Chiedo da profano. Ma ricaricare parzialmente in una fast un centinaio di km in 10 minuti a lungo andare non rovina la batteria con conseguente calo dell'autonomia? Un pò come i telefonini che da nuovi magari durano 2 giorni, dopo 3 o 4 anni mezza giornata
Immagino si ma credo convenga ricaricare il più possibile da casa e fast solo in caso di viaggi autostradali.
Progetto fantasioso…
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
non è l'ideale per uso quotidiano caricare brevemente con le fast. Ma non è neanche negativo.
l'ottimale è usare le colonnine "normali" o domestiche dove la ricarica al massimo da 2 a 11kw (quindi in teoria dal 20 al 80% consigliato in una nottata o 3/4 ore) è l'optimum.
le auto moderne, e quindi non la mia (anno 2020) ma per dire le nuove cinesi, promettono ricariche velocissime, ma non so quanto tolleranti dalle batterie per garantire quei 400.00 km che alcune vecchiotte raggiungono abbastanza regolarmente con ancora l'85/90% della capacità della batteria.
una cosa a cui non si pensa mai è che l'auto, di per sè, guidandola nel traffico o normalmente, passa durante l'uso da accelerazioni a ricariche di frenata rigenerativa, per cui è un continuo scaricare e caricare corrente, anche a decine di kw in caso di frenate importanti o in discesa.
Quindi, per finire, la ricarica FAST è comoda per recuperare energia durante i grandi viaggi, in 15/30 minuti ti riporti ai tuoi 80% di batteria consigliati, però, i tassisti e non, teslari o non , la usano anche regolarmente.
un'auto come la mia, di un tassista turco, ha raggiunto i 300mila km con ancora il pacco batterie al 90%!!!
e credo che adoperi anche spesso le FAST.
stai alla larga da 2 categorie di persone che dicono:
1. "la neve è bella in montagna, in pianura crea solo disagi".
2. "che bello il caldo in estate con 35 gradi, sto così bene io..."
Se siete tutti giovani è ottimo. In caso contrario l'idea di un riscaldamento centralizzato a pavimento con vecchi che hanno freddo anche con 50° è decisamente uno scenario terrorizzante.
Anche se suppongo ognuno sia autonomo nella gestione del proprio appartamento.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
beh, allora alzo le mani, l'elettrico in Europa risolverà tutti i problemi di CO2 mondiali
il punto è questo: è stato fatto passare come la soluzione a tutto quando in realtà continua a cubare meno dell'1% mondiale. e, per quanto incida meno, alimentare l'auto elettrica con energia prodotta da combustibili fossili continua ad essere di un'ipocrisia devastante (da qui il discorso sulla Germania, che rimane altrettanto iprocita).
vien da dire che ci sia lo zampino di chi col petrolio ci straguadagna e stradomina... mi viene difficile pensare che le case automobilistiche europee si siano fatte fottere così, con nonchalance, dai cinesi....
e, come dici, la transizione avverrà perché l'elettrico diventerà la cosa più economica e comoda (che sono 10 anni che lo si dice ma ancora non è così, pur migliorando), da capire realmente quando sarà realtà.
in più rimangono i nodi da sciogliere del trasporto pesante e della fornitura elettrica che, in un paese come l'Italia, è un problema reale.
per ora, senza chissà che percentuali di auto elettriche, ai primi veri caldi in città come Milano i blackout sono all'ordine del giorno.
speriamo che, quando esploderà la vendita dell'EV, il problema sarà risolto.
Si vis pacem, para bellum.
dobbiamo ragionare sul fatto che il bisogno di elettricità di oggi è molto ma molto superiore al passato.
se qualcuno trova un paio di grafici sull'uso di elettricità nel corso dei decenni, ci potremmo aspettare una crescita mostruosa nel campo domestico (elettrodomestici, pc, domotica....) e forse un calo in quello industriale per la dismissione od ottimizzazione del comparto.
per quanto riguarda il trasporto pesante, mi sono già espresso in passato in queste pagine, lavorando in questo settore da 35 anni....trovo tutto ancora fermo agli anni 80.
Insomma , si è puntato molto sulla ricerca della ottimizzazione di una modalità (termica) a scapito di una vera innovazione del comparto.
ripeto quello che scrissi tempo fa, ad inizio anni 90 pensavo che il comparto dei trasporti terrestri nell'arco di pochi lustri subisse enormi cambiamenti, virando sulla intermodalità spinta e un grosso ritorno alla rotaia.
Di fatto siamo rimasti a metodi e modi della Milano da bere.
e con i bilici che continuano a consumare 30 litri di gasolio per 100 km.....anche se alleggerisci il piede, con 25 litri per 100 km e la richiesta sempre più pressante del just in time dei clienti, la intermodalità rimane una chimera.
aggiungo il discorso del cabotaggio dei vettori stranieri, est europei, che hanno immesso nel comparto moltitudini di mezzi che girovagano per l'Europa, molto spesso vuoti, offrendo trasporti a costi per noi italiani improponibili, di fatto inquinando "a vuoto" molto di più di quello che l' Unione Europea vorrebbe farci togliere con le auto elettriche.
insomma, il solito discorso che la politica fa e disfa senza connessione di neuroni.
il mio è un discorso puramente settoriale.... ne potremmo portare diversi altri.
Ultima modifica di mky; Ieri alle 10:09
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