Dunque... visto che non te la sei presa, giustamente, ti meriti una risposta.
Ognuno faccia quel che meglio crede. Lo Stato, che e' quella cosa che noi abbiam scelto affinche' ci protegga e ci dia delle regole, ha gia' previsto tutto il necessario. Credo sia giunto il momento di occuparci un po' meno dei nostri diritti ''particolari'' ed un po' di piu' dell'educazione dei nostri figli, tutto qui. ''Civitas talis futura est qualis fuerit aedescentulorum educatio'' dicevano i latini. Torniamo ad occuparci dei nostri figli, non delle nostre menate da adulti su come sia meglio stare insieme o meno. Siamo noi i primi ad essere diventati deboli, e questa debolezza si ripercuote su come si comportano i nostri figli. Pensiamo a come stare CON loro, non come a stare TRA di noi. Io ho avuto un Padre, unico, certo e presente: e' morto da 20 anni ma ha lasciato un segno indelebile in me. Segno che non mi ha mai fatto pensare fosse possibile fanculeggiare la maestra, come invece oggi accade. Qualsiasi soluzione alternativa al matrimonio od alla convivenza non puo' che apparirmi come una fuga dalle responsabilita' per garantirmi un egoismo. Lo posso accettare, ci mancherebbe, ma non vedo il motivo di dare dei diritti a questo egoismo. Vuoi andare a vivere con Tizio senza doverne rendere conto a nessuno? Fai pure. Non rompermi i ******** se io, medico, con delle grosse responsabilita' sulle spalle, non ti faccio entrare in sala operatoria ad assistere Tizio, perche' per me tu per Tizio non sei nessuno. Oppure se non ti garantisco un'eredita' o quant'altro. Io, Stato ti ho dato ben tre opportunita': matrimonio civile, matrimonio religioso, convivenza. Con tutta una serie di diritti (e doveri) annessi. Ne vuoi star fuori? Son solo che cazzi tuoi. Punto.
Come se fosse antani...
always looking at the sky
''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
Vasco.
come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
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