza negativa in una particolare circostanza non giustifica accuse a un'intera categoria con giudizi pressapochisti.
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George E. P. Box
Le cose al Sud vanno peggio ... non perchè siamo brutti ,sporchi e cattivi , ma perchè siamo ancora più in affanno , mancano posti letto ,personale , non siamo organizzati e un po' improvvisiamo , il lavoro in ospedale è un lavoro di squadra ... se salta un punto, salta tutto e ci si trova a lottare soli contro i mulini a vento. Il caso di Taranto esula in parte il discorso sanitario (furti), per il resto in un paese civile chi sbaglia paga, però bisogna anche sapere che quando il carico per gli operatori sanitari è troppo si va incontro alla Sindrome da Burnout... perciò una terza ondata sarebbe un disastro.
io come utente che nelle ultime settimane sta avendo a che fare con molti ospedali della zona (e del tarantino, visto che sono un comune di confine) posso solo ringraziare medici e infermieri, lodare la loro disponibilità nonostante i turni massacranti e avere compassione di loro.
L'errore umano può capitare, soprattutto poi se ti arriva un paziente in codice rosso che necessità di intervento immediato e non sempre puoi stare li ad aspettare l'esito del tampone con le mani in mano.
Inoltre, una volta arrivato al PS, in nessuno degli ospedali ci hanno consentito di entrare e/o andare a visitare il paziente trasportato.
L'unica lacuna che io noto è il colloquio dei medici ospedalieri con il paziente e il loro accompagnatore (max 1 per paziente) nelle visite di controllo pre e post ricovero, dato che questi incontri che avvengono comunque in ospedale i visitatori sono scarsamente controllati. Se un visitatore infetta un medico, ovviamente questo porterà il virus in corsia, ma potrebbe accadere la stessa cosa anche nella sua vita privata. Purtroppo mi sembra un rischio che si deve correre.
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