Sì, ma di solito, quando dietro una ricerca, un ricercatore o un comitato ci sono i soldi delle industrie (e che industrie), è sempre lecito e anzi importante chiedersi come mai.
E se poi quei finanziamenti non sono espliciti, e quella ricerca, quel ricercatore o quel comitato vengono presentati come “più affidabili” perché non finanziati dai governi, beh, io sento puzza di macroscopico conflitto di interessi, drizzo le orecchie e prendo qualsiasi conclusione con ancora più diffidenza.
Sì, ma solo per gli USA continentali. E cmq si sapeva da decenni che l'effetto del global warming sugli USA è meno netto che nel resto del mondo. La differenza fra i dati mondiali e quelli USA la si può vedere benissimo sul sito del GISS.
Si ritiene che la differenza sia dovuta al fatto che gli Stati Uniti sono schermati un po' di più degli altri paesi dal pulviscolo dovuto alle attività industriali. Comunque, quello che conta quando si parla di riscaldamento globale, ovviamente, sono i dati globali.
http://data.giss.nasa.gov/gistemp/gr...sUSHCN.lrg.pdf
Resta poi da aggiungere che le modifiche sono infinitesimali e non cambiano quasi per niente quello che già si sapeva da anni, tanto è vero che il vecchio grafico del GISS (sostituito dal "nuovo" nel sito la scorsa estate: "ultima modifica del 1 agosto") lo si trova ancora in giro in internet e, datato 1998, ecco come si presentava:
Insomma: tantissimo rumore cacofonico per nulla.
Beh, ma la ricostruzione più recente e affidabile è quella della NAS, e non mi pare che nella sostanza si differenzi poi molto da quella di Mann.
e nella versione più recente
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