Si sarei disposto
No mai
Forse ma con certe condizioni e garanzie
No, manco per idea. E' una spiegazione contorta, chi deve fare la vittima ? Io forse ? Ma scherzi ? Io sono come te, metto delle belle faccine sorridenti ad ogni post e dunque posso dire tutto e di tutto.Ma se vuoi ti dico di si.
Sceneggiate ? Ma dove ? Ho immediatamente ammesso di essermi sbagliato, spiegando per bene dove risiedeva l'errore e corredando il tutto dalle faccine sorridenti per denuclearizzare la circostanza, ma forse ti riferivi alle tue di sceneggiate. Oppure no, ho fatto io la sceneggiata. Però ho messo le faccine.
Tu ed io sicuramente, ma è chiaro che oggi non siamo tanto presi dal lavoro.
Faccine sorridenti:
E salutanti:![]()
Ho votato la terza opzione ma a costo che la dittatura sia gestita da una giunta di ballerine di samba brasiliane.
Il paese delle banane sarebbe una realtà definitiva.
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"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
La risposta non è valida. Si accettano solo dittatori pelati eventualmente con trapianto, coi baffetti, bassi di statura e leggermente sovrappeso.
Comunque siete degli ingrati verso il paese che vi ha visti nascere e crescere, lasciatemelo dire. Vi meritate BerlusKapil o VelTrony.
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No. Il dittatore virtuoso impone a chi non ne ha la virtu' di fare cio' che è meglio per la società. Non fossilizzarti con il mio termine meritocrazia. Intendevo dire "merito, creazione di valore per la società". Se mangiare acciughe con capperi crea valore piu' di ogni altra cosa, il dittatore illuminato impone di forza tale attività.
Ma se è dal primo messaggio che ti dico che non ho una teoria.
Lo decidono loro, secondo le regole del loro gioco. Non ci piacciono? Cambiamole, ma evitiamo di fare i frignoni se chi ha più potere di noi ci dice cosa fare.
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#NousAvonsDéjàGagné
Nel paese di Biluinchi ci sono un suonatore di violino, un costruttore di ciabatte e il dittatore virtuoso.
Secondo il tuo concetto di meritocrazia, il dittatore virtuoso dovrebbe dare il massimo credito al costruttore di ciabatte, perché crea valore aggiunto, produce per la società. Al violinista invece, che diciamocelo non serve a un kaiser e se ne può fare a meno, lo manda a pulire i cessi, o al massimo lo fa assumere come ciabattino nell'azienda del costruttore di ciabatte.
Quindi lui, la sua famiglia e i suoi parenti vivranno in quel bel paese senza meriti, senza un quattrino e con poca libertà, mentre l'altro (il costruttore di ciabatte) sarà un benemerito e arricchirà sempre di più insieme ai suoi figli e parenti (anche se non hanno nessun merito).
Il dittatore virtuoso non ha fatto che applicare una regola di giustizia meritocratica sulla base dell'utilità che ciascun cittadino assume per la società.
Più o meno è quanto accadeva alcuni secoli fa, agli albori della società borghese, con o senza dittatore virtuoso...![]()
Che fare alora? Teniamoci la democrazia imperfetta: per il venditore di ciabatte e i suoi familiari le possibilità di emergere con merito (o culo) rimangono intatte, ma l suonatore di violino ne avrà immensamente di più. Se proprio non è Uto Ughi, potrà sempre andare a mendicare per le strade di Parigi e Vienna e nessuno gli romperà i maroni per questo. E viva la libertà.
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