No, per laureati "all'antica" intendo quelli delle lauree specialistiche 3+2 nelle quali, come di norma, la laurea prevede una formazione specifica nel produrre un proprio lavoro originale. E queste esistono tutt'oggi*.
E sono richieste dal mercato laddove servono persone in grado di gestire un gruppo di lavoro, ad esempio.
* Gli altri, per estinguersi bisogna ancora aspettare che ai "18 anni fa" si aggiungano quasi altrettanti per arrivare alla pensione, quindi sono tutt'ora attivi sul mercato.
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Comunque ci sono cose davvero poco spiegabili in altri territori, ad esempio la Provincia di Imperia ha un'incidenza che è quasi 3 volte quelle della Provincia di Savona e della Città metropolitana di Genova... eppure la copertura vaccinale è analoga e analoga la demografia. Possiamo spiegare la cosa con la vicinanza alla Costa Azzurra (che è tra le aree d'Europa con l'incidenza più alta?) Sì e no, perché non è che l'intescambio tra Dipartimento Alpes-Provence-Cote d'Azur e sud Piemonte (in sostanza Nizza/Cuneo) sia meno significativa, nei numeri assoluti, che quella Nizza/Imperia, eppure l'incidenza della Provincia di Cuneo è 1/4 scarso di quella della Provincia di Imperia e tra le più basse d'Italia.
Ultima modifica di galinsog@; 16/08/2021 alle 13:11
penso dipenda anche tanto da quanti test si facciano, magari nell'imperiese si testa a manetta e nel cuneese no, faccio un esempio eh.
con tanti vaccinati in giro, ci sono sicuramente positivi asintomatici o paucisintomatici (tipo un po' di mal di gola e raffreddore), che al test non si sottopongono nemmeno.
la cosa certa è che nelle province sicule dove l'incidenza è alta, il problema si presenta da un mese buono, il che significa che il turismo c'entra assai poco. Fermo restando che tra tutte, la provincia di Caltanissetta ad esempio è quella meno baccagliata dai turisti...
Si vis pacem, para bellum.
No, la laurea "informativa" è un'eresia... pardon una bella definizione politically correct che ci si è inventati a un certo punto per definire una qualche differenza, ma nel concetto stesso di "laurea" è insita l'idea di "formazione", non di ripetere a pappagallino le nozioni.
Da sempre, credo.
Non è cambiato molto, appunto: si sono solo aggiunte delle lauree diciamo "tecniche" perché il mercato richiede anche quei profili di iper-periti che possono essere sfornati da corsi solo informativi, ma per i quali non sono più sufficienti le superiori. Questa è l'unica modifica.
A quali studi fai riferimento per la tua ultima affermazione? Io avevo visto diversi studi piuttosto solidi con una maggiore aggressività per le fasce di età più giovani, under 60 o 50, anche se accompagnato da una minore età media dei positivi e quindi non c'era una maggiore incidenza di decessi e ospedalizzazioni.
All'incirca direi 60 anni fa, la capacità di isolare i nuovi virus è vecchia di decenni è al giorno d'oggi il monitoraggio si fa continuamente. Come lo hanno isolato i cinesi a dicembre lo potevano fare anche i Paesi occidentali con mezzi molto maggiori, se ci fossero state manifestazioni epidemiologiche significative.
Mi spiace che ti siano sfuggiti i progressi della medicina dell'ultimo secolo, ma capisco che sia una fatica cercare di capire le cose e non sentenziare a caso.
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