Sono in gran parte d'accordo, solo due precisazioni:
1. Khamenei è un fattore stabilizzante, nel senso che pur rappresentando l'ala conservatrice del "clero" sciita è comunque un esponente della "Vecchia guardia" khomenista, ossia di quella parte di membri di spicco del regime che presero attivamente parte alla "Rivoluzione islamica" del gennaio 1979 è un politico di lunghissimo corso ed è un pragmatico, il rischio è che a prendere il potere siano le seconde generazioni di ayatollah e pasdaran (ossia i 40-50enni) che in media sono molto più fanatici dei loro genitori;
2. praticamente quasi tutte le esportazioni petrolifere iraniane (e una parte consistente di quelle di gas) passano per Hormuz, è vero che in ultima istanza potrebbero provare a bloccare lo stretto, ma questo avrebbe un effetto devastante sull'economia iraniana, verosimilmente tale da rendere non perseguibile il programma nucleare e addirittura tale da minare la sopravvivenza degli apparati statali... sarebbe un gesto da mujhaidin o da "martiri", ma per quanti danni potrebbero fare all'economia mondiale ne farebbe anche di più a quella iraniana, in pratica sarebbe come mettersi una cintura imbottita di tritolo ma per poi farsi esplodere in una stanza blindata... penso che i vertici politico-militari iraniani potrebbero attuarla se (e soltanto se) si arrivasse, da parte USA, a un'estesa operazione di terra volta a occupare parte del territorio dell'Iran, ad esempio la fascia costiera sud-occidentale, eventualità che a me pare remotissima, sia per ragioni pratiche sia per ragioni politiche e che, il blocco (anche parziale) di Hormuz potrebbe per assurdo provocare.
Ultima modifica di galinsog#; 23/06/2025 alle 10:45
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