
Originariamente Scritto da
Civetta
Credo sia arrivato il momento di uscire dalla logica
di chi non è con me è contro di me, è possibile vivere coerentemente all'interno di un sistema e criticarlo.
Vorrei capire come nasce il ragionamento di preferire un sistema totalitario iraniano o siriano solamente affermando le gravi violazioni di Israele.
A proposito di libertà di stampa israeliana, avevo letto poco tempo fa, non ricordo bene il link, era in inglese ma è stato tradotto da Internazionale di qualche numero fa, un dossier che evidenziava come la stampa israeliana faccia bene il proprio lavoro in tutti i campi che non siano le operazioni militari all'interno dei territori. A parte che sono alcuni mesi che non è più possibile per i giornalisti, anche israeliani (tra cui Amira Hass che ammiro molto) entrare Gaza, che vive uno degli embarghi più duri della recente storia.
Il dossier sottolineava come sia in atto una battaglia anche semantica nel presentare all'opinione pubblica le operazione nei territori: i sequestri di persona degli esponenti di governo palistinese diventano
arresti, ogni operazione militare è dipinta come
reazione o
risposta; un qualsiasi esponente di Hamas, quando arrestato si trasforma nel
numero 2 o in un
pericoloso terrorista e via dicendo tra cui la più subdola, quando sotto i colpi dell'esercito israeliano a morire erano bambini, questi erano presentati come
adolescenti.
Per dire, senza passare per filo-Hezbollah, come anche nell'oasi di democrazia del medio-oriente siano proprio i cittadini israeliani i primi a soffrire di un deficit di libertà di informazione.
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