Per quello che ho capito io la medicina alternativa è efficiente come
"preventiva", mentre quando c'è una malattia grave e/o conclamata,
può non servire a nulla o essere addirittura controproducente...

se si è alle prese con una febbre alta o con l' "esofago di Barret", non ha
senso prendere un rimedio omeopatico.

Le industrie farmaceutiche hanno le loro (ENORMI) responsabilità, ma se
uno ha un febbrone da cavallo da influenza, che male c'è a prendere un po' di
Tachipirina? Insomma, penso che al di la delle polemiche ci sia anche da usare
semplicemente il buon senso.

Un discorso a parte c'è su alcuni tipi di terapie (come la chemio) su cui io
ho maturato opinioni molto diverse da quelle di Michele (anche se riconosco
senza problemi che in diversi casi salva vite - FORSE anche quella di un mio
parente che sta combattendo contro il microcitoma finora - dita incrociate -
con esito positivo e superamento della diagnosi infausta fatta molti mesi
fa - la malattia è ferma e "isolata"; lui pare stia BENE...da MESI!)

però c'è sempre il fatto che Michele è medico (IO NO), come anche Zi Pacciano, e
sono persone che, appunto, se parlano, hanno la cognizione e l'esperienza
per poterlo fare,
ed è sacrosanto che si incazzino quando vedono gente
ridotta male per il "fai-da-te" o per gli imbonitori...

Forse, la soluzione sta nel dialogo e non nello scontro fra concezioni mediche
differenti, senza che nessuna pretenda di invadere il campo di elezione
dell'altra (ovviamente rifiuto categoricamente la tesi che l'omeopatia sia
"cialtroneria" come molti vorrebbero)

CL.