(una ventina d'anni fa)
Una corsa sulla neve degli gnomi. Dedicata a Giofelix ed ai suoi piccoli amici
La dovevo “possedere”, doveva lasciarsi calpestare ancor vergine e candida!
Mi ha dato una notte in bianco, piena di emozioni, in spasmodica ricerca in rete a scovare radar, immagini satellitari, commenti dei pochi amici nottambuli…
Già per strada in auto alla volta di S.Marino, la schiarita verso nord si fa sempre più nitida. Sulle colline ancora virga di neve nascondono quelle più alte.
Le tre torri del Monte Titano spiccano sul bianco della sommità del monte.
Già a 400 mt le prime tracce, a 450 è già tutto bianco.
Lascio l’auto a Borgomaggiore mt 521, coperta da 4/5 cm di neve.
Con la macchina fotografica in mano, su di corsa , verso le torri attraverso un sentiero, lontano dai flussi veicolari. Solo, in un bosco pieno di decorazioni ed arabeschi formati da quella splendida neve che mi faceva compagnia.
Lo spettacolo è stupendo, gli alberi, con le tenere foglie coperte di neve, i fiori più alti del sottobosco punteggiano di tanti colori il candido manto. I rami sotto quel peso inaspettato si inarcano sofferenti.
Dalle larghe foglie degli ippocastani spuntano i bei fiori a spiga. Che bel contrasto bianco, verde variegato da splendidi colori.
Cade ancora qualche rado fiocco che va a sommarsi alla neve strappata dal forte vento agli alberi.
Arrivo alle prime stradine, fuori dalle botteguccie di souvenir i negozianti spalano i 12/13 cm di neve caduta fino a qualche minuto prima.
I turisti incuriositi scattano foto a ripetizione con scorci da fiaba ai merli dei castelli contornati da alberi carichi di neve.
Su alle torri un panorama mozzafiato: la Carpegna verso sud semicoperta dalle virga della neve rischiarate dai primi raggi di sole che non fanno che risaltare i contrasti dal bianco al nero delle nubi.
Verso Nord la linea del mare, con ben nitidi i paesi rivieraschi, Cesenatico, Bellaria, Rimini, Riccione, Cattolica…
Rapidamente la copertura si assottiglia ed il sole conquista sempre più spazi e gioca a nascondino con dei bellissimi cumuli di tipo “estivo” in un cielo di un colore azzurrissimo.
Il mare verso nord è indescrivibile, dai mille colori e tonalità: vicino alla costa limaccioso, poi verde, al largo le varie tonalità del blu.
Le ombre dei veloci cumuli disegnano una tela meravigliosa e mutevole su quell’immensa superficie.
Le colline ed i monti circostanti di un biancore sfavillante, dal bianco si erge la rocca di S.Leo, poi Perticara, Sogliano…..
Corro, corro come inebriato, calpestando quel candido manto, che al sole comincia ad assottigliarsi, di tanto in tanto uno scorcio suggestivo interrompe la corsa per una foto.
Quando finisco il rullino, guardo l’orologio, è passata più di un’ora, e devo ancora tornare giù…
La fatica non la sento minimamente, non c’è spazio per sgradevoli sensazioni.
Tutto è troppo bello!
Mi precipito giù per il sentiero verso l’auto.
A metà strada sopra di me passa la cabina della funivia che fa servizio da Borgo alla città alta, qualcuno dai finestrini fa un cenno di saluto, il mio abbigliamento scuro spicca in tanto candore, contraccambio il gesto di saluto e corro verso il basso.
Grazie Giofelix penso proprio che tu ed i tuoi piccoli amici abbiate voluto farmi questo grande regalo
Giorgio