"La libertà ci ha fottuti"

http://www.byterfly.eu/islandora/obj...rib_494691.pdf

A pagina 15, Michel Houellebecq, Aprile 2000.


Per gli appassionati di sguardi obliqui sul presente contemporaneo con discreto cinismo e crudezza, un punto di vista molto concreto, distante dalle mie affermazioni disumane di cui vergognarmi. Distante ma solo perché lui è molto ma molto, ma molto molto peggio di me: cinico nichilista alcolizzato psicotico misogino misantropo auto dichiaratosi tale. Eppure il più bravo scrittore francese contemporaneo.
Il più bravo non per vendite, ma per qualità.
Cosa che nel suo caso è arrivata pure a coincidere dopo un po'.
L'autore di romanzi tipo:
"Le particelle elementari" (Una guerra nucleare del futuro si decide con la Russia che bombarda i Poli e scatena un incontrollato innalzamento dei mari),
"Le possibilità di un'isola" (Scarlett Johanson nel 2004 era la protagonista del film "L'isola", tratto appunto dal romanzo - merita anche il film!),
"Sottomissione, del 2015 (penultimo romanzo suo: nel 2034 le elezioni francesi vengon vinte dal partito islamico e la Francia diviene una repubblica islamica! Il protagonista, un professore di lettere antiche, descrive e racconta una società rinnovata, dove i mali di quella attuale sono scomparsi e molte cose funzionano meglio, dal lavoro alla distribuzione della ricchezza, al miglioramento delle condizioni educative di tutta la popolazione. Su un Volkswagen Tuareg il protagonista viaggia per la Francia, scoprendo che un aspetto negativo è la riduzione della presenza delle donne nel lavoro.)




Io credo che quel che succedeva una volta coi letterati e scrittori, nella nostra epoca dal dopoguerra a 20 anni fa, oggi non succeda più. Cioè ci sono stati momenti storici compresi, interpretati, criticati e consigliati al meglio solo dagli scrittori. E questa loro presenza è ancora attiva e viva oggi, solo è sepolta in un enorme rumore di fondo cresciuto sempre più che è la incomunicabilità dei social media.
E gli scrittori in certi loro racconti descrivono e mettono a nudo quanto "orrendi e disumani" siamo già adesso in questi istanti da qualche parte nel pianeta con gesti e azioni terrificanti. Mentre un commento negazionista sui social o su un forum non riceve lo stesso "orrore e disumanità" di quello cinicoe, spressione di un certo sarcasmo. (che puoi @jack9 considerarlo sì uno sfogo, una cattiveria verso il mondo cattivo. Invocare forme di tortura esemplari in diretta Youtube per le 100mila famiglie più cattive e ricche d'Europa e d'America, il tutto con la regia di Mtv, SKY e l'ONU che ratifica la sospensione dei diritti umani a quei nomi e cognomi responsabili indiretti delle peggio cose..Immagina Jared Kushner o Trump stesso, chessò sottoposti alla lotta nel fango, o a spalare letame, o robe da inquisizione spagnola - non sono splatter. Immagina i manager e Ceo del Diesel-gate Volkswagen, la famiglia che detiene la British Petroleum, la Dupont, i vari impuniti dell'ultimo secolo, che finalmente vengono puniti.
Converrai con me che servirebbe proprio una diretta live mondiale con l'ONU che presenzia, con la moderazione di Sfera Ebbasta per l'Italia, ogni paese il suo testimonial. E sarebbe la pace nel mondo. Abbiamo il più grande show televisivo della storia.
Serve però 'sta cosuccia dei diritti umani da sospendere.
E poi si lancerà il format: "popolo-di-internet" vs "200 anni di dinastie capitaliste cattive".
Purghe espiatorie, se guidate bene, anche molto efficaci.
Poi però ricorderebbe tutto troppo il Terrore post rivoluzione francese, ma l'idea è un po' la vendetta di sangue per i crimini ambientali.

T'ho appena fatto un esempio di black-humor cui noi cisalpini siam poco abituati, ma che trova ampli riscontri di là.
Eravamo tutti Charlie Hebdo, d'altronde. Poi con quella vignetta sul Ponte Morandi...

Citazione Originariamente Scritto da marco85 Visualizza Messaggio
Entriamo nel campo insormontabile della dicotomia tra lavoro e salute, evoluzione e sostenibilità.
Se non ci fosse stata la rivoluzione industriale staremmo ancora con le carrozze ed i cavalli. Un tempo luoghi di lavoro insalubri erano la norma, ora l'inquinamento si e' spostato lontano, spesso nelle fabbriche del terzo mondo, sfruttate per poter vendere i jeans a 30€ da noi nelle catene low cost. Evoluzione e progresso hanno permesso il benessere e di allungare tantissimo la vita media occidentale. Il costo è stato l'inquinamento ambientale.
È molto difficile combinare progresso e rispetto dell'ambiente, del resto oggi è un tema molto forte quello della distanza tra produzione, lavoro, ambiente e salute.
L'ilva ne è un esempio.
Certo non possiamo dire di fermare tutto e tornare indietro. Chi sarebbe disposto a farlo?
Anche se, ad essere onesti, il consumismo ha delle storture che potrebbero essere corrette a patto che le aziende siano disposte a rinunciare ad un po' di reddivita' e smettere di produrre beni con obsolescenza programmata, per fare un esempio.
Il problema è che le classi dirigenti e manageriali sono cresciute con il mantra della crescita infinita e dubito siano disposte a farlo.
Già diffondere un messaggio simile è un'ottima cosa.
E concentrarsi sui ''decision-maker'' per creare un mantra di crescita 'nattimo più sostenibile, è anche un'ottima cosa.
Sempre il trattato del 2015 di Parigi va in questa direzione.
E nonostante le regole successive alle prime non siano ancora state ben definite, causa 5 anni d'ostruzionismo lobbistico dei soliti, il mantra cambierà.
Lo sta già facendo. Si vede già nella finanza pure.
Investimenti finanziari sulle fonti rinnovabili, capitali dirottati dai vecchi pacchetti di schifezze (eticamente), ad altrettanto redditizie azioni green.
E molti grandi marchi che vanno ad esibire la loro cambiata policy.