Aosta
Bolzano
Campobasso
L'Aquila
Trento
Torino
Potenza
Socio fondatore e consigliere Caput Frigoris.Avezzano, 15 aprile 1995 nevicata max ultimi 14 anni...115cm
Come previsto (non da me) le buone minime nell'Aquilano sono arrivate con qualche giorno di ritardo. 3.4°C a Ponte S.Giovanni, 5.6°C al momento dell'accensione del PC a Bazzano, 6.5°C la stazione Cetemps sul tetto.
Pescasseroli 2.4°
Torino certamente di inverno non è una città calda e accogliente ma anche L'Aquila non scherza...secondo me la differenza sostanziale tra queste 2 città è che L'Aquila fa delle minime più basse...ma di giorno il sole scalda di più al contrario di Torino che non va a -10°C...ma di giorno difficilmente sale sopra i 10°C...cosa che spesso capita anche alL'Aquila...ma molto più raramente....quindi L'Aquila ha le minime più basse e Torino le massime più basse!!!![]()
Qualche tempo fa si scriveva della vite coltivata in Val d'Adige e non in Val Belluna. Oggi mi è capitato sottomano quello che scrisse Marco Sebastiano Giampiccoli in una delle sue opere storiografiche su Belluno nel 1780.
Posto Belluno a' gradi 46. minuti 16. di latitudine; n'è il suo clima non mediocremente soggetto a' rigori del freddo, e la stagione del verno, che presto incomincia, non finisce si spresto. Godesi tuttavia di un'aria sana, e purissima; e i corpi vi crescono vigorosi, e robusti. Frutta d'ogni sorta giungono a perfetta maturità; se vogliansi eccettuare i fichi, che in pochi luoghi, e in pochi anni giungon a perfezione, e l'uva eziando, che ritiene sempre acerbità, onde i vini non riescon delicati. Però gli stessi abitatori della Città e della Provincia, anteponendo il piacer del palato a' riguardi dell'interesse della Patria, gli abborrono, e fanno ne' Territori forestieri compere di vini con tale dispendio, che non può calcolarli a meno di cinquanta ducati annui.
Cuneo è infatti perfettamente esposta al sole. Riguardo l'orizzonte c'è poco da dire: la webcam è puntata verso Est,e mi pare ovvio che ad Est di Cuneo non ci siano montagne
se non le colline delle Langhe,ma a più di 30km di distanza. Le montagne circondano Cuneo a W e a S,e sono visibili chiaramente da NW (Monte San Bernardo sopra Dronero,Monte Pagliano sopra Busca più altre andando verso N) fino a SE (Monte Pigna,Alpi Liguri e le montagne del Monregalese). La presenza del cuscinetto è innegabile,anche se Cuneo non si trova in una "fossa" tra le montagne
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Lou soulei nais per tuchi
Quello che dice il tipo che citi a proposito dell'uva da vino sembra quadrare ragionevolmente bene con un paio di osservazioni che stavo facendo proprio quando hai immesso il tuo post. Mi hanno incuriosito i dati del 7 settembre (quando ci sono state quelle belle minime nei giorni scorsi) e me li sono guardati con attenzione. Non saprei in che misura possano essere rappresentativi delle medie estive (direi abbastanza...), ma risultano interessanti in ogni caso.
In questa tabella, media sta per media integrale dell'ora, mentre min e max sono valori minimi e massimi istantanei rilevati in ciascuna ora. In fondo, le medie di ciascuna colonna: cioè media giornaliera integrale, e medie dei valori minimi e massimi delle 24 ore delle due stazioni.
Come possiamo vedere, le differenze in piano sembrano accentuarsi un bel po' nelle ore diurne, nelle quali si evidenziano distanze nettamente superiori a quelle che considereremmo lecite e anzi ovvie data la differenza di altitudine.
Nessuna sorpresa, quindi, che la zona non sia molto vocata per la vite, che ha bisogno di tanto sole e di un bel calduccio (da notare che Romagnano non è zona di vite ma di melo - meno esigente di temperatura - probabilmente per via di una locale sacca fredda; non per niente la via che passa accanto al paese a fondovalle si chiama Via dei Pomari).
Non metterei la mano sul fuoco che questo risultato permanga in media annua o nella media di una stagione, ma trovo molto interessante il grafico che lo visualiza:
...cioè i valori minimi orari di Trento-Romagnano sembrano simili (e il più delle volte superiori) ai valori massimi orari di Belluno/Limana.
Da dire che ho i miei bei dubbi sia sulle massime (alte) sia sulle minime (basse) della stazione di Trento/Romagnano, che a veder la foto nel sito IASMA ha asfalto molto vicino. Asfalto che, rispetto all'erba prescritta dalle norme WMO, di giorno si scalda di più e di notte si raffredda di più. Quindi massime sballate verso l'alto e minime sballate verso il basso, con distorsioni limitate o nulle quando è nuvoloso o piove.
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Ultima modifica di Borat; 11/09/2009 alle 13:07 Motivo: "masssime"
Insomma i bellunesi erano anche al tempo considerati degli ubriaconi
Comunque, non so quanto sia vero e quanto sia semplicemente "filler" per una giornata estiva senza notizie, ma qualche giorno fa il Gazzettino riportava che i coltivatori di uva per Prosecco, dato il cambiamento climatico (?), vorrebbero cominciare a colonizzare anche la sezione centrale della Vabelluna (leggermente più mite). Un po' strano, dato che dati alla mano, il "local warming" pare aver avuto poco effetto proprio in quella zona. Misteri della vite...
Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta
Il prosecco, essendo destinato alla spumantizzazione, non fa molto testo. Va vendemmiato con ancora una certa acidità, non è necessario portarlo a maturazione completa; forse contano su questo: che se non piove troppo si può fare uva un po' acerba per fare massa. Hanno parlato giorni fa in TV dei prezzi raggiunti dai terreni iscritti a DOC e per il prosecco hanno citato cifre stellari. Per cui è probabile che abbiano bisogno di allargare l'area DOC per accedere a terreni agricoli di basso-bassissimo prezzo in zone ad agricoltura semi-abbandonata (nel sito Istat ho trovato che nel 2004 c'erano in provincia di Belluno circa 300 imprese agricole, il che vuol dire abbandono di massa dei campi).
Secondo me, però, anche Trento e Bolzano si sono scaldate un bel po'. Se vai a spulciarti i dati di Trento Nord (disponibili nel sito Meteotrentino fino al 1978) o quelli di Bolzano Idrografico (fino agli anni Venti nel sito Idrografico provinciale) vedi che negli anni settanta era ben freddo anche lì, Bolzano e Trento hanno avuto medie non integrali anche di poco più di 10°C, 10.5 e dintorni. Non sono sempre state i Campi Flegrei di oggi. Si sono scaldate anche loro.
Certo ci si deve chiedere in un anno con media non integrale di 10.5 a Bolzano che media integrale ci sarà stata a Belluno. Circa 7.5/8°C probabilmente... Nel 1990 o 1991 mi pare, una stazione in collina vicina a Belluno (S.Antonio Tortal) che ai nostri giorni viaggia tre-quattro decimi sotto Belluno in media annua, ha avuto media integrale 7.9°C.![]()
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