Mah, in pratica hai altri tre paesi che hanno raggiunto le % di richiami del Regno Unito:
-Israele, che ha continuato a crescere per oltre un mese (nessuna relazione);
-Cile, che ha ripreso a crescere attorno a quel livello (nessuna relazione);
-Singapore, dove i casi gia' avevano smesso di crescere prima e da allora hanno alternato cali e aumenti (relazione minima).
Un po' poco per fare statistica. Tra l'altro questa terza dose ha effetto dal giorno successivo all'iniezione? Anzi pure prima considerato che i casi britannici hanno raggiunto il picco il 23 ottobre quando i richiami erano solo all'8%...
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Il Cile ha vaccinato tantissimi con il vaccino cinese, con efficacia del 50%, quindi già di suo aveva un livello di protezione immunitaria totale minore.
Israele ha ripreso comunque a scendere, bisogna pure capire se i casi non fossero solo tra non vaccinati che non avendo ricevuto nemmeno una dose se ne facevano un baffo della terza. Non appena la terza dose ha raggiunto percentuali sufficienti a spezzare le catene di contagio i casi sono calati.
Questo per dire che è difficile sia confermare sia negare l'effetto, ma non è detto che questo non ci fosse. Bisognerebbe filtrare gli altri parametri.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Io la penso esattamente come te. Si è fatto quel che si poteva, anche con le vaccinazioni, se nemmeno questo basta a sradicare il covid basta: liberi tutti e si convive con il virus. Non è nemmeno lontanamente praticabile l'alternativa di andare avanti a chiusure a fasi alterne, con un impatto enorme in termini di incertezza.
Le ultime 3 righe del tuo intervento mi sembrano peraltro fortemente dotate di buon senso, quello che - mi spiace dirlo - manca completamente a chi ci governa e che, a mio avviso, non si farà nemmeno mezzo scrupolo a mandarci tutti in zona rossa se la situazione diventerà quella della Germania. Sono decisamente più spaventato da chi sta in questo momento gestendo la situazione sanitaria nel Paese che dalla situazione covid in sè, e questo da mesi ormai...![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Ma da dove arriva tutto il pessimismo che si legge in alcuni degli ultimi post??
Senza tanti giri di parole, posto un dato fresco fresco dato dalla Regione del Veneto riguardo ai contagi (riportato su varie testate locali giornalistiche)
"Negli ultimi 15 giorni, abbiamo avuto 158 non vaccinati contagiati ogni 100.000 abitanti contro i 36 dei vaccinati"
Leggere di alcuni (anche utenti in post precedenti a questo) che metton in dubbio l'effettivo effetto dei vaccini sulla pandemia, fa ridere. Perché non ci sono basi alcune per sostenere che i contagi avvengono lo stesso.
La realtà è sotto gli occhi di tutti, e i dati ci continuano a dimostrare che i vaccini funzionano, e molto bene anche.
Col green pass si favorisce la circolazione del virus:
Si possono avere Covid e Green Pass ancora valido nello stesso momento? - Le Iene
Lo scenario del confinamento con regole da "zona rossa", imposto a quella parte della popolazione attiva che è vaccinato con ciclo completo, nessuno scienziato serio lo potrebbe giustificare. Soprattutto con dati relativi al rischio di morte o di complicanze gravi. Tanto per dirne una, se il vaccino riduce di un intero ordine di grandezza la probabilità di morte legata alla malattia (Covid-19), nella fascia 16-59 anni questa è stimata, nei soggetti non vaccinati, attorno allo 0,1-0,2% (tenendosi molto alti), per cui introdurremmo misure socialmente ed economicamente devastanti per un segmento della popolazione (quello attivo e vaccinato) che avrebbe una probabilità oggettiva di evento morte forse addirittura inferiore a quello dell'influenza stagionale nella popolazione generale e una probabilità sempre bassissima di dover ricorrere a cure ospedaliere. Poi possiamo attaccarci ad altro per provare a far digerire la pillola: all'aumento (comunque marginale) di mortalità per Covid legato a eventuali situazioni di grave stress sanitario, al rischio che collassi il sistema dell'emergenza sanitaria (è reale ma ne abbiano fatto a meno fino agli anni '50 e '60 del XX secolo) e comunque sarebbe un collasso temporaneo, potremmo dire che non si riesce a curare la gente con altre patologie urgenti o con gravi traumi e che in tal modo diminuirebbe l'aspettativa di vita (altro fattore comunque temporaneo), potremmo dire che se non facciamo così c'è la probabilità di sviluppare varianti locali che evadano parzialmente dalla protezione vaccinale (tanto le varianti evasive le impotertersti comunque dall'estero)... alla fine qualsiasi scienziato che provasse a giustificare un lockdown esteso ai vaccinati con i dati attuali di delta, compresi gli israeliani, i britannici, i singaporesi, otterebbe come risposta un colossale "Esticazzi?!" e ti dico la verità per me sarebbe una risposta sensata se parametrata al rischio soggettivo... discorso diverso se si introducono misure differenziali, come ad esempio un ricorso massiccio allo smart-warking, l'obbligo del booster per chi ha più di 50 anni ed è vaccinato da 5 o 6 mesi (pena il non rinnovo del GP), restrizione ulteriore del GP ai soli vaccinati (ma con mantenimento del posto di lavoro per chi no si vaccina, perché un lockdown che blocchi a casa il 50-55% della forza lavoro per un mese e mezzo, come nel 2020 costerebbe senz'altro molto di più che mettere in cassa integrazione i no-vax). Il cosiddetto "lockdown" dei non vaccinati non sarebbe una misura punitiva ma servirebbe a proteggere questi ultimi dal contagio limitando le loro relazioni sociali in ambienti a rischio.
Ultima modifica di galinsog@; 10/11/2021 alle 10:39
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