Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
D'accordo su molti aspetti, anche se su altrettanti non è così, ma scenderemmo nel filosofico
Credo che l'antropocentrismo infatti abbia paradossalmente una componente naturale: è una nostra intrinseca tendenza quella di vederci "altro" dal resto, che siano altri popoli o gruppi, oppure la natura. Chiedere di vincerla è troppo, proprio perchè è naturale sentirci così.
E d'altro canto è anche vero che abbiamo qualcosa di più del resto della natura che ci circonda.

Quel che dobbiamo abbandonare è l'antropocentrismo esasperato, quello per cui noi siamo i padroni del mondo, che emerge anche quando ragioniamo del pianeta in funzione unicamente di noi, come dici con un'ottima immagine autosedendoci nel banco degli imputati in un processo da noi medesimi indetto.

Sostituirlo con un antropocentrismo differente, in cui siamo parte integrante della natura ma riconosciamo la nostra forte influenza nel complesso del creato (qui usato come sinonimo di natura tutta) potrebbe essere una soluzione.
Tra l'altro dipende da che accezione diamo ad antropocentrismo: se è la versione per la quale tutto è in nostra funzione o la versione più "semplicistica" per la quale viviamo la nostra vita ponendo giustamente i nostri interessi di specie di fronte agli altri, tendenza tra l'altro naturalissima (una cavalletta, se fosse razionale, sarebbe sicuramente "cavallettocentrica" visto che pensa solo alla sua sopravvivenza non importandosene della natura circostante stessa) ma ragionandoci sopra.
pienamente d'accordo, non ho inteso esprimere una confutazione di questo aspetto
è altresì vero che nel momento in cui si raggiunge un determinato grado di consapevolezza è anche giusto mettere sul piatto nella maniera più inequivocabile possibile che l' "altro da" è solo un costrutto intrinseco e non un dato fattuale
ad ogni modo eventualmente approfondiamo tra noi visto che siamo ot