In Svizzera si č infettato almeno un 12-15% della popolazione tra prima e seconda ondata, credo sia questa la ragione del rallentamento, anche perchč la circolazione virale si č ridotta in tutti gli stati limitrofi, inoltre non č paragonabile al Nord Italia in termini di facilitą di contagio.
E' una percentuale simile a quella del Nord Italia sostanzialmente, e potrebbe (potrebbe) essere uno dei motivi per cui la terza ondata non sia ancora esplosa (locali focolai a parte, beninteso).
Quando dicevo che ero preoccupato riguardo l'Italia Centrale mi riferivo proprio a questo: troppe poche le persone che si sono gią infettate nella prima e nella seconda ondata, ergo la terza, vista la variante inglese, potrebbe essere la pił pericolosa.
Localmente il Nord potrebbe vivacchiare ancora un pochino grazie a questa immunitą parziale. Molto parziale beninteso, c'č ancora l'80-85% di popolazione da infettare...
Lou soulei nais per tuchi
Stimi dunque circa 1 milione e 200.000 positivi (la popolazione č poco oltre gli 8 milioni di abitanti)? A me dą sempre di che pensare quando leggo queste cose:
Sci, italiani in fuga in Svizzera: da St.Moritz a Crans piste prese d'assalto
Si scia ma con le dovute precauzioni. Per tutti gli sciatori le mascherine sono sempre obbligatorie, i rifugi aperti ma solo per l'asporto e per evitare assembramenti ad alta quota sono stati creati percorsi ad hoc negli impianti di risalita: lunghi serpentoni divisi da barriere dove la gente attende pazientemente in fila per le cabinovie. Regola numero 1: rispettare il distanziamento di un metro e mezzo. Sulle cabinovie sono consentiti solo gruppi familiari. «Le attese sono molto pił lunghe - racconta Alessandra, proprietaria di una casa a Crans Montana - ma in questo modo si rispetta il distanziamento e non si creano assembramenti. Sulle piste la situazione č tranquilla. Anche per quanto riguarda le scuole sci c'č molto pił rigore: numero di bambini limitato a 4-5 per gruppo e anche per loro ovviamente mascherina obbligatoria». E in paese negozi chiusi, aperti solo gli alimentari.
Stessa situazione a St.Moritz, meta prediletta dei milanesi. «Chi ha la seconda casa č venuto come tutti gli anni - racconta Francesca, che nella localitą dell'Engadina č di casa - Ci sono parecchi italiani ma le piste non sono stracolme, si scia benissimo. Le regole da rispettare ci sono. Anche qui ristoranti chiusi, possibile solo il take away. Il pagamento si effettua senza contanti e il numero di passeggeri nelle cabine chiuse č limitato a 2/3 della capacitą massima».
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P.s: in Svizzera, con le dovute precauzioni prese dai vari Cantoni (che hanno potere decisionale in materia), gli impianti di sci sono rimasti aperti fino ad oggi.
Ultima modifica di Matėlmaire; 16/02/2021 alle 08:39
Cosa ti dą da pensare?
Se si tratta degli impianti da sci, a mio parere non sussiste alcuna valida motivazione per tenerli chiusi, e lo dico ormai da due mesi. Potevo capire prima, ma da inizio Dicembre si potevano gią (volendo) prendere delle misure volte a salvare la stagione invernale: dotarsi ad esempio di certificati di immunitą con cui si attestava di aver ricevuto un tampone positivo (esiste un database regionale accessibile a tutti i medici in cui puņ essere facilmente verificato), o farsi sul posto o prima di partire, con certificazione del medico di base (in caso di frode sarebbe potuto essere perseguibile penalmente), il test sierologico per testare la gią avvenuta infezione.
Con questi metodi si sarebbe potuto garantire un flusso gią solo da parte di quel 15-20% di settentrionali che il virus lo aveva gią preso.
E i contagi sono stati in continuo calo, segno evidente - per l'ennesima volta - che lo sci regolamentato č tutto fuorchč rischioso.
Curioso come quando si tratti di attivitą balneari-marittime tipiche del Centro e del Sud si sia tenuto tutto aperto senza alcun accorgimento e senza nessun problema per tutta l'estate 2020 - discoteche comprese fino a Ferragosto; mentre invece quando si tratta di economia del Nord lģ non ci sono ragioni, si chiude tutto e si tiene chiuso per sempre, nonostante ci siano evidenze da eoni che non si tratti di attivitą rischiosa. Davvero curioso.
Lou soulei nais per tuchi
E dire che alcune delle proposte per la riapertura erano proprio queste, se ben ricordo.
Passi per il tampone rapido sul posto o prima di partire, perņ non capisco se č stata proprio una scelta centrale oppure una decisione nata dalla scarsa organizzazione dei vari comprensori sciistici.
per lo sci č (era) facile, si chiudono baite e ristoranti (che lo sono gią in zona arancio comunque...) e non č certo un problema. Vergognoso che in austria e svizzera sia tutto aperto mentre noi chiudiamo tutto, a inizio inverno si parlava di chiudere i confini per non subire la concorrenza dei vicini... si č visto!![]()
Vabbč che c'entra, a parte che la maggior parte dei politici sono del Nord (e d'altronde il Nord costituisce la metą della popolazione italiana con 27 milioni di persone).
In estate non c'era alcuna emergenza epidemiologica in corso, e nessuna limitazione a spostamenti, inoltre molte spiagge sono pubbliche e non private, cosa che non accade per gli impianti sciistici, per cui non avresti potuto impedire alla gente di andare a mare con i provvedimenti presi che consentivano gli spostamenti.
Aggiungo che le discoteche sono rimaste sģ aperte, ma solo per 2 mesi (mi sembra abbiano aperto il 15 Giugno), e al 15 Agosto sono state chiuse, e non lo dico certo per difendere questa scelta (come sapete sono sempre stato contrario), ma solo per porre il tutto nel giusto contesto.
Breve OT, mi dispiace ma con Conte (e non solo) la quasi totalitą dei ministri non era del nord.
Anzi, ho anche il dubbio che ci fosse un solo ministro del nord.
Governo Conte II - Wikipedia
fine OT
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