Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
Commento veloce senza giudizi etici o politici: l'operazione americana è certamente rischiosa, ma non è un inevitabile e prevedibile disastro come fu l'invasione dell'Iraq.


Dubito che gli iraniani si arrendano istantaneamente e anzi cercheranno di fare qualche ritorsione, ma non sono in grado di colpire in maniera efficace.


Se USA e Israele riusciranno ad evitare una escalation del conflitto senza puntare all'abbattimento totale del regime iraniano, accontentandosi di aver efficacemente distrutto il programma nucleare e umiliato gli ayatollah, potrebbero anche crearsi le condizioni per una caduta del regime nei prossimi anni.


Se invece insisteranno per avere subito il cambio di regime rischiano di vanificare tutti i risultati ottenuti finora e di finire invischiati in un conflitto ingestibile di vasta portata. Vedremo nei prossimi giorni se abbiamo a che fare con dei lucidi opportunisti che cercano di sfruttare la vulnerabilità del regime oppure con pazzi fanatici alla Netanyahu.
POLITICO, a dicembre dell’anno scorso, ha parlato con diversi funzionari di Stato americani, tra cui alcuni direttamente minacciati dall'Iran, che hanno descritto gli sforzi quasi costanti di sorveglianza iraniana - in gran parte, ma non esclusivamente, online. Ad esempio tentativi di accedere ai programmi di viaggio e di comprendere le abitudini quotidiane dell'obiettivo identificato. Dove si sposta in viaggio, dove si sposta in vacanza con la sua famiglia, se per caso si sposta all’estero per lavoro.
"A volte possono essere abbastanza specifici. Sanno dove sei, conoscono il tuo stile di vita", ha detto a Politico un ex alto funzionario del Pentagono con conoscenza diretta degli sforzi per l'assassinio, a proposito degli avvertimenti dell'FBI.
Quattro persone che hanno parlato con POLITICO hanno citato l'esempio di Salman Rushdie, lo scrittore vincitore del Premio Nobel. Trentaquattro anni dopo che il leader supremo iraniano aveva ordinato l'uccisione di Rushdie per un romanzo che secondo lui insultava l'Islam, un aspirante assassino ha pugnalato Rushdie 15 volte sul palco di un evento a New York.
"Quando emettono queste fatwa, sono a vita", ha detto il primo alto funzionario della sicurezza nazionale.
Lo scorso luglio l'FBI ha arrestato un agente iraniano che era entrato negli Stati Uniti nel tentativo di organizzare l'assassinio di "una persona politica" come rappresaglia per la morte di Soleimani, ha dichiarato il Dipartimento di Giustizia. L'individuo, di nazionalità pakistana, aveva persino avuto l'idea di partecipare a un comizio di Trump.
"Non c'è dubbio che la minaccia che il regime iraniano prenda di mira [Trump] è più reale che mai", ha dichiarato in un comunicato Marco Rubio, Segretario di Stato americano.
E poi c’è Farhad Shakeri, 51 anni, cittadino afghano immigrato negli Stati Uniti da bambino. Espulso nel 2008 dopo 14 anni di prigione, Shakeri era latitante e si riteneva risiedesse in Iran.
Secondo il Dipartimento di Giustizia americano era lui l’uomo incaricato di uccidere Trump.
Al fine di ottenere una riduzione di pena, Shakeri ha iniziato a parlare con l’FBI, riferendo di un incontro con un funzionario delle Guardie Rivoluzionarie il 7 ottobre 2024 a margine del quale gli era stato chiesto di presentare un piano per uccidere Trump entro una settimana.
Secondo la denuncia, il funzionario aveva detto al signor Shakeri che se non ci fosse riuscito, le Guardie Rivoluzionarie avrebbero sospeso l'operazione fino a dopo le elezioni presidenziali statunitensi. Shakeri ha affermato che il funzionario gli ha detto che il signor Trump avrebbe perso e che in seguito “sarebbe stato più facile assassinarlo”.
Shakeri è poi stato arrestato ed il piano non si è più realizzato.
Chi vuole la guerra con l’Iran? - by Foreign Affairs